602 K I V IS T A P O P O L A R E crociarono sul suo cammino. - È un ladro, dicevano alcuni - No è un foruscito ch'era tornato, affermavano altri. - È un bandito della campagna che è stato arrestato, dichiaravano i più. - No, no, disse uno che· pareva bene informato, è un pazzo che parlava di libertà. Al tempo stesso le trombe squillarono di nuovo, i carri si mossero verso via dei Leoni. per andare giù per via del Proconsolo, a Piazza San Giovanni e nella folla che si urtava e si accalcav1:1. al passaggio del magnifico variopinto corteo dominavano le grida: Palle, palle : Vivano i medici. A. AGRESTI Come corvbattere l'analfabetismo La preoccupazione ed i recenti provvedimenti in riguardo alla lotta contro l'analfabetismo e quindi, specialmente, alle scuole per gli analfabeti adulti, ci dànno occasione ad occuparci del vitalissimo argomento· Ed è superfluo cominciare qui con l'apoteosi della istruzione, o , per forza di contrari, con la detestazione dell'analfabetismo; e superfluo sa·rebbe altresì riportare dati statistici, oramai notissimi. Il male, nella sua reale gravità, è di quelli pienamente riconosciuti, e ogni discu·ssione oramai non può vertere che sul modo di curarlo;· ed è appunto di questo che noi qui ci occupiamo. La voluta obbligatorietà della istruzione elementare è rimasta sempre - come tante altre inadeguate disposizioni legislative - lettera morta ; se n'è data colpa un po' a tutti: alla insipienza delle autorità locali, alla trascùratezza dei genitori, eccetera ecc.; ma il vero colpevole è rimasto più spesso fuori discussione : e cioè il legislatore con la sua ... ingenuità I Con quale serietà, infatti, si sanciva, sic et simpliciter , l' obbligo della istruzione fra un popolo costretto a lottare in tutti i momenti e in tutti i modi, per il soddisfacimento di. bisogni di infimo grado? Purtroppo lo stomaco impera in determinate condizioni economico-sociali: e questo è il caso dell'Italia nostra, specie in alcune più disgraziate regioni. L'On. Sonnino fu ardito nel concetto del famoso articolo 60 dei « Provvedimenti a favore dei Mezzogiorno », e con esso certo un gran passo avanti avrebbe fatta la soluzione dell'importante problema, se, poscia, la timidezza dell'on. Giolitti non avesse fatte trepidare le deboli coscienze d~lla forte maggioranza ministeriale. E l'art. 60 fu seppellito con tutti gli onori di larghe e dotte discussioni. Nè è a disconvenire, altresì, che molti vantaggi apporterebbe la « Cassa Nazionale per l' assistenza scolastica », ideata e propugnata dal Comm. Corradini, Capo dello Ispettorato per l'istruzione primaria presso il Ministero della P. I. - e di cui ampiamente si occupò, poco fa, anche la stampa quotidiana. Ma, a parer nostro, sono mezzi indiretti che non risolveranno con la necessaria energia ed efficacia il problema dell'analfabetismo. Per riuscire, invece, nello intento, bisognerebbe poter preordinare addirittura la caccia all'analfabeta, congegnare, cioè, in modo speciale, l'interesse dell' instruendo con quello dell' istruttore. In Italia - e non è solo del resto in Italia - accanto alla piaga dell' analfabetismo abbiamo , purtroppo, quella, diremmo dell'alfabetismo: una pletora di mezze scienze, di giovani arenati nel corso dei loro studi , che formano la larga schiera dei così detti « spostati >> , che non trovano , spesso con la loro migliore volontà di questo mondo e nonostante le loro mediocre attitudini ed istruzione - a sbarcare in alcun modo il lunario; ecco tutta una lunga ed accanita fila di segugi, che farebbe ottimamente per il caso nostro ; lanciateli alla caccia degli analfabeti e ne vedrete effetti sorprendenti l Stabilite una o due pubbliche sessioni annuali di esami, con dettagliato programma, e lasciate poi libero l'alunno di cercarsi l'insegnante e viceversa. Per ogni persona sottratta all'analfabetismo lo Stato, il Comune, o qualsivoglia altro Ente, paghi una tantum una certa somma al suo maestro. Non avrete più così scuole sen.za alunni, o con pochi alunni ; ma avrete invece l'insegnante i_nteressato alla caccia più accanita, più spietata all'alunno; ed in tal modo altro che crociata contro l'analfabetismo, e altro che propaganda a favore della istruzione l Sarà così interessato il maestro, anche più dello alunno, ad insegnar bene e celermente, non solo, ma altresì a secondare tutti i vantaggi d'orario, ecc. pel suo alunno. E non è questione di lieve momento questa di poter trovare modo di secondare gli usi, gli orari, le comodità, in una parola, degli alunni, quando si sa che la massima parte degli adulti non possono seguire le scuole, non potendo in niuna guisa - spesso con la migliore volontà di questo mondo - conciliare l'orario delle loro occupazioni con quello della scuola. Ed anzi è proprio qui la chiave del problema dell'istruzione per gli adulti. Questo nostro sistema, invece, avrebbe effetti miracolosi: basta, infatti, a convincersi che non ci illudiamo, ricordare quanto succede, tra l'altro e per esempio, in materia di assicurazionì, da parte degli agenti. Chi di voi, lettori, non ha esperimentata la dialettica , la caccia spietata, la insistenza ininterrotta di un agente di assicurazioni ? Se voi siete preso di mira, ve lo troverete inesorabilmente intorno, a casa, in ufficio, in treno. da per ogni dove e, novantanove su cento, gli cederete! Succederà lo stesso per gli analfabeti, i quali avranno anche il non lieve vantaggio di non spendere un sol ceritesimo. ♦ Quali gl'inconvenienti? Nessuno, ci sembra, che possa avere almeno l'apparenza di serietà. Il programma e gli esami garantirebbero a sufficienza della istruzione realmente impartita, e, quel che più imparta, del profitto ricavato: esame finale, unico di proscioglimento. Nè, d'altronde, è a temere la frode che si faccia passare per analfabeta chi non lo sia, per carpirne la propina; sarebbe una frode facilmente scopribile e punibile, oltre che con le ordinarie sanzioni, anche con la esclusione del frodatore dal diritto di poter presentare alunni agli esami di proscioglimento. Nè è il caso di preoccuparsi della capacità degli insegnanti e quindi della necessità di dover conferire loro patenti, autorizzazioni legali et similia: i programmi e gli esami fatti seriamente, garantirebbero, abbiamo già detto-con sufficienza-e, ad ogni modo, come in tutti gl'insegnamenti privati, i risultamenti stessi degli esami opererebbero spontaneamente l'accreditamento e quindi la selezione fra i vari numerosi docenti. E col massimo profitto si avrebbe anche il minimo dispendio da parte degli Enti pubblici, i quali risparmierebbero locali , illuminazione, bidelli e tutte le solite e non poche spese burocratiche. Questo, nelle sue linee generali, il nostro sietema: semplice, radicale, pratico, efficace; l'attuazione del quale - ne siamo convinti - apporterebbe un I
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