RIVI'STA POPOLARE 467 la licitazione privata, a cui sono chiamati quei francesi protetti dal Governo del. Pro_tettorato. . Gl' italiani hanno fatto sentire 1 loro lamenti, che sono rimasti sempre senz3 eco, e dalle personalità preposte ai lavori pubblici s'è sempre risposto « se volete avere dei lavori fatevi francesi >>. Così qualcuno costretto dal bisogno, qualche altro a~escato_dai arassi auadagni hanno abiurato alla propria patria e ~i son bfatti francesi. Ma in onore del vero è pel decoro di nostra gente bisogna confessare che la urandissima maggioranza risponde degnamente a~le proposte del vile mercimonio, preferendo una vita di stenti alla abiura. [n questi ultimi ten~pi, ':isti i migli~rati rapporti tra l'Italia e la Francia, gli appaltatori nostri connazionali pensarono di far sentire ~a propria _voce e reclamarono alla locale Camera d1 Commcrc10 cd Arti italiana cd al locale Consolato Generale d'Italia perchè loro sia_ fatta giu~ti_zia. coll'applicazione del trattato (lel '96 con la lic1taz10ne delle opere pubbliche a pubblici inca_nti. . . Di ciò avuto sentore gh appaltatori francesi mettono a soqquadro l'universo e la << Tunisic Fra~1caise >) e la « Depeche Tunisienne >) scendono 111 lizza con argomentazioni più o meno. b_izz~ rr~ per combatter.e le pretese degli appaltaton 1taha111, facendo così pressione sul Governo del Protettorato, che non ne avea proprio bisogno. . . Intanto la cosa pare assopita ed 11 governo d1 ~~om_anon pare abbia voglia di occuparsi di queste 1nez1e. La causa degli appaltatori è intimamente connessa con quella dei soprastanti e degli operai, perchè dal aoverno del Protettorato si vuole esc1L1dere tutti gli bstranieri, e di fatti è proibito a~li appaltatori francesi, d'impiegare nella costruz10ne delle opere pubbliche ':111 con tre_maitre che :1011sia francese, come pure i sullodati appaltatori b~nno dall~ amministrazione pubblica L. 1,50 di prem10 per ogm giornata di operaio francese impieg~to.. . Tutta questa organizzazione ha l u111co scopo di escludere lo straniero quanto più sia possibile. E se ·1a teoria di Maltus non avesse arrestato l' incremento della popolazione francese, e se l' operaio in Francia non stesse meglio di qui, gl' invasi d' it~- lofobia avrebbero forse ottenuto il loro scopo. A m10 modo di vedere i francesi ed il governo del Protettorato non hanno torto e fanno bene pei loro interessi· invece il torto è tutto dal lato del governo d' Italil, che non ha nessuno ideale nè all' interno nè all' estero. Impiegati Prima dell' occupazione francese gl' Italiani occupa vano molte ed anche importantissime caric~e nelle amministrazioni della Reggenza; ma poscia col famoso dilemma « o vi fate francesi o andate via >) a poco a poco sono stati quasi tutti messi fuori, perocchè sono rarissime le eccezioni che hanno preferito l'abiura alla perdita di una posizione _economica; e sono invece moltissimi gli oscuri eroi _del fanatismo patriottico. Le cose non si sono cambiate dopo il trattato del '96 ed il famoso dilemma è_sempre posto a quegli itali~ni_ che in una ma;1-11~rao nell'altra domandano d1 v1vere nelle amm101strazioni, e. ad onta del famoso patto del '96 per cui gl' itali~ni dovrebbero avere qui gli stessi diritti civili dei francesi, gl' impiegati delle amministrazioni tunisine non possono essere stranie,·i. . L'anno scorso il Municipio di Tunisi volle meglio regolamentare i suoi impiegati, ed ebbe speciale cura nel precisare che gli stranieri non vi possano far parte. Nella seduta mnnicipale del 2 novembre 1905, il consigliere italiano cav. Ravasini, viste respinte tutte le sue proposte in favore degli .italiani, a stento potè ottenere che non fosse messo sul lastrico q~alche vecchio impiegato italiano che ancora sussiste nell'azienda municipale. Che io sappia nè il governo di Roma nè il suo rappresentante in Tunisi, sprecarono una parola sola per richiamare all' osservanza dei trattati, more solito. Terreni demaniali ed ecclesiastici Sempre in base al piede d~egua,gli~nza nei d_ir_itti civili al' italiani sono esclusi ed e riserbato d1ntto solo ai francesi di adire agli incanti per la concessione in enfiteusi dei beni demaniali od ecclesiastici ed in certe zone della Krumirie agli italiani è ftna1;co vietato di acquistare terreni da privati al punto da annullare atti di compra-vendita tra italiani ed indigeni. . . . . . . A proposito della esc~u~10ne degl~ it_al_ianidagli incanti dei beni demarnah ed ecclesiast1c1 <e la Tunisie Française ))' sostenendo l'operato_ del Govern~ del Protettorato, tra gli altri argomenti strampalati adduce quello .che i Tunisini in Italia non possono erodere di simili diritti sia perchè in Italia non ci ~ono sudditi tunisini sia perchè in Italia non ci sono beni demaniali da mettere agli incanti !!! Poi di fatto ha sempre ragio1:e il Goy~rno d~,l Protettorato perchè indisturbato fa tutto CIO che prn gli accomoda. . . . . Vaccinazione obbligatoria degli 1mm1granb :·: Or son tre anni fu emanato un decreto nel quale s'( rendeva obbligatoria la vaccinazione ~er }Utt~ f?li stranieri di 3.a classe arrivati per mare 111 fu111sia, coll'obbligo ad ogni passeggiere di pagare L. 0,5~ per onorario del medic_o va~ci nato re; altra tassa d1 pedatico. Il corpo medico d.1questo o~pedale coloniale italiano è stato il primo a levarsi contr? una tale misura ingiustificata e, pe_r fare ab_ort1re la nuova vessazione, si offerrse d1 tar~ grat_u1tan~en~e il servizio di vaccinazione all' arrnvo d1 ogm piroscafo italiano. '.i ~Sembrò per allora si fosse ·messo a dormire quel decreto; ma poi alla chetich~lla. fu preso l'accordo perchè la compagnia di Nav1gaz10ne Gen_er~le Ita-:- liana riscuotesse insieme al prezzo del b1glictto 1 50 cent. per la vaccinazione _e~un n~edico fran~e~e fu adibito perla bisogna a cui si corrispondono 1 .,~ centesimi esatti come sopra. Contento 11 governo d1 Roma ... contenti tutti. Proibizione delle pubbliche riunioni Il diritto di riunione consacrato presso tutti i popoli liberi, fu quì abolito coi d_e~re_tidel. 13 .marz~ e del 5 aprile 1905. Allora tutti 1 g10rnah, francesi o no, levarono alta la voce per protestare c~1:tro un simile atto che quasi quasi fa disonore all_ impero degli Czars, é si gridò all? stato d'assed10. Il 7 aprile dello stesso ann? 11 Governo del _Protettorato dichiarava pel tramite della stampa f!·an-: cese che « in teoria tutti i cittadini erano obbligati a conformarsi alla legge, ma che in pratica i ci~t~- dini francesi ne sarebbero stati esclusi, perocche m simili casi loro sarebbero applicate t~tte le. prerogative di cui essi godono. nella popna pat~ia >). I~ altri termini quei decreti furon<? e1:1anat1 perche soltanto ali stranieri fossero obbligati a conformarvisi. Il ggverno d'Italia cosa ha detto? ed il suo rappresentante di qui cosa ha fatto? ... La pesca nelle acque tunisine Gl' italiani con battelli proprii e che battevano bandiera italiana sino a pochi anni fa potevano pescare - solo conformandosi alle regole sulla pesca - nelle acque tunisine; ma ora_ mai non è più. così e d oaai bisoana battere bandiera francese ed 1 pa- bb b droni delle barche-paranze-debbono per lo meno aver preso la naturalizzazione francese.
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