Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XII - n. 19 - 15 ottobre 1906

t I .... RIVISTA PO POLARE 531 come lo fa il Correggio. Rubens fu il loro più abile campione nei Paesi Bassi nella lotta per mantenere :cattoliche quelle regioni , ma il suo Cristo è un uomo che pur avendo una splendida costituzinne fisica manca di spiritualità e di ispirazione. Il Cristo di Rembrandt è una creatura d1 geniale fantasia e molto evidentemente, come il Cristo di Durer e quello di Rubens, una materializzazione della sua vita privata. ll barocco, lo spensierato Rococò, l'impero e il classicismo più recente non han fatto nulla iri questo campo. [ moderni sono divenuti più sensibili nervosamente , più capaci di simpatia ma rappresentano ancora il Cristo come gli antichi , cioè come una persona unilaterale. Gebhard ha fatto un Cristo socialista, un compagno di lavoro, un confortatore nella stan-• chezza , la cui parola porta luce e speranza nella soffitta del povero. Klinger nel suo 11 Cristo in Olimpia • ne ha fatto un'allegoria. Bocklin nella sua II Pietà n ha dipinto il gran dolore della morte come lo prova il cuore di una madre. E' ancora vero che un genio può esser soltanto compreso da genii. Deutsche Kultur - Set~embre 1906. RECENSIONI GIOVANNICARANODoNvrro - Le condi1io:ti economiche e demografiche delle Puglie - Roma, 1906. Unione Cooperativa edit.1ice. È una completa monografia delle Pugli~ nella quale si pos - sono ritrovare esposte con ordine e con esattezza le notizie statistiche sulle condizioni economiche e demografiche della regione. Per riuscire più istruttiva a nostro avviso. avrebbe dovuto consentire al lettore il confronto con alcuni anni che furono contrassegnati con avvenimenti economici e politici notevoli per vedere quale riperl'.ussione ebbero i medesimi sulla vita pugliese e per misurarne meglio il progresso o il regresso. Ad esempio: avn:bbe potuto vedere quali conseguenz~ immediate o remote ebbero sia il mutamento del regime doganale del 1887, siano i tumulti sanguinosi del 1898. Gli elementi l'egregio nostro collaboratore avrebbe potuto tro varli e in una pubblicazione del Benini e in quelle delle Camere di Commercio - interessantissima quella di Bari - e nei documenti ufficiali. PROF. IGNAZIOBRUNELL1-De/la pubblica opinione nello Stato ~oderno-Torino, Unione Tipografico-Editrice, 1906, L. 2. E una eccellente monografia su questo argomento interessante, su questa forza imponderabile , pur tanto efficace. Si prova a constatarne l'esistenza, ad indagarne l'essenza, il contenuto, i caratteri ; la genesi e le regole che governano il suo sviluppo; se è forza sc:,ciale soltanto dei nostri tempi ; il valore, I' influenza, gli organi. Respinge il concetto che della pubblica opinione ebbero Niebuhr , Bluntschli , Biederman. Critica i caratteri che le assegnarono Bonghi , Sighele , Tarde , Nordau ecc. Espone il valore che ebbe nell' antichità e quello che le riconobbero Bagehot, Li eber, Gneist. Interessante il confronto tra Bismark e Cavour nello apprezzamento diverso della medesima e trova rispondente al regime rappresentativo l'omaggio che le rendeva il secondo di accordo con Canning. Con Erskine May giudica che la pubblica opinione non è il coro clamoroso della moltitudine, ma la voce misurata di tutte le classi , di tutti partiti , di tutti gl' interessi che si rende . ' universale, colla stampa, cogli scambi, coi mercati, colle associazioni e colle ampie aggregazioni. Più determinatamente chiama pubblica opinione il complesso delle idee e dei sentimenti comuni alla grandissima maggioranza degli uomini in un dato paese e relativamente ad un dato argomento per lo pm d' interesse generale. Ma che cosa è la voce misurata di tutte la classi ecc. di Erskine May? E e' è una sola pubblica opinione? O ce ne s?no tante qu_ante sono le classi e gl' interessi opposti, spe. c1almente al giorno d' oggi ? A. GROPPAL-I Filosofia del diritto (Manuali Hoepli) - Milano, 1906. L. 3. · È un buon manuale, in cui la materia vaga, contrastata ed !11 continua trasformazione, della filosofia del diritto viene pre- · sentat~ con ordine e con chiarezza. In questa come nelle prec~dent1 sue opere il Groppali s'inspira principalmente all'Ard~gò. Buoni i capitoli consacrati. (2° della Parte 1a) ad Empirismo , scien 1 a e filosofia ; alle dottrine etnologiche della filosofia del diritto e della Teoria economica di Marx, Engels e Loria ( 5° e 9° della Parte 2a). Critica moderatami.::nte il determinismo economico di quest' ultimo. Nella esposizione delle dottrine etnolc,giche criticando la teoria delk razze di Gumplowiz , attribuisce a Vaccaro una cri tica giusta che il Colajanni aveva annunziata sin dal 1884, appena comparsa Der Rassenkampf, nella Rivista di filosofia scientifica del Morselli ( Un sociologo pessimista). E il Groppali conosce tutta la produzione scientifica del Colajanni ... DoTT. RoBERT M1cHELS- Patriotismus und Ethik - Leipzig. F. Dietrich, 1906. È una brillante brochure di attualità e che in Germania certamente non avrà incontrata fortuna. Il Michels esamina rapidamente le difficoltà , cui si va incontro quando si vuol conoscere quali sono i fattori che devono determinare il patriottismo. E' il luogo della nascita? li luogo dove si è educato? La discendenza comune, la musica del sangue, come dice il poeta spagnu0lo? E in questo caso: l'Ebreo di Germania e quello di Francia dove vedranno la patria? E se la razza deve determinare il patriottismo non s'introduce in Germania un elemento rivoluzionario essendo la maggioranza dei suoi abitanti non-tedeschi? La razza? Ma: ros' è la razza? esiste una razza tedesca? non sono forse i Tedeschi il fenomeno antropologico più eterogeneo della terra? E i quattro quinti di coloro che al di là del!' Elba fanno sentinella in difesa del Germanismo contro lo Slavismo non sono essi stessi deg!i Slavi ? Il patriottismo fondato sulla razza è un fantasma sul quale non si può contare seriamente. L'ordinamento del capitalismo segue la tendenza del cosmopolitismo sul terreno economico ; e su questo terreno si vor - rebbe sapere qual'è la patria degli Italiani che vivono sei mesi in patria e sei mesi in Germania , in Francia , in !svizzera dove sono più alti i salari e il tenore di vita. E i 10000 Tedeschi che si guadagnano il loro pane a Londra devono perciò divenire Inglesi ? I fattori del patriottismo statale furono e sono ancora - la violenza , la guerra , i matrimoni diriastici ; non la struttura antropologica del popolo, !~1a la struttura geografica del paese, non. lo spirito del cristianesimo, non il diritto dell' autodetermazione dei maggiori popoli. 1 ulla di più contradittorio poi del così detto principiù di nazionalità : sotto il suo predami nio c'era un irredentismo tedesco in Danimarca prima ciel 1864; c'è un irreJentisrno danese in Germania dopo la guerra del 186.~- Dov'è l'Etica in tutto ciò? Il patriottismo è un sentimento morale delle masse ignoranti posto al servizio di cose immorali ; nel migliore dei casi è un idealismo sbagliato. Il valore morak del patriottismo si può misurare dalle diversità del giudizio su di un medesimo atto commesso da un in dividuo isolato o da un individuo che fa parte di un esercito. Chi ammazza isolatamente è un assassino; chi uccide in guerra è un eroe. Il nuovo periodo di cultura , eh' è appena al suo inizio, e eh' è caratterizzato dal socialismo, per la sua teoria e pei suoi fenomeni è internazionale. Questo il succo dello scritto di Michels. Egli termina ricordando alcune amare parole dette da Gocthi.:: al suo segretario Eckermann, contro le quali nulla ha da osservare, perchè esse rappresentano la sola specie di amor di patria, in cui si può riconoscere un significato etico e che costituiscono il patriottismo della cultura. SACERDOTESAVERIODE BELLA- La questione sociale - Tro pea, 1906. Un opuscolo in cui con spigliatezza e sincerità si propugnano le idee della democrazia cristiana ... L' A. ricorda che tale ban diera fu innalzata da Leone XIII; ha dimenticato, però, che il suo successore Pio X, tanto per provare l'infallibilità del Papa, l'ha bruciata? AVVISO IMPORTANTE Tutti i nuovi abbonati, che pagheranno antici• patamente l' anno 1907 riceveranno 1tratis i nu• meri della Rivista, chesi pubblicherannodaXgiomo in cui avranno mandato 1' abbonamento sino a tutto Dicembre 1906. Coloro che procureranno quattro abbonati, che pagano anticipatamente riceveranno gratis per tutto il prossimo anno la Rivista. Uon. Iupo1eono Co1a1anni,proprietario, direttore- responsabile Napoli - R. Tip. Pansini, Chiostro S. Lorenzo.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==