480 K l V I S ·r A P O PO L A R E il loro paese nello stato di confusione più completa, e del più dannoso malgoverno ; mentre e per le risorse e per la situazione geografica , e per la natura ed il clima Cuba potrebbe essere una delle più felici terre del mondo. Nota. - Questo stelloncino nell'assenza del Direttore della Rivista era stato mandato da A. A. Lo lasciamo non oatante che gli eventi siano precipitati e che già sia stata proclamata la dittatura di Taft e gli Stati Uniti accennino a mandare altri 6000 soldati a Cuba , certo non per assicurarne la indip~nden1a..... • ♦ L' oppio, la Cina e l' Inghilterra. - Dopo un interessantissimo editto, del quale riproduciamo qui la parte più notevole, e col quale la imperatrice vedova-che, in realtà, è la sola che regna in Cinapromette la Costituzione ; si è arrivati ora , come prima riforma, alla abolizione dell'uso dell'oppio. Nel proclama promettente e preparante le riforme costituzionali Tsou-Ksi dichiara : . « Ciò che costituisce la forza degli altri paesi dal punto di vista politico ed economico è l' applicazione effettiva del regime costituzionale e l' abitudine di prendere tutte le decisioni in conformità all' opinione pubblica. Colà Governi e popoli sono parti di un solo e medesimo corpo e un legame intimo li unisce fra loro. Per la scelta degli uomini politici essi si concertano in modo da prendere i più capaci e delimitano in modo preciso la sfera delle loro attribuzioni rispettive. ,. Evidentemente J uan-Shi-Kai, Tsai-'rche ed i loro compagni nel viaggio d' informazioni e di studio in Europa non perdettero il loro tempo, e seppero vedere, attraverso le lotte e disserzioni politiche dei popoli Europei qual'è il segreto della loro forza. E l'Imperatrice continua : « Per sopprimere gli abusi accumulati e determinare le responsabilità è più che mai necessario che ci preoccupiamo anzitutto dell'amministrazione. Noi dobbiamo immediatamente riorganizzare e stabilire i poteri amministrativi e promulgare le varie leggi che vi si riferiscono , svilupperemo pure nel modo più ampio l' istruzione pubblica , miglioreretno il sistema finanziario, riorganizzeremo l'esercito, stabiliremo dappertutto una polizia regolare. « Arriveremo in tal modo ad otten~re che i notabili e il popolo comprendano bene le nostre riforme poli tiche, per preparare cosi una base sulla quale si possa fondare un governo costituzionale. > E naturalmente come primo corollario di queste promesse è venuto ora l'Editto che proibisce l' introduzione dell'oppio forestiero in Cina e ne proibisce la coltivazione e la vendita in paese. Proibisce anche la coltivazione e la vendita del papavero che è una delle piante le più usate nella estrazione dell' oppio. L'uso dell'oppio dovrà essere intieramente scomparso m un periodo massimo di dieci anni. La Cina s'avvia alla sua redenzione. Questa questione dell'oppio ha, per noi Europei, una storia molto vergognosa ; e tale, certamente, da accreditare e confermare l'opinione che i Cinesi hanno di noi come di popoli barbari dati a tutti i vizi e macchiati di tutti i mali più schifosi meno che la lebbra. In Cina l'uso dell'oppio, fino al 1760 era ignorato. Nel 1760 alcuni mercanti inglesi dell'India lo introdussero a Shanghai e a Hong Hong e l'uso ne diventò ben presto comunissimo. L'oppio è, forse anche più della morfina, una droga il cui effetto è di stupefare prima, poi con l'uso costante di abrutire. Il vii:io dell'oppio è di quelli che una volta contratti non si abbandonano più, ma crescono invece, s'impadroniscono dell'individuo che perde prima l'energia, poi la volontà, µoi uua dopo l' a.Hra le facoltà umane mentali e fisiche ; e non è più che una luri'da bestia che vive fumando oppio e vive soltanto pe1· ciò. Nel 1800 - l'uso della maledetta droga era divenuto tanto comune e dannoso - che il governo imperiale ne proibi il commercio , che era fatto da Inglesi , e dal quale l'Inghilterra - poichè lo si coltiva e si estrae nell' India·- traeva lauti guadagni. Questo commercio è tanto cresciuto ora che l' Inghilterra ricava 20 milioni di sterline dalla esportazione dell'oppio. Malgrado il di vieto imperiale la introd_uzione dell'oppio continuava e continuò fino al 1835 nel quale anno il governo chiuse recisamoute al commercio dell'oppio i porti di Shanghai e di Honkong. L'Inghilterra dichiarò la guerra. alla Cina, e nel 1838 impose alla rnna, vinta, l'introduziune dell'oppio per il porto di Hong-Kong che la Cina dovette cederle. Nel 1856 il governo .,inese emanò un editto col quale la vendita dell'oppio era proibita, ed erano sottoposti alla pena del gang i tenitori delle CRSe OV6 l'oppio si fumava. Il supplizio del gang è assai dolo roso e l'Inghilterra-in nome della umanità-dichiarò guerra alla Cina. Il su pplìzio del gang per i tenitori delle case d'oppio fu abolito. Nel 1860 nuovo f'ditto imperiale co11tro l' opp;o .. perchè rovina fisicamente e mentalmente la popolazione, e ben presto il popolo Cinese sarà ridotto inferiore agli animali. ,. Nuove pene contro i <!Otnra vventori, nuova proibizione, e naturalmente - questa volta in nome dei sacrosanti diritti del commercio libero e dei liberi scambi - nuova guerra dichiarata dall' Inghilterra alla Cina. E l'oppio - questa volta senza ipocriti veli di frasi - fu imposto alla Cina, che vinta ebbe così la prova provata che la civiltà europea è fatta soltanto di violenza e di vizio. Oggi però, e grazie alla diffusione della stampa, al senso morale europeo che si è un po' migliorato, e specialmente alle corazzate di Togo ed ali' artiglieria del Kouroki la Cina può prendere una decisione definitiva, proibire introduzione, coltivazione, vendita ed uso dell'oppio senza temere i pericoli d'una guerra John Marley - ministro per l'India - grande 1:1torico e sincero liberale, ha dichiarato di essere lieto di poter contribuire a che dell' orribile vizio la Cina si possa liberare; ed è bene ; meglio sarebbe stato però se l' Inghilterra non avesse da rimproverars~ l' odiosità delle tre guerre. E' vero che del senno d 1 poi son piene le fosse : tuttavia bisognerebbe che al meno qualche cosa insegnasse il passato. Per esempio: nello Stato del Congo, si civilizzano i negri (e' è la gomma in quel paese); nel centro dell' Africa si civilizzano gli Herrems (c'è l'ebano nel loro paese); nelle colonie inglesi del Sud-Africa si civilizzano i Basutos e i Mashona (c'è l'oro e ci sono i diamanti nelle loro terre) ; e si civilizzano con la Bibbia, il wishy e il fucile; specialmente col fucile. Non c'è il caso che ci si abbia a vergognare poi di queste civilizzazioni, come si vergogna oggi l' Inghilterra della introduzione dei suoi civili commerci nella Cina? A noi pare di sì, ed è una constatazione assai dolorosa a farsi. ♦ L' Home-Rule in Irlanda. -Finalmente l'Irlanda sta per raccogliere il premio dei suoi lunghi disperati sforzi. La lottli. secolare, cominciata subito dopo Carlo I , con la terribile e brutale conquista e repressione compiuta da Cromwell, sta per essere coronata dalla vittoria. L' isola dei bardi e delle leggende, la verde Erinni ; la terra dei cento re e delle fontane e delle praterie abitate dalle elfi sta per ottenere la sua libertà. John Redmond ministro d'Inghilterra per l'Irlanda, ha considerato essere finalmente giunto il momento
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==