Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XII - n. 21 - 15 novembre 1906

582 RIVISTA POPOLARE condizione di sfacelo dell' Impero Cdeste fu messa in· evidenza la prima volta dalla guerra Cino-Giapponese ; oggi la politica della porta aperta Jel segretario Hay e le vittorie Giapponesi su la Russia hanno quasi assicurato l' integrità dell'impero di mezzo. Contemporaneamente si nota il risveglio del sentimento nazionale in Cina; sentimento che ora è espresso dal motto : La Cina ai Cinesi - e non più in quello dei Boxers: Estirpiamo i forestieri. L' attuale situazione délla Cina somiglia a quella del Giappone, quaranta anni or sono. Non appena il Giappone cominciò ad uscire dal suo medio- evo il Mikado, allora giovanissimo, dichiarò solennemente ai suoi sudditi : che l< 'si formeranno assemblee e consigli per deliberare intorno agli interessi nazionali alla luce dell' opinione pubblica; la scienza ed il sapere saranno da noi ricercati in tutto il mondo ». Altrettanto fece l' Im peratrice della Cina quando nel luglio 1905 creò ~a~ie m_issioni per studiare le condizioni politiche ed amm1mstrat1ve dei paesi civili , e primo scopo di queste missioni è di studiare le condizioni relative alla proposta di un possibile governo costituzionale per la Cina. Non è possibile attribuire questo fenomeno ad un' unica causa, ma certo il successo del Giappone vi conta molto; successo non dovuto unicamente alla superiorità delle sue armi, ma più ancora alla concordia del suo popolo, dovuta, in gran parte , al governo Costituzionale ; mentre che la Russia, era in preda alle discordie intestine , dovute al suo governo arbitrario. Impressionati da queste profonde differenze create dalle condizioni interne dei due paesi belligeranti; il vicere Juanshi-kay e Tchon-chi-tung consigliarono seriamente all' im• peratore e ali' imperatrice l'adozione d'un governo Costituzionale. La nomina della missione all' estero fu dovuta agli sforzi di questi uomini di Stato progressisti, e le prime due ambasciate che visitarono gli Stati Uniti e l' Europa, saranno seguite ogni anno e rlovranno fornire agli uomini di Sta_t~ Cinesi il mezzo di studiare i sistemi politici ed econom1c1 dell' Occidente. ,, Una delle testimonianze più notevoli di questo risveglio della Cina è data dal grande numero di studenti cinesi mandati nel Giappone, e dei numerosi professori giapponesi invitati ad insegnare nelle scuole Cinesi. Attualmente vi sono novemila studenti cinesi al Giappone. Bisogna riconoscere tuttavia che la lingua giapponese si presta male alla traduzione delle opere filosofiche e scientifiche dell' Occidente, e· il tempo che gli studenti cinesi debbono dedicare allo studio del Giapponese rappresenta in gran parte una perdita ; non è che imparando le lingue dell' Occidente , che potranno avere accesso alle fonti della scienza e della filosofia occidentale. Però è fuori di dubbio che nei primi passi mossi dalla Cina sulla via della civiltà, il Giappone sarà una guida efficacissima; e l'unità d'interessi politici ed econ?mici fra le due nazioni è tale che il Giappone vede nella Cina il suo futuro alleato politico ed economico. E mentre che in Occidente i Cini:si , proletari o studenti , sono disprezzati al Giappone al contrario sono accolli con simpatia-e deferenza. L' importanza della influenza Giapponese nelle questioni di istruzione in Cina è provata dal decreto Imperiale che pareggia i gradi universitari dati dal Giappone a quelli dati da istituti Cinesi, cosicchè gli studenti uscenti dai collegi Giap - ponesi possono procedere immediatamente a Pechino a conseguire la laurea che aprirà loro la porta ai più alti im pieghi governativi. Il primo esame, con questo nuovo sistema fu tenuto a Pechino I' estate scorsa ed i candidati che riuscirono avendo passato un secondo esame al Palazzo e alla presenza dell' Imperatore hanno già assunto i loro uffici. L' importanza di queste innovazioni nel sistema degli esami per i servizi pubblici, sarà facilmente compresa quando si considererà che questo sistema di concorsi a esame ha dietro sè una durata di dieci secoli ; e che fino a ieri gli studenti dovevano seguire il medesimo programma ·dei loro antenati di mille anni fa ; e questo programma consisteva nel!' imparare a memoria i libri economici, nello studiare una infinità d' ideogrammi come arte di chirografia, e nello studio delle Belle Lettere componendo saggi etico- politici esponendo le idee degli antichi filosofi nazionali. La sostituzione di questo programma antiquato, con uno che adatta la educazione e lo studente ai requisiti della amministrazione e del governo moderno mostra che la Dinastia dei Tsing ha fatto un lungo passo su la via della modernità. I letterati Cinesi hanno una meravigliosa pazienza che, bene adoperata, farà meraviglie per il progresso delle scienze e ddle arti. Nessuno ha maggiormente contribuito a questo movimento progressista che Juan-shi-kay vicerè del Cilì, provincia capitale della Cina : il suo sogno è di riformare tutto il sistema educativo della Cina basando la riforma sul sistema pedagogico Occidentele. Egli intende mettere in pratica i suoi progetti nella propria provincia, e quando avrà avuto buon esito là, si darà ali' arJuo compito di rimodernare i sistemi delle altre 17 provincie. Dopo l'educazione egli favoreggia la riforma militare. Ha già organizzato il suo esercito provinciale sul sistema Giapponese ed ora è alla testa di un movimento nazionale tendente a dividere il paese in 20 circoscrizioni mlitari: quando questo suo progetto darà i suoi frutti di qui a cinque anni la Cina avrà 500000 uomini organizzati alla moderna da mettere in campo. Dopo Juan-shi-kay, Tchan-chi-tung è l'uomo più notevole del movimento progressista. Quest' ultimo era convertito alle idee moderne prima di Juan-shi-kay e fu il primo a dar~ il suo appoggio alle idee radicali ma savie del gio Jine Imperatore. Anzi si trovò in una posizione pericolosissima al tempo del colpo di stato della Imperatrice Madre, e se non avesse avuto ai suoi ordini un poti:nte esercito moderno il suo sangue sarebbe stato sparso sul patibolo. Ma gli ultimi cinque anni ha~no portato grandi cambiamenti ed ora con la cooperazione del più forte dei Vicerè comincia a realizzare i suoi sogni di riforma. Considerando il movimento progressista della Cina si vede che non è possibile trascurare la questione della ferrovia. Un ingegnere americano attribuisce l'ostilità dei Cinesi a questt: in parte al pregiudizio religioso, e in parte al timore della concorrenza che· farebbero al lavoro manuale. Tutto questo è vero, ma la ragione più seria è che la Cina vede nelle ferrovie il mezzo di penetrazione nel paese messo a disposizione degli Europei. L'esempio della Manchuria, dove con la Transiberiana i Russi cercarono accaparrarsi un vasto territorio con 8 milioni 500 mila abitanti bastò per riconfermare i loro timori. E quando si pensa che tutto il paese è sezionato da sei nazioni forestiere in tante concessioni ferroviarie come un preliminarl! a stabilirvi tante sfere di influenza si capisce che il Cinese si stropiccia gli occhi e pensa che un serio pericolo minaccia il suo paese. Una tale situazione t: anormale. f moti,·i delle potenw Europee per esigere concessioni ferroviarie, sono politici piuttosto che commerciale; ed è ingiusto attribuire l'antipatia del Cinese per la ferrovia, alla sua ignoranza ed alla sua superstizione soltanto. La Cina ha acquistato la concessione Han-kan-Canton eò ora cerca con l'Inghilterra di annullare la concessione Tientsin Cin Chian ; ma è passata l'epoca nella quale la Cina dopo avere acquistata una ferrovia ne buttò a fiume tutto il materiale. Ed uno dei primi passi alla realizzazione delle nuove

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