608 RIVISTA POPOLARE rina mercantile americana che oggidl nel secolo XX non esiste ancora, allo scopo della loro indipendenza commerciale, non solo per la protezione dei prodotti di esportazione ed importazione ma ben anche per usufruirne come trasporti in circostanze critiche di guerra o di espansione colouiale. Questo so,gno dei nord americani, molto rassomigliante al nostro, si avvererà quando sarà mutata la legislazione nazionale vigente o almeno q 11ando la sapirnza dei componenti il Congresso voterà in Parlamento una legge per sussidiare e proteggere le compagnie di navigazione accio..:chè possano costruire dei vapori mercantili da poter far la concorrenza alle compagnie straniere ri8erbando col:!Ì il loro traffico e il commercio in massima parte alla bandiera nazionale per il benessere esclusivo e per la continua prosperità della nazione, quello che appunto dovrebbe fare l'Italia per la sua prosperità economica e marittima, condizione indispensabile per la grandezza della marlre patria. Do-rr. MARLO PERTUSIO Nota. Sentiamo il dovere di avvertire che l'Italia ha spe:.o e spende per la propria marina mercantile. Forse si potrebbe spendere meno e meglio. Comunque le condizioni della no - stra marina mercantile sono migliori di quella Nord-Americana, quantunque il nostro paese sia in condinzioni di gran - dissima inferiorità pel carbone , pel ferro e pier i pro lotti da .esportare , che sono un poderoso coefficiente dello sviluppo navale. ~a Reda 1 ione "IVI.STA [)ELLE ~IVISTE Henrì Cavaillès: Il problema agrario nel mezzogiorno della. 8))agna (r). - L~ provincie del mezzo giorno della Spagna sono da alcuni mesi agitate da torbidi popolari che preoccupano seriamente il governo. La siccità prolungata n'è la causa attuale. Nella primave-a e nell' està del!' anno passato la pioggia è mancata completa mente. In marzo r 905 i contadini hanno tag'iato le piante di grano per farle mangiare al bestiame; il pane scarseggia. Le conseguenze sono state disastrose. Manca il lavoro e nell'inverno passato nella sola provincia di Siviglia 28000 persone erano çolpite dalla disoccupazione ; così nel n:sto dell' Andalusia e nelle province marittime specialmente. Migliaia d'individui vivono della carità pubblica; molti operai sono morti di fame; i gruppi di affamati che percorrono le strade saccheg~iano i magazzini e le panetterie; la forza pubblica ha dovuto intervenire più volte; il banditismo è ricomparso e I' emigrazione si è aggravata. Le piogge recenti hanno migliorato la situazione ; ma il miglioramento è provvisorio. In realtà non si tratta di una crisi , ma di una situazione , che si può riassumere cosi : l'Andalusia e l' Estremadura prolungano nel secolo XX uno stato sociale ed economico , eh· era generale ·in Ispagna 300 anni or sono. In varie epoche, da Carlo 3° ( 1767 a r 77 r) in poi, si sono fatte inchieste e dopo i moti della Mano Negra nel r 883 il ( 1) Altra volta dal Musee Soci al abbiamo riprodotto un articolo su questo argomento; torniamo ad occuparcene togliendo quest'altro, assai concisamente riassunto nelia descri - zione dei mali per non ripetere ciò che c'era nel precedente, perchè i mali della Spagna sono quelli in gran parte del mezzogiorno d'Italia. N. d. R. governo ne fece un altra. li 6 febbraio 1903 il governo aprì un concorso su questo tema: (< il problema agra_rio nel me 1 - 1ogiorno della Spagna; proposte per conciliare gl'interessi dei proprietari e qllelli degli operai; meni di aumentare la produ 1 ione del suolo n. Il problema agrario del mezzogiorno della Spagna interessa perchè tutte le ignoranze e tutti gli abusi, tutte le cause del marasma economico e dell'incoerenza politica di cui soffre la Spagna moderna si riscontrano ivi e si aggravano le une sovrapponendosi alle altre. Chi studia quel problema studia tutto il problema della Spagna. Segnaliamo prima le cause e cercheremo dopo proporre i rimedi. L' Estremadura e l' Andalusia vivono quasi esclusivamente dall'agricoltura; ma questa vi presenta gli aspetti più precari. La coltura del suolo vi si fa coi metodi più antichi; pessima quella dell' olivo , della vigna , del grano e dell' allevamento del bestiame, che danno molto meno di quello che potrebbero dare. Lo stato attuale deh' agricoltura spagnuola si risente della decadenza remota e degli errori antichi. In lspagna non sono antiquati_ soltanto i metodi di cultura, ma anche ~ t•iÙ l'organizzazione della proprietà. La Spagna meridionale è ancora un paese di lati_fondi , la cui origine si connette ali' espulsione dei Mori, alla Reconquis!a, come la si chiama dai cattolici. La Rivoluzione non modificò questo Stato di cose; anzi Io fortifi_cò. La divisione dei beni di mano morta ( desamorti1acion) sbozzata dalle Cortes insurrezionali del 1813 f~ presso a poco realizzata in trt: epoche, da Men,lizabal nel 1836, da Espartero e O Donnel nel 18 55 e dal governo delle Reggente nel 1888. Alcuni economisti, come Flores Estrada, pre..:onizzavano la concessivne delle terre a censo per preparare il frazionamento del suolo e favorire la creazione di una vera popolazione rurale. Mendizabal e i ministri d'Isabella preferirono vendere i beni della mano-morta all'aristocrazia e alla borghesia ricca per renderle favorevoli alla monarchia costituzionale e contrarie al carlismo. La desamorti{acion era una misura urgente. Essa rispondeva ai voti del popolo spagnuolo che da secoli aveva protestato contro l'estensione della manomorta. Ma l'operazione fu condotta in tal guisa che essa fu l'opera delle classi governanti e fu a lor9 proficua. La soppressione delle decimi! , valutate a 400 milioni in capitale non profittò che a quelli che possedevano la terra; lo Stato, cioè i contribuenti dovettero provvedere al mantenimento di .:oloro che ne furono privati. La vendica delle terre in grandissima estensione fu un eccellente affare pei capitalisti che l' acquistarono pel decimo del loro valore e fecero guadagni scandalosi. Queste terre sino allora erano state coltivate in comune dal popolo minuto delie campagne; erano un fondo di riserva per l'avvenire, la Banca di Spagna delle classi poveri. Quando furono vendute, furono perdute_ per esse ; migliaia di coltivatori divennero miseri giornalieri o emigrarono. Beni dei comuni , fondi di beneficenza o d' istruzione non fecero che passare da una mano morta in un altra più gelosa e più chiusa. L'operazione che doveva spezzare il latifondo l' allargò. Questa politica è stata seguita anche dai Comuni : tipico il recente caso del Comune di Boada (prov. di Salamanca). Esso mise in vendita gli avanzi indivisi del demanio comunale; i pochi proprietari agiati del luogo li comprarono e li ridussero a proprietà private. Gli abitanti di Boada che vivevano quasi tutti del- !' uso dei· pascoli comunali risolvettero di emigrare in massa e chiesero collettivamente delle terre (verso la fine del 1905) al Presidente della repubblica argentina ( r ). (1) Queste circostanze corrispondono a capello a ciò che avvenne pel censimento dei beni ecclesiastici e demaniali in Italia. N. d. R.
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