Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XII - n. 17 - 15 settembre 1906

470 RIVISTA POPOLARE di Jonne pubblièa un periodico trimestrale, dedicato alle isti tuzioni filantropiche in tutte le::fabbriche negli Stati Uniti dove sono impiegate giovanette. Specialmente notevoli sono le disposizioni per migliorare i metodi di lavoro nella fabbrica. Cassette sono messe dappertutto per ric~vere i consigli degli opc:rai ; quelli più efficaci sono annualmente premiati. ( Volxsarohl, 16 agosto). ♦ .li pubbltco denaro. -Ora in uno ora in un altro paese si svelano fatti scandalosi, dai quali si rikva che molte volte il pubblico denaro, cioè il denaro che i contribuenti devolvono allo Stato perche compiano determinati uffici , viene ma I versato, si può ben dire:: rubato, non solo da singoli individui, il che forse è inevitabile , data la complessa e immensa macchina da cui è costituita l' amministrazione dello Stato , ma anche da varie e proprie organizzazioni di vario genere , che:: operano su grande scala e traggono dai loro atti criminosi lauti guadagni. Per parlare dei più recenti , c1t1amo 1' immenso scandalo che seguì in Inghilterra del Sud d' Affrica, ed ora il grave scandalo coloniale che t0-rmenta la Garmania. Dovunque, ai primi accenni di queste delittuose organizzazioni, i partiti che si attribuiscono il nome di partiti dell' ordine, cominciano dal negare la esistenza dei fatti, poi a poco a poco, data l'evidenza della accusa, ce::rcano di attenuarne la importanza , e se è p6ssibile , di soffocare , magari premenJo illecitamente sulla giustizia, le inopportune rivelazio::ii. Vi è infatti una scuola vecchia, ma tenace, la quale crede che per mantenere il prestigio delle istituzi-oui sia più utile nascondere i difetti ed i punti deboli: da ciò l'affannarsi, appena si manifesti uno scandalo , a dichiarare calunniose le accuse , a tentare in ogni modo di attenuarle , a fare il possibile perchè i colpevoli non sieno pubblicamente condannati. Molti credono che questa scuola abbia c.arattere di associazione di classe ; che cioè le persone di alto rango vogliano salvare i loro colleghi ; non crediamo che ciò sia esatto; a nostro credere si tratta proprio di un principio fondamentale professato da molti, che credono vantaggioso al regolare andamento della società in generale e delle singole amministra zioni in modo speciale , che siano resi di pubblica ragione le malversazioni. Contro questa scuola, cosidetta dell'ordine vi è l'altra che si può chiamare liberale , la quale crede che il migliore ri _ medio per impedire il frequente ripetersi di queste criminose organizzazioni a danno del pubblico erario consiste in due farmaci salutari : - il primo di accrescere la pubblicità degli atti amministrativi, in modo che il maggior numero di occhi non possa vedere, esaminare, investigare; - il secondo che si sco - prano fatti delittuosi, vengano severamente pubblicamente pu. niti , senza nessun riguardo al rango che le persone acr:.usate tengono nella società. E crediamo che tale scuola sia nel vero : solo è da deplo rarsi che non abbia ancora tanta autorità, da imporre in modo abbastanza generale e sicuro il proprio metodo. Certo molti passi si sono fatti per accrescere i mezzi di controllo sulla erogazione del pubblico denaro; ma il Parlamenti:, a cui principalmente dovrebbe essere demandato questo ufficio , non vi mette più tutta quella cura che:: sarebbe necessaria , e lo si è. visto in qualche caso recente ( 1 ), quando non si tratti di fatti di grande entità, si mostra quasi seccato, se alcuno dei suoi membri con cura più meticolosa investi o a sull' imp1eg0 del pubblico denaro. - Ma ali' infuori Jel Par~- mento, i mezzi di investigazione son esistono o quasi ; nè la (t) L'allusione:: è evidente ali' inchiesta sulla mar,na. N. d. R. stampa nè i singoli cittadini, e nemmeno le loro associazioni sono in grado di osservare come le entrate dello Stato sieno effettivamente impiegate , e sopratutto con quali cautele lo Stato provveda a fornirsi di ciò di cui ha bisogno. Se la pubblica stampa o qualche coraggioso cittadino ha messo in luce alcuni fatti , fu piuttosto per mezzo di alcuna indiscrezione dei colpevoli e dei loro complici ,. che non sia per diretto esame degli atti amministrativi. È dunque da augurarsi , su questo primo punto che sia trovato il modo , giacchè i Parlamenti in troppe altre cose sono affaccendati, perchè le Amministrazioni sieno meno chiuse di ·.,uello che lo sono quasi dappertutto, e sia se non facile, almeno possibile che il pubblico sappia, quando voglia, come vengono tutelati i suoi interessi. Ma anche l'altro punto, quello della punizione dei rei, qnando sono scoperti domanderebbe una molto maggiore applicazione. Pur troppo in quasi tutti gli Stati, comunque essi siano retti, quando si svelano malversazioni compiute da persone di alto rango, la legge si mostra deficiente ed antiquata. Le questioni di ·..:ompetenza e di giurisdizione, che dovrebbero essere questioni secondarie , assumono l' aspetto di questioni principali, abilmente maneggiate da avvocati di grido, di fronti! ai quali troppo spesso la magistratura si dimostra come:: intimidita. Non vogliamo dire che frequentemente si infranga la legge di procedura, ma, quando si può la si interpreta in modo così stranamente favorevole a rimandare i dibattiti, che passano anni ed anni in mezzo ad incidenti uno più sorprendente dell'altro prima che i processi pubblici si inizino. A noi pare che pe::r questi casi la legge dovrebbe essere modificata , nel sensq che quando si tratti di funzionari am. ministrativi od eletti vi che sono accusati di sperpero del denaro pubblico, la procedura dovrebbe essere più semplice e più spiccia che mai , inguanto la pubblica moralità esige che la punizione segua immediatamente al colpo o alla scoperta del reato. Le guarentigie da cui sono circondati alcuni funaionari e ' ' che in altro tempo avevano la loro ragione d' essere, perchè la palese intromissione del potere esecutivo, poteva esorbitare, e, per ragioni politiche, danneggiare l'innocente, oggi non sono più sorrette dalle stesse cause. Nessuno pensa che un governo per ragioni politiche possa fare arrestare un deputato od un alto funzionario accusandolo di un reato comune. Quelle guarentigie , cggi , lo si vede dai fatti che:: accadono dovunque, servono più ad impeJire la punlZ!one pronta ed esemplare dei colpevoli , che non sia. a salvaguardare soppraffazioni del potere esecutivo. Importa quindi che la legge sia radicalmente modificata e ' che i liberali esigano con cura assidua che i loro principi sia sulla massima pubblicità degli atti delle diverse amministrazioni , sulla punizione dei malversatori del pubblico denaro, vengano largamente applicati (Economista, 9 Settembre). . ♦ , _Ba~rett Smith: Il lavoro cinese. - Ciò che espongÒ e 11 risultato della esperienza personale essendo l'itato alla direzione di uno stabilimento industriale in Cina per più Ji un anno. lvi gl' indigeni sono impiegati come fuochisti, mec canici , elettricisti , aggiustatori , macchinisti , muratori, falegnami ecc. L9 straniero che osserva il cinese al lavoro, nella confusione delle idee, riceve due o tre impressioni nette. Prima di tutto si deve riconoscere che tra i Cinesi ci sono le differenze individuali. come tra i popoli occidentali. In secondo luoo-o si d . i:, eve nconoscece in essi una grande destrezza ed abilità non solo nella imitazione , ma anche nella creazione. Finalmente devesi conchiudere che sono esseri sorprendentemente umani. I Cinesi sono stati accusati di soverchio conservatorismo in quanto all' uso dei propri strumenti ed utensili. Ma si deve

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