Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XII - n. 21 - 15 novembre 1906

RIVISTA POPOLARE 583 idee nazionali, sarà la costruzione da parte della Cina, di una grande ferroviaria da Canton a Pechino. Naturalm:mte sarebbe temerario pensare che una nazione che comprende un terzo del genere umano possa scuotere in un giorno la letargia dei secoli ; ma quando la Cina invigorita e illuminata, sfruttate le sue vaste risorse naturali, libe - ratasi dal torpore antico, rimodernati l' esercito e la marina, avrà stabilita una entente-cordiale col Giappone , intesa· che non tarderà a diventare alleanza politica ed economica , i sudditi del Mikado cominceranno ad accorgersi che i mille due cento milioni di yen e lè ottentamila vite perdute nella recente guerra furono sacrificati ad uno scopo ben più vasto che quello che si immaginarono nel momento. (North American Reviews, ottobre 1906) . • XX: Il 1nonopollo di Stato delle Assicurazioni. La speculazione della Assicurazione è enormemente proficua, e lo Stato troverebbe il proprio tornaconto avocandolo a se, come proprio monopolio. Bisogna tener conto di ciò che già milita a favore di questo monopolio e dei vantaggi immediati che lo Stato ne trarrebbe. 1 fondi di riservà sono eccessivi, il costo del mantenimento sarebbe enormemente ridotto il giorno che lo Stato eserciterebbe per suo conto l'assicurazione incendio e vita; e col risparmio nelle spese di amministrazione, e col deposito di riserva lo Stato verrebbe ad acquistare un capitale raopresentato da dodici milioni di sterline di rendita annua sufficenti a diminuire l' imposta su la rendita, o ad estinguere il debito pubblico. È opportuno dar qualche dettaglio. Secondo l'opinione di un assicuratore molto provetto non c'è nessuna impresa del mondo commerciale che rappresenti la sicurtà di impiego d'una bene stabilita compagnia d' assicurazione. Secondo il rapporto annuale su le Compagnie d 'Assicurazioni, un capitaJe di quattordici milioni in queste• impiegato , rende il sette per cento all'anno. Questo interesse è altissimo, anche se teniamo conto che nessuna impresa industriale-anche se offre rischi mille volte maggiori - può offrire un simile dividendo. La cosa naturale è che questo interesse po~sa essere dato agli azionisti malgrado lt! enormi spese di amministrazione, direzione , in una parola di mantenimento delle compagnie. Parlando all' ingrosso si può dire che un quarto dell' incasso delle compagnie d' assicurazione vita è speso in questo mantenimento e nelle assicurazioni contro l' incendio , la spesa è anche maggiore. Naturalmente una fortissima riserva è necessaria ad una bene organizzata compagnia di assicurazione ·per poter far fronte ai suoi impegni. Ma è anche questione di vedere ciò che spetta alle vere necessità delta Compagnia, e ciò che la Compagnia immobiliza per farlo servire ad altri s.::opi. Le compagnie lavorano sopra una base teoricamente solida, praticamente falsa. Le tavole della mortalità sono ormai troppo vecchie. Di regola esse risalgono al 1872; ma da questa epoca ad oggi la scienza ha fatto mo!ti progressi e il termine della vita è prolungato e la proporzione della mortalità diminuita. I calcoli delle Compagnie: non sono fondati su le vite migliori, ma sibbene su una media che comprende anche le vite brevi. Di quì la possibilità per le compagnie di pagare un numero enormemente minore di casi di quello previsto annualmente. Le: compagnie danno come giustificazione di questo loro enorme vantaggio il possibile caso di epith:mie, ma anche questo caso è rarissimo, anzi si può dire , oggi, che la scienza è riusdta a vincere il propagarsi di malattie epidemiche , e questo ar gom~nto delle compagnie, non è valido che per chi lo voglia credere senza beneficio d'inventario. Il fondo di riserva può dunque essere ridotto di una buona metà senza pericolo per la solidità e la solvibilità delle Com- ,pagnie. Ora può dunque entrare in azione lo Stato, per il vantaggio maggiore di tutti i contribuenti. [) governo ha regolato , ed ha avocato a se il monopolio del gaz , della elettricità , dei telefoni, telegrafi etc. e non e' è niente di strano e di rivoluzionario a che faccia suo anche il monopolio delle assicurazioni. Già in Germania qualche cosa di simile lo Stato sta iniziandolo ora; nella Nuova Ze_landa, naturalmente, il monopolio di Stato delle assicurazioni è conosciuto, praticato e da lungo tempo funziona perfettamente. Se si considera quanto stravagante e dispendioso è il presente sistema praticato delle compagnie assicuratrici l'intervento del governo non può essere trovato intempestivo, nè eccessivo. Spazzando gli attuali uffici e sostituendoli con un ufficio solo bene organizato il pubblico sarebbe egualmente ben servito, e forse anche meglio. Fare il paragone fra le Poste e le Assicurazioni non è serio. Le poste richiedono una spesa del 3 1/2 per cento e le compagnie d' Assicurazione, Vita e Incendio insieme del 28 Ofo. Ora supponendo che lo Stato arrivi a spendere il 7 °lo per il loro mantenimento ci sarà annualmente l'immenso risparmio di 13 milioni di sterline , risparmio tutto a beneficio dello Stato. La recente acquisizione - da parte del governo - delle Compagnie Metropolitane dell' Ac .•ua Potabile ha dimostrati come gli interessi privati possono essere acquistati. Un tribunale di periti arbitri stabilirà i termini ai quali possono essere acquistate le com;>agnie, come fu facto per le Compagnie dell'Acqua, e si calcola che in un termine di trenta anni si debba sborsare un capitale come segue : Per le Compagnie assicurazioni Vita. L. st. 30,741,710 l) )) l) Incendio. Probabile totale. I » 20,000,000 50,000,000 Gli uffici di mutualità dovrebbero avere, naturalmente, un trattamento speciale; e sarà una elega'1te quistione che gli arbitri avranno da risolvere lo stabilire la valutazione dello eccessivo fondo di riserva. Ancora; che cosa fare delle più di 56,000 persone occupate nella speculazione delle Assicurazioni? Un milione ali' anno per una serie di anni basterà per le compensazioni , senza contare che parte di esse dovranno essere assunte in servizio dello Stato. Così stabilendo per esempio L. st. 10,000,000 per compensazioni ; L. st. 50,000,000 per acquisto dei diritti delle compagnie si avrà che la espropriazione verrà a costare allo Stato la somma di L. st. 60,000,000 che lo Stato avrà collocati al non indifferente interesse del 7 °/o netto. ( Financial Review of Reviews). • M. Mijatovitch: Abdul li dam1ato e l'assassino. - Mentre nella vita politica, e per la difesa dell'impero AbdulHamid non esita ad ordinare i terribili massacri di Armeni, che gli hanno guadagnato il titolo di « Sultano degli__as~assinati » nella vita privata egli è poi una persona gent1hss1ma un uomo pieno di delicatrzze, e, perfino, sentimentale. Quando i telegrammi annunziarono il fidanzamento del Re Alessandro di Serbia con Draga Mashin egli ne domandò al Mljatovitch, allora ambasciatore di Serbia presso di lui, un~ fotografia della signora. Avutola, la guardò a lungo ed osservo che essa era una molto bella donna, e aveva bellissimi occhi. Poi aggiunse: _ Non passeranno molti anni che ~gli dovrà accorgersi da quale grande follia s'è lasciato ~rasc111are sposandosi a questa donna. - eppoi, come contJ_n~ando f~a se un discorso aggiunse. - Ma, in fondo, eh~ dmtto ~bbiamo poi di criticarlo? Può forse un uomo sfug~1re al, deS t1110che gli è stato fissato? E quando siamo presi d all amore,_ non siamo tutti soggetti a commettere delle follie? Ha mai do· mandato, l'amore, qual'è il nostro rango sociale, ad a quale

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