RIVISTA POPOLARE 579 Estrema sinistra nelle elezioni generali del I 900. Alla eccezionale fioritura degli scioperi certamente contribuirono le prime timide concessioni del Ministero Saracco, che nulla fece per impedì re la vi ttoria del famoso sciopero di Genova; ancora di più vi contribuiscono le simpatie con cui guardò agli scioperi e il d~ri.tto ai medesimi_ am pia1?e1!te riconosciuto dal m1111stero Zanardelh e le d1ch1azioni di Giolitti nella Camera dei Deputati sui 50 milioni di lire guadagnati cogli scioperi d~i lavoratori e che la statistica crudelmente ha ridotto a proporzioni assai più modeste. . Non ho sottomane i dati precisi sugli ~ciopen inalesi prima del 1890 per completare il confront? co~ la curva degli scioperi italiani dal 1879 in poi; ma le oscillazioni del decennio precedente ricordo che possono fare accettare come una media approssimativamente esatta la cifra del 1890 pel periodo anteriore. D'onde questa conseguenza: mentre gli scioperi inglesi diminuiscono fortemente e continuamente, quelli italiani aumentano rapidamente e costamemente almeno sino al 1901. Questa inversione non si può comprendere al giusto se non si tiene conto di questa circostanza: prima del 1890 gli scioperi inglesi presentarono un decorso ascendente come quelli italiani dal 1879 al 1901. La manifestazione italiana del fenomeno, perciò, non è essenzialmente diversa da quella inglese: la differenza non è che nel tempo. L'Inghilterra nello sciopero, come nella politica, nella economia, nella evoluzione intellettuale e morale nel secolo XIX fu in anticipo; l'Italia è in ritardo. Ecco tutto. Se la differenza nella manifestazione assoluta si riduce ad una quistione di tempo e perciò svanisce, ne rimane un' altra relativa alla importanza della produzione nella quale gli scioperi si sono verificati nei due paesi. Si capisce che nell' agricoltura, enormemente prevalente in Italia, ci sia stato un numero di scioperi di molto superiore a quello avvenuto, anche nel periodo celebre di Giu- ~eppe_ ~rch, in Ing~ilterra dove gli agricoltori sono 111mmima proporz10ne. Ma non si spiega il migliaio di scioperi italiani del c9or nelle nostre industrie pari al migliaio di scioperi del 1890 nelle industrie inglesi, che sono per Jo meno dieci volte più sviluppate di quelle italiane. Proporzionando il numero degli scioperi industriali al totale della -popolazione industriale inglese e al totale della popolazione industriale italiana, allora sì che apparirà manifesta la enorme supe~iorità numerica degli scioperi italiani. D'onde la differenza? Qualcuno dirà che la maggiore miseria italiana serve a spiegarla. La spiegazione sarebbe inesatta, inadeguata ; certamente incompleta. Quanto poco, in senso assoluto, influisca la mi seria nella determinazione degli scioperi lo fa intendere la circostanza che le r .gioni più povere di Italia (Calabria, Basilicata, Marche, Umbria, Abruzzi e sino a ieri la Sardegna) sono per lo appunto quelle che finora vi hanno dato un minorè contributo o non ve ne hanno dato alcuno. La ricerca delle ca Lise della differenza , che non può dare mai risultati sicuri, mi condurrebbe troppo lungi. Preferisco fermarmi sulle cause probabili, che hanno provocato la discesa degli scioperi inglesi. Si è detto da alcuni che in Inghilterra da quindici anni in qua diminuiscono rapidamente perchè è diminuita la combattività degli operai contro il capitalismo come osservò il Carano, perchè è aumentata la loro prosperità e non sono più sotto l'aculeo della miseria ec. ec. Queste spiegazioni sono inesatte. Non si può considerare diminuita la combattività dei lavoratori inglesi contro il capitalismo precisamente nel momento in cui sono insorti energicamente contro la reazione della Camera dei Lords nell'affare dello sciopero di Taf Val, quando la corrente socialista si è infiltrata nelle loro Unioni, quando mandano alla Camera circa 60 lòro rappresentanti, che intendono proseguire una politica di classe indipendente dai conservatori e dai liberali ed anche contro questi ultimi, che nelle elezioni generali furono i loro alleati. La prosperità delle industrie e i miglioramenti conseguiti dagli operai non avrebbero arresrnto la marcia degq scioperi, poichè-come i coniugi Webb dimostrarono - i lavoratori aumentano le loro pretese non nei periodi di depressione, ma in quelli di espansione - quando cioè le industrie possono sopportare le maggiori spese in sa_la_rie_quand? ~ giusto che gli ope~ai siano partec1p1 dei magg_10n lucri degli intraprenditori. Del resto questo ul~m:o quinquennio in cui è stata più sensibile la d1m1nuzione nel numero degli scioperi è stato un quinquennio di malessere, che si può desumere _dalle statistiche della disoccupazione e del paurensrno, in conseguenza della guerra nel Sud-Africa e della concorrenza tedesca e nord-americana. La diminuzione notevole e concinua negli scioperi dell'Inghilterra è dovuta ad altre cause: sopratutto alla maggiore educazione ed intelligenza de_lle m_asse e di coloro che le guidano ed alla forte organ1zzaz1one che ha indotto industriali ed operai a trattare alla pari ed a venire ad accordi rispettati dai contraenti. In_ Inghilt~rra per la _m~ggior.~ col_tur~ e p_e~la pratica acquistata non s1viene p1u ag~1 sc10peri i_mpulsivi e decerminati con leggerezza 1mpcrdonab1lc, ancora canto frequenti in Italia. Perciò la percentuale degli esiti completamente favorevoli agli operai è più elevata in Inghilterra. . . . Ma l'antichità e saldezza della organ1zzaz1one 111glese è quella che giova di più. Nelle lung!1e lot~e operai e indt.:striali hanno riconosciute le forze nspettive e sanno che la battaglia impegnata con leggerezza dagli uni o d~gli altri può condurre ad amari risultati per chi la intraprende. . . . Quali le conseguenze di queste lott_e 1m_p:udent1 si rileverà da queste brevi ed eloquenti not1z1e _sullo sciopero della Amalgamated Societ_y of Engzn~ers del 1897, che io illustrai ampiamente 1!e_lloscritto La grande battaglia del lavoro. I meccamc1 che. guadagnavano dalle lire dieci alle quindici. al g1onu~ si posero iri isciopero per ottenere la g10rnata d1 otto ore; lo sciopero durò sei mesi; vi presero parte 90,000 persone; provocò la distribuzi~ne d! 27 milioni di soccorsi e procUrò una perdita d1 due miliardi agli industriali secondo i calcoli di Barnes segretario dcll'Amalgamated ! · . . Gli operai organizzati poi rispettano gl' 1mpe_gn1 collettivi e gl'industriali conta~o sulla parola. 11:1pegnata dalle Trades Unions. L accordo nella sltdmsquale-scala mobile-dei salari, di cui si occupò, per esaltarla, il Kropotkine nei Temps Nouveaux è tra i più efficaci nel prevenire gli scioperi. D~ principio gli industriali non volevano saperne d1 trattare colla rappresentanza di una Unione ma ·credevano di fare meglio i propri affari tl?ttando coi singoli lavoratori. Questa loro avvers101~e . fu causa frequente di scioperi. Ma venuti a miglior partito per la resistenza degli operai se ne trovano contenti. Il riconoscimento delle forze rispettive, l'educazione avanzata e il calcolo ben inteso degli industriali e degli operai ha infìne indotto gli uni e gl~ aliri a prevenire gli scioperi anzicchè a comporlt o a subirne le conseguenze. Se in Inghilterra non r
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