432 RIVISTA POPOLARE ettato meglio a correre alle Casse di Risparmio postab. Un altro e grosso neo del servizio dei risparmi, che ha già destinata l'attenzione del Ministro del Tesoro e che anche ha formato oggetto di discussione alla Camera, è l'assoluta mancanza di riscontro contabile. Non vi ha, cioè, una vera possibilità di controllo dei depositi fatti - ciascuno intenderà come sia grave e pernicioso ciò - e l'amministrazione non può garantire per conseguenza, al depositante il risparmio che egli ha versato, se non se ne sia espressamente richiesta la conferma. Lo Stato, in buoni termini non sapendo quali e quanti depositi abbiano av~1_tii suoi impiegati è costre.tto a palesare la sua difi1den2.a per l'onestà di essi ed a mettersi• al sicuro dichiarando che se il depositante non si dà cura di reclamare una espressa conferma del versamento eseguito non gli risponde nulla. Certamente ciò non è confortevole per la classe degli impiegati, onestissima nella sua assoluta maggi?ranza, nè è fatto per ingenerare fiducia nel pubblico. Hiassumendo si ha che il servizio dei risparmi così come pro ede adesso dà : 1. 0 Enorme lavoro con tutti difetti d'ogni ge_ncre che porta il cottimo. 2. 0 Possibilità di frodi con danni non lievi per l'amministrazione. 3.0 Discordanze di conti, interessi mal liquidati, responsabilità per gli impiegati e disgusto del pubblico. ,. é.0 Mancanza d' un riscontro contabile. 5. Mancanza d'uno schedario dei correntisti. Ora i succennati gravi difetti potrebbero venire eliminati semplificando infinitamente i servizii (con una rilevante economia per lo Stato della quale dirò più avanti). La frode non sarebbe più possibile, i conti d'interesse sarebbero completamente espletati ed il pubblico sarebbe bene e presto servito. La riforma, da me proposta in una mia pubblicazione che ne spiega esaurientemente ogni particolare ( 1 uova base per il servizio delle Casse di Risparmio - Roma -· Tipografia popolare 1906) si fonda sull' abolizione dell' attuale libretto - causa malìtanti - il quale verrebbe sostituito con obbligazioni di risparmio postali. Nella cennata mia pubblicazione trovasi in alligato il tipo dell'obbligazione da me proposto. Procurerò darne una idea al lettore. Le obbligazioni dovrebbei:o essere, anzitutto, di di verso taglio e cioè da L. r , 5 , 10, 2 5 , 50 1 100, . 500 , rooo e portare ognuna tante cedole (come le cartelle di rendita) per il ritiro dell'interesse-quello attuale del 2.64 °/ 0 o quello che potrà essere in avvenire - loro spettante rispettivamente. · Nell'obbligazione vi sarà spazio per tante cedole da servire per il ritiro degli gl'interessi per sei anni; s'intende quindi, che alla fine del sesto anno se non si vuole il rimborso dell'obbligazione si potrà cambiarla con una nuova dello stesso importo. Le norme che regolano il ritiro degl' interessi sono trasc1 itte nell'obbligazione stessa ed in nulla differiscono da quelle che regolano l'interesse dell'attuale libretto. Ad ogni depositante verrebbe consegnata, oltre a guell' obbligazione od a quel numero d' obbligazioni ·che gli occorresero, una copertina nella quale sarebbero stampate le principali norme riguardanti il servizio dei riparmi e vi sarebbe ancora uno spazio destinato alla registrazione che farà l'impiegato delle singole obbligazioni accese o rimborsate, in modo che - come nell'attuale libretto - si avrà a prima occhiata la situazione esatta dal correntista. E per spiegarmi coll'evidenza dell'esempio pratico dirò che se taluno volesse depositare p. e. Lire 247 avrebbe due obbligazioni da L. 100 una da 25 due da 10, e due da 1, che verrebbero serbate entro la copertina, nella quale poi verrebbe segnato l' ammontare delle obbligazioni, segnandovi poi. man mano i rimborsi e gli accrescimenti di nuove obbligazioni. Per le frazioni di lira sino a centesimi 99 verrebbero depositate applicando sull'obbligazione, in uno spazio appositamente riserbato, dei francobolli che verrebbero annullati all'atto della emissione dell'obbligazione e rimborsate insieme ad essa. Si avrebbe in tal modo la stessa elasticità di depositi che si ha coll'attuale libretto, potendosi mettere a risparmio qualsiasi somma cominciando da una lira ed un centesimo sino al massimo stabilito dalla legge. Nell' obbligazione vi sarebbe uno spazio per l'intestazione, per il bollo d' ufficio d'emissione e per quello -dell' ufficio che rimborsa, per la girata, ed i relativi trasferimenti ecc., così come vi sono nel1' attuale libretto. Questo poi serve a dare la situazione del correntista, mentre l' obbligazione non segnerebbe che il suo valore speciale; la situazione però si avrebbe ugualmente nella Copertina dove si segnerebbero tutti i movimenti, come sopra si è detto. Per facilitare i rimborsi verrebbe ammesso il cambio delle obbligazioni. P. e. chi fosse possessore di una obbligazione di L. 50 e volesse il rimborso di lire 25 riceverebbe dall'ufficio di posta L- 25 ed un'altra obbligazione di pari ammontare previo il ritiro, s'intende, di quella da L. 50. Il rimborso degl' interessi sarebbe dato dal ritiro delle cedole già maturate. E qui il pubblico avrebbe il ben rilevante vantaggio di ritirare gl'interessi mensilmente, man mano che maturano, per acquistare, occorrendo, altre obbligazioni che sarebbero a loro volta fruttifere; mentre ora non si ricevono gl'interessi che ad anno trascorso. Nella cennata mia monografia vien spiegato minutamente quale sarebbe il nuovo procedimento del servizio, cominciando dagli uffici esecutivi e segnando lo svolgimento sino alla Computisteria della Direzione Superiore e nei diversi uffici della Direzione Generale. La contabilità, sia mensile che annuale, verrebbe ridotta ai minimi termini addirittura, con una semplificazione veramente notevole, assicurando insieme un perfetto controllo; perchè, oltre ad aversi un esatto movimento dei fondi, come statistica dei rimborsi, credito dei depositanti ; si avrebbe un non meno esatto movimento dei tìtoli, potendo l' amministrazione nella più semplice maniera accertare quante obbligazioni da L. 1000, 500, 100 ecc. sarebbero state emesse od estinte. Un solo ufficio nella Direzione Generale verrebbe ad avere un aumento nelle operazioni, cioè quello delle estinzioni, poichè ogni operazione parziale di rimborso diverrebbe una estinzione d'obbligazione mentre in atto non si ha che una pura e semplice riduzione di credito man mano che· il depositante chiede un parziale rimborso. Si potrebbero, invece, sopprimere completamente ben cinque numerosi uffici, cioè quelli della rinnovazione, della liquidazione, delle conforme; del controllo e delle correzioni; verrebbe ridotto notevolmente quello dell' Ispezione. E nell'insieme si avrebbe un'economia sicura di 140 impiegati ed in complesso una economia che andrebbe di poco sotto al milione di lire annue. . Ed ancora - ciò che ha un indiscutibile e ben alto valore morale, che nessuno potrà porre in dubbio -- la tentazione sopraffattrice della coscienza di qualche sciagurato che, giovandosi della possibilità della frode, la compie, danneggiando lo Stato e il buon nome della classe degli impiegati alla
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==