Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XII - n. 20 - 30 ottobre 1906

534 RIVISTA POPOLARE ultimi difensori del Clericalismo avevano sentito aprirsi il cuore a1la speranza. Una crisi lunga avrebbe favorito i loro interessi, e, forse, presentata la possibilità d' un ministero , o della scelta a ministri di alcuni uomini non dichiaratamente avversi ai clericali ed alla politica vaticana. Invece Clemenceau ricompone rapidamente il gabinetto conservando alcuni elementi ant:chi, mantenendone tutti i sottosegretari, e sostituendo i partenti con uomini le cui dichiarazioni, pubbliche e recenti, non lasciano dubbio alcuno su i loro sentimenti. E si capisce che il Vaticano ed i suoi organi affilino contro il nuovo ministero le loro armi. Senonchè il nuovo ministero si presenta come un organismo compatto, omogeneo, concorde, e sembra che gli uomini che lo compongono possono tutti ripetere le parole che Clemenceau pronunziò ai suoi elettori il 17 p. p. a Saint Maximin: parlando della legg_e di separazione egli ne disse chiaramente le ragioni , ed accennò anche che su questa questione il governo non recederà d'un passo da ciò che la legge ha stabilito. Egli disse: i L'3. disgrazia è che il vescovo di Roma non si è contentato di reggere le coscienze, ma si è accordato col potere monarchico. Quando ci è rivolta l'accusa d: avversare il potere puramente religioso ci si calunnia. Contro chi lottiamo noi? Contro l' organizzazione politica del Governo papale. Noi rifiutiamo alla Chiesa il denaro di quelli che non credono : è giu11to il momento di impedire che la Chiesa oltrepassi la soglia del potere civile: ma noi non vogliamo penetrare nel dominio della coscienza ; e perciò noi non abbiamo voluto chiudere le Chiese. Ma allora il clero si è messo i:p..:rivolta e ciò non pertanto noi siamo stat,i indulgenti. Non bisogna credere nondimeno che questo stato di cose abbia a continuare per un tempo indefinito. E' prossima l'ora della risòluzione definitiva. L1 11 di dicembre voi passerete la vostra ultima notte sotto il regime del Concordato : il 12 dicembre vi sveglierete al sole della libertà. La legge sarà à tutti applicata: vi saranno delle noie e queste noie ricadranno sulle spalle del ministro dell' interno che le aveva prevedute dal suo seggio di senatore .• Inutile parlare del Briand, cui parte della legge è dovuta; ma non è fuori di luogo accennare il pensiero di P1chon che in un banchetto alla e Lega Repubblicana .. dichiarò che : e La repubblica dopo essersi liberata degli ufficia.li che la tradivano, deve ora ridurre all'impotenza e liberarsi di quelli che furono gli ispiratori ed i maestri di codesti ufficiali. ,. E' possibile essere più chiari? E Pichon è, ora, ministro degli esteri. . Non è probabile che il nuovo ministero vedrà accompiersi l'esecuzione della legge senza qualche difficoltà; i preti son maestri in crearne, ma il ministero sa di avere con se la Francia, e i nemici della Repubblica dovranno persuadersi una volta per tutte che il regime del governo dei preti è, in Francia, finito per sempre. Ma questo ministero nella sua composizione dice anche di più. I nomi che lo compongono non sono nuovi; eccoli : « P1·esidenzadel Consiglio e Interno, ClemenceauGiustizia, Guyot Dessa.igne -- Affari esteri, Pichonlstruzione pubblica , Briand - Finanze, Cailloux - Guerra, Picq uart - Marina, Thomson - Lavori pubblici , Barthou - Commercio , Doumergue - Agricoltura, Ruau - Lavoro e Igiene, Viviani. ~ Essi tutti sono noti per l'opera loro in precedenti ministeri , per le loro opere e le loro parole. Ma c'è un fatto nuovo: la creazione del ministero del lavoro, e la nomina a Ministro, di q 11esto dicastero appunto del Viviani, un uomo che dalle questioni operaie ha fatto la sua specialità. Bisogna ricordare che quando fu costituito il primo ministero Combes fu detto: Noi defin_iremo le questioni ora pendenti, condurremo· in porto la legge di separazione, eppoi quelli che ci succederanno dovranno metter mano alle leggi di carattere sociale. Alla vigilia di chiudere definitivamente la risoluzione della separazione fra Stato e Chiesa sorge il Ministero del Lavoro. E' come l'affermazione pratica della continuità logica della repubblica nella sua opera progressiva e liberatrice. E questo ministero, costituito com'.è, si presenta organismo di battaglia e di riforma al tempo stesso. E: destinato quindi a godere il favore del popolo , e ad afforzare ancor meglio , se ne avesse bisogno, la Repn bblica nello spirito e nella evo)uzione della Nazione Francese. Questo tanto bene sentono i più illuminati dei clericali che malgrado H divieto del Papa le associazioni cultuali si formano e si comincia già a parla.re di possibilità di accordi fra i Vescovi Francesi e il Governo; accordi che significano la sottoscrizione dei vescovi e dei clericali alla legge, visto che il governo non intende deviare dalla legge quale fu approvata dal parlamento. Ed è bene che i clericali si sottomettano. In fondo non gioverebbe loro una larvata guerra civile, ed il popolo sa, ormai, che le leggi sociali sono subordinate alla pacificazione in seguito alla separazione. Ora se i clericali resistono, il governo non potrà espletare la seconda parte del suo programma, malgrado la creazione del nuovo ministero; ed il popolo saprà che, ancora una volta, la Chiesa; fra gli interessi di chi sfrutta, contro gli interessi di quelli che hworano sta per gli sfruttatori e, dato il momento che attraversiamo, non è certa.mente favorevole agli interessi clericali che il popolo possa fare un paragone tanto disastro8o per la Chiesa. ♦ Plcquart ministro. -Non abbiamo commenti da fare al nuovo ministero Clemenceau. E' omogeueo, ne fanno parte uomini di grande valore, ri<.;onoscni to anche dagli avversari. Per l'Italia ha particolare importanza il ministro degli Esteri Pichon. Egli era precedentemente ministro residente a Tunisi ; ed ivi mostrò molto tatto e se non largo di fatti lo fu di buone .parole. Chi da l'intonazione al nuovo gabinetto è Picquart, il nuovo ministro della guerra. Certamente tra i militari che fignrarono nell' affaire è il più coraggios0 1 il più leale; anche assai più simpatico del protago• nista Dreyfus. La sua nomina è una sfida al nazionalismo e al clericalismo; ed è un atto veramente ma gnifico, anche dal lato estetico, che dà la misura della fibra, della intelligrnza , della energìa degli uomini politici della Repubblica Francese e che fanno apparire tanto miseri, tanto piccini, quelli italiani. Quando si pensa alla indignazione a freddo - e perchè a freddo e in contraddizione manifesta coi precedenti, più disgustosa - di certi monarchici per la nomina di Pantano, e guardiamo a ciò che avviene in Francia ci sentiamo umiliati. In Italia per la formazione di un ministero non entrano in competizione che laide lotte di interessi ed ambizioni personali ; in Francia vi presiedono principi e idee e sono la risultante di una grande situazione politica. Nu1la diciamo di Clemenceau. E' troppo noto. ♦ La caduta di Golouckowskl. -· Finalmente dopo aver cercato di mettere il piede in tutte le staffe che gli erano volta a volta presentate, Golouckowski ha fatto il capitombolo. D:t un po' di tempo la cosa, malgrado le smentite ufficiali e ufficiose, era preveduta, e non ha meravigliato nessuno. Ora sarà cosa interessante a vedere se il suo successore riuscirà a fare miglior figura di lui. Bisogna convenire

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