542 RIVISTA POPOLARE Questo orario vige anche per le donne. Nulla limita in q11esto campo il surmenage. Il progetto governativo, senza regolare esplicitamente la giornata di lavoro, stabiliva un riposo minimo. E il sistema della Germania. Dipenderà dalle organizzazioni corporative l'affrettare la discussione di q uest~ progetto e di apportarvi dei miglioramenti .. La Camera dovrà in seguito esaminare la q uistione del contratto di lavoro. Mentre milioni di cittadini vivono sotto il regime di questo contratto, i termini del medesimo non sono definiti dalla legge. Al più il Codice Civile consacra sdegnosamente al medesimo qualche linea. La Francia è uno dei rari paesi, nei quali il testo della legge non ha. specificato le epoche di pagamento dei salari, dove il Trudc system e gH economati non sono proibiti, dove le regole del. licenziamento non sono imperative. Sem brerebbe che questa fosse una materia nuova. In realtà la Camera a molte · riprese , aveva adottato delle disposizioni che davano soddisfazione alla classe operaia, ma il senato dove siedono molti ricchi manifatturieri ha preferito il mantenimento dello Statu quo. Molti degli scioperi degli ultimi tempi si connettono agli abusi padronali che in Inghilterra o in Germii.nia sarebbero stati impediti dalle leggi. La Camera ha instituito nell'ultimo anno un sistema di pensione di ritiro pei lavoratori, in cu't il proletariato, anche il meno esigente e il più riformista, non ritrova l' espressione dei suoi desiderata , ma che gli assegna almeno alcuni sussidii d' invalidità e di vecchiaia. Ma il Senato non sembra affatto disposto ad accettare questo testo e non si sa in quale momento verrà in deliberaziene. I conservatori dell'alta assemblea che vogliono sottrarre i padroni ad ogni obbligo pecuniario accampano sopratutto le difficoltà finanziarie eh.e il regime delle pens~oni creerebbe al Tesoro pubblico, per combatterlo. Le pensioni operaie , intanto, sono per cosi dire la pierre d~ touche della buona volontà radicale. Se il partito al potere manca iµ q uesto caso alle sue promesse, esso accentuerà stranamente il suo fallimento. Infine è evidentissimo che si dovrà riorganizzare il corpo d' inspezione del lavoro. Tanto valgono le leggi q 11anto vale l' ispezione. Ora l' ispezione in Francia è insufficiente per la sua composizione (essa è nominata dal Ministro del Commercio dopo nn concoi:so troppo scientifico) e pel suo numero ( 121 funziona:ri). I sindacati operai vorrebbero che il controllo della legislazione industriale fosse confidato a delegati corporat.i vi , il cui contingente sarebbe indefinitamente- estensibile. Attualmente non è certo che gl' ispettori visitino uno stabilimento in tre. Ciò · è derisorio; e i padroni hanno tutta la possibilità di violare la regolamentazione della durata, del riposo o dell' igiene del lavoro. Ecco, a.dunque, tra- i tanti, alcuni dei problemi, che interessano l' insieme del proletariato. Altri problemi interessano delle frazioni più o meno n1.1merose. Per eserupio gl'impiegati delle ferrovie rivendicano da anni l; istituzione delle pensioni di vecchiaia e la limitazione del loro lavoro quotidiano. Gl' impiegati di commercio e i giornalieri agricoli che cominciano ad agitar::;i. sopratutto nel mezzogiorno viticolo , nei dintorni di Parigi e nelle regioni delle foreste, reclamano l'estensione della giurisdizione dei probi-viri, di cui godono gli operai del!' industria. I lavoratori che mani poiano certi prodotti tossici - composti di piombo, di mercurio ec. - si sforzano di ottenere I' assi mi I azione delle malattie professionali agli infortuni indennizzati dalla legge del 1898. La Camera eletta quest' anno dovrà preoccuparsi di tutte queste materie. Poichè i radicali si dichiarano riformiHti' essi hanno un largo campo in cui eserc'itare la loro attività. Ma, io lo ripeto, dipende dai sindacati esclusivamente l'imporre la nuova legislazione. PAUL. Lou1s La~elin~ucnza e lar zzianItalia ( Curiose spigolature statistiche) Durante la discussione dei provvedimenti sul mezzogiorno il mio carissimo amico e collega Domenico Valeri non volendo prestar fede nè ai miei precedenti studi (Delinquenza della Sic;ilia 1885; Sociologia Criminale ·1889; Per la raz.ra maledetta 1898; L'omicidio in Italia c901 ; Latini e anglosassoni 1906), nè alle dimostrazioni date nella mia comunicazione al Regio Istituto d'Incoraggiamento· di Napoli e riprodotta nella Rivista popolare del 30 aprile 1906, a spiegare la minore delinquenza delle Marche e dell'Umbria di fronte al mezzogiorno e alla Sicilia, ripetè la solita antifona della diversità della razza. La persistenza nel p·regiudizio antropologico mi convinse che non s' insisterà mai abbastanza nel combaaerlo; perciò ho creduto opportuno presentare alcuni confronti che dovrebbero essere più che sufficienti a cJnvincere anche il lombrosiano più mulesco, purchè in buona fede, sulla inesistenza della azione della razza. Cominciamo dal confronto ua tre provincie e tra le rispettive città capo-provincia (v. Tav. I). Il confronto tra queste tre provincie assegna la maggiore delinquenr.a a quella di Napoli in tutte le categorie dei reati di cui si sono riportate le cifre. Se ne potrebbe indurre la influenza della razza. Ma la conclusione viene smentita immediatamente appena si passa al confronto tra le tre città e le rispettive provincie da un lato e tra le sole città dall'altro. La comparazione comincia ad insegnare che la città di Napoli è molto migliore della sua provincia per gli omicidi e per le lesioni personali e di poco per i furti ; peggiore ma di poco pei reati contro il buon costume e per le rapine; di molto per le truffe, frodi ecc. Fenomeno assolutamente inverso si verifica a Milano; qui la città è molto peggiore della sua provincia in tutti i reati e la differenza in peggio è enorme: a Milano città, il numero dei reati è più che doppio della provincia in quasi tutte le categorie; solamente negli omicidi la differenza è del 62,49 °/ 0 e non oltrepassa il 100 °/ 0 come negli altri reati. Anche la città di Torino è molto peggiore della sua provincia meno negli omicidi, nei quali c'è una notevole differenza. E' o no la stessa la razza che popola le tre provincie colle tre rispettive città capo-provincia? Se la razza è uguale come spiegare le enormi differenze e in senso inverso che si sono constatate?
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