Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XII - n. 16 - 31 agosto 1906

RIVISTA POPOLARE 439 gnie sono state costituite per mantenere questa regola, - co:upagnie che controllano i conti degli stabilimenti di tutto il pae--e ed atte a dettar la legge a gli albergatori locali ed alla più piccola osteria. Generosamente ha.n confessato che il forestiero deve pagare di più .del giapponese per compen,;o, giacchè da più dist!1rho. Ciò è vero: ma anche in questi fatti la differenza dd 8enso di razza è manifesta. Quegli albergatori che costruiscono sola:nen te per i viaggiatori in_rligeni, nei graudi centri, n,,n si curano degli usi fore.-;tieri che sovellte son lor0 danno-;i,-in.parte perchè · i riccl~i indigeni non amano abitare case di proprietà straniera, e poi perchè il viaggiatore occi- , dentale desident una stanza intera. per sè, che altrimenti, co11 una comitiva giapponese, reuderebbe cinque o otto volte di più. Un altro fatto 110n generalmente comp1:eso cd a '1Ue8to legato, è che nel!' antico Giappone la ricompen::ia del servizio rds0 è lasciati,t alla propria generosità. L'albergatore giappo11ese sempre forniva (sovente a11c0rn oggi) il c,bo ad nn prezzo poco superiore al c,>,;t•>,µerchè il real guadagno dipendeva dalla coscienz1-l del cliente; di qui l'importanza del charfai o mancia per il the. Si a::,pétta dal povero la piccolissima somma, dal ricco ,ma più grande, secondo il servizio reso. In siLnil guisa il servo era rimuneratr) secondo la. ricchezza dl-ll suo padrone, più che per il relativo hworo compiuto L' art:sta preferiva non indicar prezzo al signore generoso, solamente il mercl.tnte cercava guadagnar di più, con l' i:nmoral privilegio della sua cla-i--e. Fc1,cilmen te si imagina che l'abitudine a presfar fifocia ali' altr ,i g,mensità nel pagamento, non prodn,;se buoni ri.:rnltati ucgli ::i0ambii con gli occidentali. Ogni cosa soggetta a compra o vendita, noi la rig11ardia100 come « affare, - affare, che in occidente non è condotto con µure ed astratte idee dì moralità, ma nei migliori casi, abba-;ta1lzc1 relative e parziali. Ad un uomo generoso, dispiace molto vedere lasciato alla sua coscienza il prezzo d' 11n oggetto che lui dt>sidera comperare, pervhè, a meno che egli conosca esattamente il valore materiale e quello del lavoro, si sente in obbligo di pagare tanto da assicurarsi d' Rver fatto di là dal gi·1sto; mentre l'uomo intereseato approfitta dell' occasione per dare il meno possibile. Mercedi speciali sono state stabilite, qui udi, dai giapponesi in ogni relazione con i forestieri ; ma lo scambio stesso è più o meno aggressivo, a causa del1' antagonismo di razza. Il forestiero non solamente paga i più alti prezzi per ogni specie di lavoro , ma ancora fitti più alti e costose pigioni. Solamente l' infima desse dei servi giapponesi può essere stipendiata anche vantaggiosamente, da una famiglia forestiera; ma la permanenza è breve perchè a loro dispiace il 1:1erviziorichiesto da tali padroni. Anche l' apparente premura del giapponese ben educato, per entrare in un impiego estero, è generalmente mal compresa; il vero scopo, per lo più, è d'apparecchiarsi per lo stesso genere di lavoro in una casa d' affari , magazzino o albergo giapponese. La media giai:,ponese preferirebbe lavorare quindici ore al giorno per un concittadino piuttosto che otto ore al giorno per il forestiero che paga di più. Io ho visto laureati all'università lavorare come servi, per apprendere delle specialità. (continua) · L. HEARN Immigrazionneel NordAn1erica New York, luglio 1906. L' anno fiscale testè decorso ha dimostrato palesemente colle statisticbe alla mano un grande accrescimento dell' immigrazione negli Stati Uniti, maggiore assai di quella degli anni passatj, avendo nel 1905 superato il milione. I principali fattori di questo aumento d' immigrazione sono le prospere condizioni del Nord America e secondariamente i massacri della Russia e della Polonia. Infatti il numero degli ebrei arrivati in un anno in questa contrada è di 1251000; dopo gli italiani, che raggiunsero il numero di 221,606, gli ebrei vengono in seconda linea nella lista di popoli stranieri affluenti in America. Le statistiche dell'età di questi nuovi arrivati dimostrano che 106,990 sono sotto i 14 anni e 38,829 sono al disopra dei 45. Circa 7,877 furono respinti per una causa o per l'altra: 195 perchè erano criminali , alcuni poligami e nessuno fu rimandato per idee politiche; gli q.ltri tutti per contratto di lavoro , tracoma ed altri futili motivi. Questo aumento spaventevole d'immigranti ha dato non poco da pensare ai legislatori del Nord America, radunati il Dicembre del 1905 in New-York. Alcuni tra i quali hanno proposto le pi Ll disparate ed assurde restrizioni per frenare l" immigrazione; altri, più logici e meno autoritarì, hanno dimostrato che l'immigrazione non è un male per gli Stati Uniti, anzi ridonda a tutto beneficio e progresso della nazione. Così alcuni rappresentanti del congresso nazionale d'immigrazione hanno voluto proporre anche la selezione di ra 1z.a, ossia escludere tutti gli elementi undesiderables, specie la razza chincse che è considerata as,solutamentc non assimilabile e adatta solamente a far ribassare i salar'ì costituendo una seria concorrenza col lavorante indigeno. Si è pLue accennato ad una esclusione di razze europee, specie quella ebraica, ma oramai questo _popo_l~ della Giudea è. troppo potente negli Stati U111t1 sia finanziariamente che numericamente per potersi attuare una tale legge. Si è voluto anche portare la tassa per ogm immigrante da due dollari a cinque, e si è proposto di escludere anche gli analfabeti con l'illiteracy- or educational test. · Si sono fatte inoltre proposte assurde cd illogiche; tra le quali quelle di escludere i socialisti, gli anarchici e tutti coloro che non avessero l'intenzione di divenire cittadini americani; cd in ultimo la sospensione totale per alcuni anni dell · immigrazione-!. ... Dopo però il messaggio del presidente Roosevelt (5 dicembre 1905) che ha dichiarato al Governo Federale che « l'immigrazione buona non sarà mai troppa, e la cattiva mai troppo poca », i deputati nord americani del congresso nella maggior parte dei quali: (( Non cape tanto concetto in quelle anguste J,-onti ·n sono venuti a più miti consigli ed alcuni, i prn assennati, hanno votato contro queste proposte di restrizioni assurde per non dire addirittura barbare. L' on. Ellis , nel suo discorso tenuto all' « Ame-

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