Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XII - n. 15 - 15 agosto 1906

416 RIVISTA. POPOLARE da parte del Ministero della guerra , di un seicento soldati a tutela dell' ordine e della incolumità individuale durante la grande corsa automobilista, che avrebbe dovuto aver luogo al principio del venturo settembre. Bisogna dire che il caldo si fa sentire anche a Brescia. Quei cittadini, così volorosi come sono obbedienti e rispettosi della legge, devono aver perduto la testa. Per la negata concessione di un pò di truppa si sono abbandonati a deplorevoli disordini, e hanno rinunziato addirittura alla cona ! Ma dove si va a finire di questo passo? È possibile che città dove le usanze sono gentili e gli animi generalmente buoni e retti, precipitino in una forma di anarchia per fatti così lievi e di così facile rimedio? A tutelare l' ordine e la sicurezza occorrevano seicento persone , per uno spazio di tempo di circa otto ore. Orbene, è proprio detto che queste 600 persone debbano essere soldati ? Anche Brescia , la cara e simpatica Brescia, si è ridotta a questo : che non si sente capace di fare un passo se non è guidata dalla provvida mano del regio governo, rappresentato da pennacchi rossi e da bianchi kepì? Non è dunque possibile in una città come Brescia met tere insieme, per lo spazio di poche ore, seicento persone tra guardie municipali,· pompieri, gassisti e altri cittadini volonterosi scelti di preferenza fra coloro che hanno servito nelle file dell' esercito, e muniti, per l' occasione, di una fascia o di un segno qualsiasi che li indicasse investiti temporan~amente dell' ufficio di tutori dell' ordine pubblico? La cosa è tanto ovvia, tanto semplice , che non rìesco a capire come non sia venuta in mente a nessuno, tanto meno poi a quelle autorità municipali, le quali ha'.nno preferito dimettersi.... protestando ! Se queste cose avvenissero in altre parti d' (ta lia, ci metteremmo a ridere e accuseremmo.... i governi passati! Ma che esse avvengano a Brescia? .... Via, anche questo è un segno dei tempi; segno, a dir vero, non troppo felice. (Miner11a, 5 agosto). ♦ Ric/zard Higgs: L'attitudine dei riformatori verso I'ag·ricoltur a. - La convenienza di un azienda agricola di Stato (State Jarmin9) è stata racccmandata da una Commissione del Board ef A gricultore sotto il passato governo. Affermo senza esistare che una azienda agricola municipale collettivista o di Stato nelle presenti condizioni dell'agricoltura può riuscire largamente rimunerativa. La Corona e gli Enti ecclesiastici posseggono già 350,000 acri di terra coltivata, che possono provvedere ad una gran parte delle richieste in prodotti agricoli del!' esercito e della flotta. L'agricoltura è al di fuori di ogni quistione una industria cht: può rendersi remunerativa meglio di qualunque altra in·· dustria, intrapresa coi metodi collettivisti. L'azienda agricola municipale o di Stato deve essere trattata come un affare e non come una fantasticheria. Una fat toria municipale non è uno stabilimento penale, un riformatorio, una scuola industria o un ospedale per convalescenti; in alcuni dei suoi aspetti può rassomigliare lontanamente a queste cose, ma in realtà è assai differente. Una fattoria municipale deve avere il migliore macchinario, il lavoro più altamente specializzato e scelto, le migliori costruzioni, o le capacità più scientifiche che si possono pagare. Esso deve essere organizzato per presentare i proprii prodotti vittoriosamente nei mercati interni ed esterni e mostrare che l' intelligenza, l'organizzazione e i salari alti sono capaci di trionfare sul lavoro mal pagato (sweated) e batterlo nel buon mercato della produzione, La questione dello spopolamento delle campagne non è così difficile ad essere risoluta come generalmente si crede. Dovt: il lavoro è costante, d' abitazione è decente e il salario è sufficiente per la vita nessun uomo e nessuua donna mostra il desiderio di lasciare la terra. (Westminster Roview, luglio). ♦ Federico Harrison: Che cosa rappresenta la Camera del Lords ?-Dai tempi del primo Reforxmact del 183 2 sino al terzo del 1885 la Camera dei Lords non è stata mai temuta e ispettata. La formazione di una rappresentanza democratica nella Camera dei deputati colle legge del 1885 restituì a quella la forza. Sin da allora le forze lavoratrici cominciarono a fare sentire la loro influenza nei Comuni, che presero una vasta intonazione socialista. Quando un eminente Whig aristocratico disse : noi siamo tutti socialisti adesso I la massa dei capitalisti e degli iQdustriali cessò di vedere nei Comuni il palladio a proprietà, della religione e del- !' ordine e si volse alla Camera dei Lords come all' ultima antica istituzione sociale che potesse difendere i diritti della proprietà ereditaria o acquistata. Per una intera generazione la Camera dei Lords è stata la reale , sebbene non ufficiale, legislatura dell' Impero. I Bills sono votati dai Comuni ; ma non passano senza l' approvazione dei Pari: Non è esatto che i Lords non rappresentino che sè stessi. Il contrario è vero. Oggi rappresentano le classi ricche e colte, le professioni lucrative, i commercianti, i possessori delle proprietà reale o personale ec. A questi si possono aggiugere gl' interessi del clero, delle Università , delle società ufficiali, dell' esercito e della marina e tutte le classi, i cui capitali sono in vestiti nel!' Impero, nell'agricoltura, nell'alimentazione, nelle bevande. Essi soli rappresentano tutti questi estesi interessi in silenzio, in segreto e per vie oscure e irrc:golari. La Camera dei LorJi negli ultimi settentanni del regno di Vittoria e di Edoardo ha guadagnato in prestigio come ha guadagnato la Corona. Essa non è l'ultimo ingranaggio nella legislazione. I Lordi rappresentano un'immensa forza di ricchezza , di trad:zione, di esperienza, d' interessi proprio. Nella Camera di Lords sono fusi tutti gl' interessi del capitalismo conservatore in antagonismo col lavoro democratico. I Lords aspt:ttano in silenzio l' occasione favorevole per potere sfidare i Comuni. E si ricorrii che il rigetto di un Bill conduce allo scioglimento dei Comuni. Ma lo scioglimento se è giorno di rammarico pei Comuni è giorno di festa per la Camera dei Pari. Nella Camera dei Comuni agiscono come dissolvente le spese per le elezioni, lt: reciproche gelosie, le divisioni tra Cattolici, Dissidenti, Irlandesi, Home rulers, Pro Boeri , Pro Bengaliani, Socialisti, Trade Unionisti , Imperialisti liberali, Radicali malcontenti ec., sicchè la maggioranza del 1906 è facile che non ritorni in un'altra elezione. (Positivist Review, luglio). ♦ Armitage-Smith: Un opificio scientifico cooperattvo.-L'opifi..:io Carlo Zeiss a Jena impiega più di 1450 per· sone, tra le quali 20 scienziati e più di ottanta ingegneri, nella fabbrica di strumenti scientitìci e di ottica, microscopi 1 telescopi, lenti fotografiche ecc. Fu fondato nel 1846 da Carlo Zeiss, un ingegnere meccanko, che si propose di sostituire i principii scientifici aUa rutina antica. Nel 1866 egli indusse Ernesto Abbe, un iasegnantt: di matematica, di fisica e di astronomia nell' Università di Jena ad associarsi a lui. Nel 187G Abbe fece una esposizione di apparecchi scientifici a South Kensinghton Museum e al ritorno fondò col D.r Otto Schott un opificio per lenti. Alla morte di Zeiss nel 1888 Abbe divenne solo psoprietario della stabilimento. Più tardi rinunciò ai propri diritti e costituì una Società, in favore della quale cedetti! la proprietà e l' amministrazione. L' intrapresa da allora venne condotta a benefizie>

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