486 RIVISTA P.OPOLARE parole p-ronunziate alla Camera dal deputato Tajani l' r 1 giugno 1875 : <e c' è un altro rimedio che bi- <c sogna che sia usato ...... è la legalità. Ci vuole la « legalità, sempre la legalità » (pag. 104). Se mi levo fierissimo, perciò contro quest'ultima illegalità commessa dal governo italiano a Napoli, egli è che sono profondamente convinto e da lungo tempo che no11-e' è da sperare nel rinnovamento morale e politico del mezzogiorno se non instaurando il regno della legalità. Qualche settentrionale potrà osservare sogghignando: perchè il governo si permette a Napoli, ciò che non sognerebbe nemmeno di "tentare a Genova, a Torino, a Milano? Il perchè va cercato in ciò che affermai precedentemehte: è enorme ed è innegabile la inferiorità politica e intellettuale del mezzogiorno ed essa è il prodotto della eredità secolare e della educazione. La trasformazione spontanea, automatica che si inizia e si svolge dal basso in alto per le sole forze delle idee che progrediscono e per l'azione del contagio psichico, dell'imitazione, che oggi ha tante condizioni favorevoli per agire energicamente è pos• sibile, è già iniziata. Ma occorre, è indispensabile che i suoi primi passi non vengano contrastati, resi impossibili dalla forza preponderante dello Stato che produsse nel passato le condizioni attuali. E convinto che lo Stato italiano non cessa dall' esercitare questa azione perturbatrice ripetutamente ha proclamato il fallimento dell'unità italiana più dal lato morale che da_ quello materiale. ♦ ,_ Merita un cenno a parte la questione della moralità nelle pubbliche amministrazioni del mezzogiorno. Se altra volta Enrico Ferri si fosse limitato ad affermare che essa è quasi del tutto sbandita dai corpi locali e che nel mezzogiorno in quanto ad amministrazioni pubbliche non ci sono che delle oasi di onestà nè io l' avrei contraddetto, nè alla Camera avrebbe suscitato la insurrezione dei meridionali. A Napoli, forse più che altrove, come si è visto, sono state insistenti e con un crescendo rossiniano, le voci di corruzione e d'immoralità nella amministrazione comunale; le voci presero consistenza tale da provocare una istruttoria penale una prima volta; e più da recente condussero alla clamorosa inchiesta Saredo ed al processo seguito da condanne. A Napoli, adungue, nella vita pubblica e' è una indicazione tassativa , una specie d" imperativo categorico: quello di promuovere la moralizzazione nelle cose del Comune. Un giornalista di alto valore e sinceramente democratico, Luigi Lodi, nella Vita, polemizzando con me cadde in una insanabile contraddizione sostenendo eh' era indispensabile la lotta faticosa e feconda contro le organiz.z.az.ioni camon·istiche e in pari tempo tentando di giustificare lo scioglimento del Consiglio Comuaale di Napoli. Santo Iddio ! Come non accorgersi che non si può sperare di combattere oggi e nel futuro prossimo una lotta feconda contro le associazioni camorristiche quando si abbatte quel gruppo di uomini che io ho difeso - consenzienti amici carissimi di vario colore politico che vivono in Napoli, l'amano e la conoscono a fondo, e che rispondono ai nomi di Nitti, di Altobelli, di Valentino Gervasipel merito unico e precipuo di aver dichiarato la guerra a tutte le vecchie associazioni camorristiche e di avere tenuto lontani scrupolosamente dal Comune gli affaristi? Questo è il merito grande della passata amministrazione Del Carretto, la cui maggioranza si crede che ne avrebbe continuato la tradizione; questa la ragione per cui fu avversata e combattuta giorno per giorno, ora per ora, senza tregua da certi uomini e a.a certi giorna] i, che videro mancare, direbbe Matteo lmbriani , la biada pei muletti. Se la maggioranza che sostenne il Marchese Del Carretto e eh' è stata brutalmente e illegalmente mandata a casa, altro merito non avesse avuto - e realmente non ne ebbe altro- che questo di aver tenuto lontano dal Comune l'affarismo, che alla grande e sventurata città è stata causa di grave danno e di grande vergogna, mi pare che esso era bastevole per assicurargli la stima, il rispetto e la cooperazione, almeno passiva, di quanti sono cittadini onesti, di guanti amano Napoli ed auspicano alla sua risurrezione morale ed economica. 11 merito è grande, perchè risponde alle condizioni attuali, alla indicazione urgente del momento. Oggi, infatti, colla esecuzione della legge del 1904, a Napoli l'indicazione che viene dal criterio morale diviene urgente ed esclusiva perchè è il momento in cui l'affarismo può ballare il suo can-can. Ebbene: non si direbbe, non diranno le masse ignare di sottigliezze politiche e di accorgi men ti giornalistici che quella maggioranza fu punita in ciò che costituiva il suo merito? Certamente l'on. Giolitti, che firmò il decreto, l'on. Girardi che lo provocò, l'on. Gianturco che non lo avversò, Lodi e pochi altri sinceramente democratici che lo difendono, non vollero lo scioglimento del Consiglio Comunale di Napoli perchè la sua maggioranza e l'amministrazione che n'era stata l'espressione, avevano combattuto l'affarismo e le associazioni camorristiche. Ma nella realtà e nella manifestazione estrinseca per le masse essi hanno pensato cd agito come se volessero punita nello sciolto Consiglio l'onestà, che si era presentata come un fenomeno raro e desiderato. Luigi Lodi che tanta sincerita ed eleganza pone nel voler combattute le associazioni camorristiche colto da me in flagrante contraddizione ripiega e soggiunge (Vita: 18 settembre) che non si deve confondere l'episodio transitorio col fatto permanente; e che non ci 'si deve p.reoccupare del casalismo - che, a suo avviso, trasmigrò a Napoli da un partito all'altro. Quale preziosissima confessione! - perchè « Casale è oramai dato alla latitanza, l'episodio ora abita a Corfù in fuga e nella miseria ... » Qui mi sento impotente a rispondere ed a convincere; poichè in verità mi sembra soltanto una cosa sbalorditoia che un giornalista così accorto e così profondo conoscitore delle malattie sociali possa semplicemente immaginare che un metodo, un sistema, un'associazione camorristica, che da De Siervo a San Donato a Casale a Summonte, sotto nomi e bandiere diverse, in circostanze differenti, ha mostrato per circa quarant'anni la sua continuità e la sua potenza possa scomparire cd annientarsi quasi per un miracolo, solo perchè l'episodio è in fuga, perchè Casale è latitante e mie f ., I sero a or u .... Ma non sa egli, che il metodo, che il sistema coi suoi uomini audaci hanno tentato l'arrembaggio verso la nave municipale dopo la sconfitta solenne inflittagli dall' inchiesta Saredo, dopo le condanne penali, dopo la fuga del suo rappresentante più audace e più disgraziato che ha pagato per tutti ? Anche la Tammany Hall a New York venne sconfitta tre anni or sono; ma risorse più vigorosa, più audace, più disonesta che mai dopo un breve in- . terregno. A Luigi Lodi, che ignora tutti gli episodi continuativi del sistema, dirò soltanto che la disonestà, la corruzio11e, l'affarismo delle amministrazioni non sono mai abbastanza morti e seppelliti. Essi rassomigliano alla si fìlide ahe sembrando de-
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