586 RIVISTA POPOLARE ma potreabe darsi benissimo che l'assenteismo sia conseguenza, perchè i deputati rifuggono dai noiosi e interminabili dibattiti. La vera origine della miseria attuale del Reichstag sta nelle tendenze demagogiche che il suffragio universale ha diffuso nella vita pubblica : ora tutti parlano di diritti", ma nessuno si ricorda che ha anche dei doveri. L'orgoglio di << uomini liberi dinanzi alla corona 11 ha soppresso nei cittadini 1.' indipendenza perehè li ha fatti schiavi del giogo delle classi inferiori: i deputati fanno promesse ehe non possono mantenere, fanno delle parole e corrono in cerca di popolarità. Nessuno dei 397 membri del Reichstag sa o ricorda che l'articolo 29 della costituziont: impone loro di non essere legati da incarichi o istruzioni: al contrario essi sono sottoposti alla volontà del partito. Appunto per ostacolare la corrente demagogica la costituzione dell'impero aveva escluso l'indennità ai deputati, ma ora la si è pretesa ed ottenuta sempre in nome dei « diritti •. Il Bundesrat ha consentito a modificare la costituzione per ragioni politiche: si era sperato che colle diete si potrebbe rimediare all'assenteismo, che sarebbe cominciato un nuovo periodo di attività parlamentare, che il << penodo della fanciullezza del Reichstag , colle sue debolezze sarebbe prontamente finito : ma i primi atti del Reichstag con indennità non hanno finora corrisposto alle grandi speranze. Le diete hanno anzi rafforzate la tendenza ai lunghi discorsi e a continuare le discussioni all'infinito per ragioni di partito. Il Reichstag non è stato im• maginato o creato come un club per discussioni , ma per attendere agli affari dell'impero: il bene éomune soffre per la decadenza parlamentare e ci si deve quindi preoccupare del parlamentarismo, non per questo in sè, ma a causa del bene comune. Il processo di decadenza era cominciato anche prima: coll'introduzione delle indennità ciò che prima era cominciato, avverrà più rapidamente, come in altri paesi. Di qui nasce un grave pericolo per il parlamentarismo perchè la sua natura presente lo spinge a conflitti che la costituzione dell' impero non può tollerare: la crisi che sta per venire non può esser che fatale per il parlamento. li primo decennio del Reichstag ha riportato grandi successi e acquistato rispetto al nome te - desco; il quinto decennio comincia colla prospettiva di un rapido progredire della decomposizione cominciata da trent' anni Si legge in articoli e in discorsi che la stima per noi diminuisce all'estero sensibilmente; possa chi così parla o scrive, persuadersi di quanta parte in ciò abbia, oltre ia perdita naturale dei nostri grandi uomini , la decadenza della nostra dignità parlamentare. (Die Gren 1boten -· 1 Novembre 1906.) .. Prof. Belzring: La terapeutica della tubercolosi. - Contrariamente alla teoria della terapeutica allopatica, che regnò indiscussa fino a pochi anni fa nella medicina, è la teoria della cura isopatica, che la medicina applica ora, prevalentemente alle malattie così dette infettive, ciò prodotte da infezioni microparassitarie. Secondo la teoria allopatica, per combattere una malattia infettiva si doveva trovare il rimedio tra sostanze assolutamente t:stranee ali 'agente che pruduceva la malattia, mentre il principio della teoria isopat ica, apparentemente paradossale è che il rimedio deve ricercarsi sopra tutto tra quelle sostanze che son riconosciute come ca11saeterogenea, cioè proveniente dal di fuori, della malattia infettiva. Qualunque voglia ritenersi l'origine della teona isopatica, alla- sua formazione ha molto contribuito la conoscenza del fatto che un uomo che ha resistito all'avvelenamento per morso di un serpente è immunizzato contro l'azione del veleno dei serpenti. Anche nell'antichità si usavano dei metodi di immunizzazione, che sono stati in francese chiamati col nome colettivo di mitridatismo : analoghi sono i processi ora usati contro il vaiuolo, il colera, la peste, le malattie tifose, la difterite, il tetano. Finora c'è da essere piuttosto scettici, se sia da sperarsi un metodo sieroterapeutico efficace contro la tubercolosi. 1 lavori finora fatti sotto la direzione dell'autore promettono bene, ma non è ancora possibile dire quali risultati daranno per la pratica. Come fu comunicato in Ottobre 1905 a Parigi, le esperienza dell'autore sugli animali condussero alla conclusione che si possono immunizzare animali bovini contro la tubercolosi, per mezzo di iniezioni di preparati contenenti bacilli tubercolari viventi - preparati così detti TC. - Questa scoperta ha avuto anche applicazione pratica, poichè con varie elaborazione dal pieparato TC. si ottenne il bovovaccino, che è ora usato in tutto il mondo dagli allevatori di bestiame. Spinto dal successo del bovovaccino, l' autore pensò di applicare il metodo ali 'uomo, ma non trovò mai il coraggio sufficiente per iniettare in un uomo bacilli viventi, ritenendo la prova troppo pericolosa. Ritenendo però che anche un preparato con bacilli morti avrebbe potuto servire, l' autore si diede a fare delle ricerche in questa direzione colla collaborazione dei medie i dell'istituto Pasteur di Lille. La speranza che le esperienze sugli animali additerebbero già prima della fine dell'anno 1906 un preparato specifico senza bacilli viventi non è stata delusa. Il dottor Calmette, dirett ....re dell' istituto Pasteur, ha immunizzato delle capre con un preparato di bacilli morti, ottenuto seguendo la stessa via battuta dall' autore. Questi trattando il suo preparati TC con idrato di cloralio ottenne il preparato cosidette (( tulase » , che può essere iniettato sotto la cute anche degli uomini più sensibili senza inconvenienti: sono già quindi incominciate in diverse cliniche delle ricerche col nuovo preparato. Se il preparato riuscirà efficace, se potrà essere preso per bocca invece che iniettato, non è ancora possibile dire. Cominciate sono pure le prove cliniche di un 'altra preparazione, il « tulone » , che si ottiene trattando i bacilli con allume e acqua di Javel1e. Il direttore dell'ospedal:> dei bambini di Berlino, Heubner, riferisce che il preparato, applicato finora al trattamento della scrofola, diede per risultato in moltissimi casi diminuzione delle oscillazioni di temperatura e rapida scomparsa dell'eczema delle oftalmie. (Deutsche Revue, Novembre). RECENSIONI FRANCESCO GAETA: - Sonetti voluttuosi e altre poesie Roux e Viarengo , 1906. - In un volumetto di Reviviscen-re che ha preceduto di alcuni anni gli odierni Sonetti voluttuosi , Francesco Gaeta avea fuso il suo spirito poetico in una forma tutta classica, più o meno direttamente derivata dai poeti latini; e senza molta preoccupazione di indipendenza, pur quando la sua individualità si affermava meglio con un particolare carattere di sensualismo ardito ed un pò acre nel sorridere vivace. Questo sensualismo è parte integrante e costante del suo spirito, - è l'angolo visuale sotto il quale la natura gli si mostra, - è nella sua maniera di sentire, di cogliere, di trasformare la vita delle cose; e il nuovo libro lo contiene tutto quasi in ogni sua pagina, espresso in modo più personale e più schietto, liberato dalle forme scolastiche, ed esaltato in gloria della femmina. La femmina appunto, isolata e laudata nel suo atteggiamento erotico, offre alla sensualità dell'A. una concentrazione estrema facendola più acre e più violenta e più avida, in una libertà senza freni e senza velami. Di essa - pervenuta a tal punto - il poeta tenta anche in questo volume il sorpassamento: tenta ciò è di far sentire la sua aspirazione a spezzare per sempre lo stretto cerchio nel qualt': egli si è compiaciuto tra follie e frenesie di baci, fra ebrezze aromali ed evocazioni ardenti, per ascendere verso più pure altezze, per uscire alla conquista di orizzonti più larghi. Questo cammino di sorpassamento, questo naufragio dell' io nel Di- là, che implica il desiderio d'un ritrovamento e d'una
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