Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XII - n. 18 - 30 settembre 1906

RIVISTA POPOLARE 503 infatti per i giudici richiedonsi gli stessi requisiti che per gli ' 1 , impiegati dell'alta amministrazione e per gl'insegnanti domandasi da parecchio tempo tale preparazione, che essi non possono raggiungere la posizione fino a 29 anni come i giudici Queste classi sono quindi equivalenti in valore e dovrebbero essere trattate analogamente : esse hanno diritto e dovere di avere le stesse esigenze morali e materiali e debbono poter vivere nei migliori circoli sociali. Libri ed atti giudiziari non possono compensarli della mancanza. I ' f Dovrebbero pure sparire le differenze che esistono nelle varie classi d'impiegati nei riguardi della possibilità di avanzamento. Gli stipendi più elevati souo riservati per gl'impiegati dell'alta amministrazione, che hanno dinanzi a loro una splendida carriera, mentre le possibilità minori sono per gli insegnanti. Gli impiegati dell' alta amministrazione dovrebbero essere tenuti per questo scopo e non invadere il campo che spetta ad impiegati con -cognizioni tecniche : così insegnanti dovrebbero essere scelti per formare i consigli scolastici provinciali. Lo Stato considera troppo leggermente i suoi doveri verso gli impiegati giovani. Per occupare il primo posto della carnera si richiede ai giovani un'educazione che è costata circa 30 mila marchi e tutta a beneficio dello Stato : si dovrebbe quindi aver dei riguardi. Invece si impiegano i principianti a giornata e colla prospettiva anche di un povero stipendio quando entrino in pianta. La legge delle pensioni è addirittura spietata. Un impiegato, quantunque paghi le sue quote dal principio , non ha diritto a pensione che dopo dieci anni di servizio. Le vedove e i bambini di impiegati giovani non ricevono la pensione calcolata sul!' intero stipendio che è già magro ma su una certa percentuale variabile : in molti casi poi non hanno diritto a nulla. Ma ci sono altre quistioni olt1:e quella pecuniaria. Quando un giovane impiegato comincia il suo lavoro dovrebbe trovare nella soddisfazione del lavoro, nella possibilità di occupare le . proprie forze un compenso alla rimunerazione dapprincipio assai scarsa. Quindi non dovrebbe esserci una tutela piccina e meschina da pane dei superiori. I sottoposti dovrebbero poi aver la possibilità. di ricorrere dirtttamente contro i propri m mediati su peri ori e di proporre e di1,cutere in pubblico ne· cessità di riforme e cambiamenti. Una fonte di molte ingiustizie per gli impiegati sta nel processo disciplinare, che non è regolato per legge come per i giudici e che qu'indi può portare molto facilmente ad abusi, special- !mente in tempi anormali, vale a dire nei momenti in cui l'indipendenza dell' impiegato è anche per il pubblico la miglior garenzia contro il capriccio burocratico. Infine non è giusto che l' impiegato debba dare tutta la sua attività e la sua conoscenza nel suo ufficio: l' impiegato dovrebbe poter esser utile anche alla generalità. Preussische Iahrbucher, settembre 1906. RECENSIONI M1NISTER0 n1 A. I. E C. - Catalogc, della Biblioteca: supplemento quinto. È un bel volume di 336 pag. nel quale si trovano elencate tutte le opere entrate nella Biblioteca nel biennio: , 0 luglio 1904 30 giugno 1906. I libri sono raggruppati per materia, in elassi e sottoclassi , il che rende rapida la ricerca delle pubblicazioni su un dato argomento : importantissima riesce poi l'accurata trascrizione dd titoli delle singole parti degli Atti dei Congressi. Nell'ultimo biennio la Biblioteca si accrebbe di 2000 opere all'anno, media mai raggiunta in passato; sette decimi di esse provengono da doni e scambi ottenuti con le pubblicazioni ufficiali del Ministero. Con le_ opere ottenute gratuitamente e con gli acquisti la Biblioteca possiede le pubblicazioni italiane ed estere più importanti per gli studiosi delle questioni economiche. E la B1b'ioteca è aperta ad essi con ogni liberalità , e vi trovano ogni indicazione e cortesia dal coltissimo bibliotecario, cav. Stringher. E' un vero peccato, per·ò, che alcuni inconvenienti, dipendenti da ristrettezza di locali rendano non comodo studiare io essa: si spera che nella costruzione del nuovo Palazzo del Ministero di Agricoltura, si terrà cc,nto anche dei diritti che i cultori di questioni economiche hanno di consultare il suo ricchissimo e prezioso materiale di studio, parte del quale nessun'altra Biblioteca d'Italia può offrire. Prof. E. M. DoTT. ROSARIORossi - La solidarietà professionale e la libert:i del I a voro - Acireale 1906, L. 3. Libro chiaro, ordinato, sintetico. Premessa una breve storia della organizzazione del lavoro nel passato ( Collegi , Gilde, Corporazioni d' arti e mestieri ecc.) viene alle condizioni industriali odierne e ai rapporti, conflitti e istituzioni escogitate per regolare i primi ed eliminare i secondi. Spiega , e non approva , le violenze contro il crumiraggio ; vuole contratto collettivo del lavoro , la conciliazione e l' arbitrato. Biasima gli scioperi che non abbiano scopo economico ecc. In tutta la monografia c'è sempre equanimità di giudizi e ~rande simpatia verso le classi lavoratrici, che desidera vedere bene organizzate. Tutte le leggi di tutela del lavoro ritiene inefficaci senza l' intervento dello Stato. Esatte le sue idee sul concetto di libertà , che deve essere contemperata dalla solidarietà sociale ; d' onde la necessità dello intervento dello Stato nello interesse dei .:onsociati. Questo intervento crescerà pari passu colla civiltà, perchè col progresso cresce l'attività sociale e crescono i rapporti e i conflitti sociali. Trascura tutto il movimento sociale, tac~ dell' interessante episodio di Taf Val e della dibattuta quistione del sindacato tra i funzi,mari e dello sciopero nei servizi pubblici , benchè incidentalmente lo riprovi. La bibliografi:,i. non è copiosa; ma ·di prima mano. Cita tra gli scrittori avversi alle unioni <lei lavoratori il Leroy Beaulieu e il Cree. Ma come non ricordan.: le frivole ed erronee obbiezioni di Spencer ? PROF. ANGELO ZucCARELLl - Gli uomini primitivi delle selvi e delle ca venie ( con 1 12 illustrazioni) - Napoli , Petrella Edit. 1906, L. 2,50. Breve e chiaro riassunto di;gli studi sull' uomo primitivo, con un tentativo , che non poteva riuscire - e l' A. non se lo nascon,le - di risposta alle Jomande : Donde veniamo ? Chi siamo ? Dove andiamo ? Le:: tre risposte che egli in ultimo dà restami sempre nel vago e nell'indeterminato e sono inspirate al naturalismo 1,iù rigido; Accorda molta importanza al Buchner, che non fu un vero scienziato e non tiene conto di tutti i dubbi che si affollano nel campo scientifico attorno alle teorie darviniane - sopratutto da Weismann, da Naegeli, da Grassi più di recente. Molta parte del libro è consac1 ata alla descrizione e agli avanzi fossili rinvenuti da Costa e da lui stesso nella Grotta o Cala delle Ossa alla Molpa , presso il Capo Palinuro. PUBBLICAZIONEPOPOLARE degli scritti di GIUSEPPE MAZZINI Il Comitato ha pubblicato •·t 3.o volume di 370 pagine , in elegante edizione , al prezzo di L. I,50 la copia. É d'imminente pubblicazione il 4.0 volume, Le richieste, con l'importo, ali' Avv. RODOLFORISPOLI, Via Bellini 6 7, NAPOLI. Dott. Napoleond Colajanni, proprietario, direttore - responsabile Napoli - R. Tip. Pansini, Chiostro S. Lorenzo.

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