510 RIVISTA POPOLARE Ferri ha detto che è per le riforme contro i riforrnisti, ma come si fa ad avere le riforme se non svilup·pando un' azione di conquista delle riforme, cioè a dire riformista? Anche Ferri vuole le riforme. Ma come si fa a conquistarla, essendo noi una sparuta minoranza, senza il concorso degli altri partiti, e perciò, senza l' attenuazione della lotta di classe? L' integralismo è la nostra stessa azione, la nostra stessa dottrina, ed è curioso che gli integralisti per volere l' unità del partito vogliono dividersi da noi! » « I riformisti sono transigenti? Lo sono del pari gl'i n tegralisti: transigenza vuol dire semplicemente applicazione del concetto evoluzionistico nei rapporti sociali. Noi crediamo alla utilità, spesso alla necessità delle alleanze >>. « Gli integralisti dicono che l'appoggio a un Ministero dev' essere la eccezione e non la regola, ma la eccezione nasce dagli ayvenimenti e quando gli avvenimenti incalzano allora si diventa ministeriali : così dicono gli integralisti , così <licia~ mo noi I » cc Morgari ha detto che si può essere ministeriali quando un ministero tutela la libertà e vuole le riforme ». cc Ma voi integralisti siete troppo riformisti, andate più in là di noi. Voi sarete sempre ministeriali, perchè tutti i ministeri promettono la libertà e le riforme >>. cc Io voglio essere ministeriale quando questo giovi alla lotta di classe: all'infuori cti lì, mai ! » cc Nè il ri.formisnio si differenzia dall'integralismo sulla scottante quistione militare; nè sullo sciopero generale. Noi vogliamo lo sciopero generale solo in casi catastrofici; gl' integralisti non lo vogliono nemmeno come regola , ma in varie circostaaze non bene determinate ..... » cc L'accordo c'è anche nella tattica parlamentare. Nella questione ministeriale , io e Ferri fummo d'accordo: egli fu con noi nell'appoggio a Giolitti, noi fommo con lui , con meno entusiasmo , per Sonnino; Ferri ha detto che è diventato antiministeriale quando ha visto spuntare la barba di Depretis sulla faecia di Giolitti : noi avevamo visto prima di lui dei peli pericolosi sulla faccia di Sonnino ». cc Dunque, nella grande questione dell'atteggiamento parlamentare siamo sostanzialmente d' accordo. E allora? Allora , vi sono due partiti qui dentro: il riformista e il rivoluzionario anarcoide. L'integralismo, che cosa è? L'integralismo è contro i sindacalisti come il riformismo. Qui non vi sono che due tendenze: ossia, vi è una tendenza che è fuori della dottrina socialista ed è la anarcoide, e la tendenza che è socialista ed è quella sostanzialmente tratteggiata nell'ordine del giorno integralista, che è viceversa riformista ». « I capi del sindacalismo sono uomini che arrivano nell'aia di altri, trovano dei covoni di grano e se li portano a casa, dicendo: - Questi covoni sono nostri. Essi sono venuti nell' aia di noi riformisti , c1 banno presi i nostri frutti, dicendo: - Sono nostri! cc E l'opera nostra? A noi che abbiamo tanto faticato, che resta? >> cc Noi abbiamo lottato quattro anni a corpo a corpo con gli anarcoidi e gli integralisti non si sono mai veduti. Ed ora che è il momento di raccogliere i frutti della nostra lotta , gli integralisti entrano e dicono: - Il partito è nosrro,. e la porta è quella ! Questo è il supremo del comico ! » <e La rassomiglianza tra il riformismo e l' integralismo è tale e tanta che si è potuto vedere questo caso comico: Francesco Ciccotti, difendendo l' integralismo ripeteva mie frasi di miei seri tti >>. « Questi sono scimmiottamenti. Chi sono gl' integralisti? Dei riformisti camuffa ti ». cc L'ordine del giorno integralista incomincia col metodo della lotta di classe: va avanti domandando tutto quello che domandano i riformisti, con l'aggiunta di qualche sproposito .... >> cc Domandiamo agli integralisti che ci riconosciamo il diritto di essere noi! Noi siamo i voi di domani ». cc Se voi ora siete integralisti, è perchè noi fummo riformisti ». <e E' poco leale, o integralisti, la vostra condotta, che tende a tagliar la strada a chi venne prima di voi ! » cc Il nostro diritto d'esistenza l'abbiamo strappato col lavoro, che è la nostra corona e che nè l'equivoco degli integralisti, nè la furia dei sindacalisti ci potrà togliere ! » Questa rassomiglianza che rasenta l'identità tra l'integralismo e il riformismo venne più volte affermata da Labriola che ritenne Ferri più moderato di Turati; da Lazzari, che non- comprende le riforme di Ferri senza il riformismo; da Leone e da tutti i sindacalisti; che anche per buona tattica e per dimostrare che essi soli sono i socialisti veri, custodi della dottrina di Marx, dovevano rigettare gl' integralisti nell' orbita del riformismo, che sul terreno della teoria credevano di poter meglio combattere. Dimostrata realmente, punto per punto la somiglianza tra integralismo e riformismo si comprende · benissimo che uno come Prampolini , che rappresenta il buon senso e il disinteresse personale accoppiati colla rettitudine coll'amore sincero, sconfinato per le classi lavoratrici sia venuto a fa_r~ un discorso come questo, che rappresenta la ded1z10ne e la fusione del secondo col primo: << Il Congresso ha dimostrato che fra integr:ilisti e riformisti vi è differenza di forma non d1 sostanza. << Dato questo fatto, noi dobbiamo votare l'ordine del giorno degli integralisti, poichè se fossimo_ un club di studiosi, sarei per la formula riform1sta, ma qui siamo un partito, dobbiamo guardare l' azione; ora quando nell'azione non vi sono di fferenze fra riformisti e integralisti, io domando come mai noi non dobbiamo votare per voi integralisti, pel vostro ordine del _giorno l . . . . . cc lo rappresento qm non solo 1 soci dei Circoll socialisti di Reggio Emilia, 111'.3, anche le cooperative di cui quei soci fanno parte. Ora io non posso tornare a loro e dire che per una semplice questione di teoria e di etichetta, mentre eravamo di accordo nel campo pratico, abbiamo respinta la cooperazione vostra, o Oddino Morgari, o Enrico Ferri ... cc No! Per l'aiuto che darete al socialismo, o integralisti, oggi siamo con v?i, og_gi_che compie~e un'opera santa pel proletariato dichiarando pericolosa la tendenza sindacalista! <e Noi non vogliamo alcuna carica nel partito! Noi siamo paghi del bene che il partito farà marciando sulla strada che noi abbiamo tracciato ». Con questa dichiarazione interrotta e coronata da uragani di applausi il riformismo proclamò nel Congresso la propria scomparsa, segnò l'atto di morte. Ma non vorrà rinascere nel paese e al · l'indomani del Congresso? Forse. Senza Prampolini e senza i reggiani , però, esso potrà essere l'ombra dell'antico riformismo; anzi dovrebbe essere qualche_ cosa di diverso e di più determinato. ...
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==