Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XII - n. 15 - 15 agosto 1906

... RIVISTA POPOLARE 415 deU'a1ione concorde della massa anzichè produrre ottimi tiratori che operino da loro. Sintetizzando : la scuola nazionale poggia sul valore del singoli ; l'altra sull'azione della massa convergente ad uno scopo definito· Questo dualismo fa sì che venga meno quella omogeneità tanto necessaria ad un corpo di ufficiali. Il paese propende per la scuola nazionale; il governo centrale per l'altra. Altra tendenza è quella di desiderare un nucleo permanente , reso, d' altra parte necessario dal fatto di avere un gruppo che indirizzi e sul quale possa plasmarsi il restante dell'esercito. Altro dualismo è tra gli ufficiali permanenti (istruttori) e gli altri che compiono solo il loro periodo di servizio. L' avanzamento non è regolato da leggi stabili e le promozioni vengono fatte saltuariamonte e senza garenzia, cosa che dipende dal dover mantenere completi i quadri delle unità cantonali. In !svizzera non vi sono generali : il generale vien nominato all'inizio della campagna e rimane tale per la durata di essa. I comandi di divisione e di corpo d'esercito son retti da colonndli. L' istruzione impartita alle reclute in apposite scuole, costituisce una vera istruzione intensiva. L'elemento reclutato è già dirozzato mercè le due istituzioni dei cadetti e del tiro a segno. Il segreto principale della organizzazione svizzera risiede nel fatto di lasciar armi e divisa al soldato : l' individuo obbligato a conservar quegli indumenti si sente soldato. Dal lato dello sviluppo i soldati lasciano a desiderare. Ciò dipende in parte dall' alcoolismo e in parte perchè in realtà le reclute vanno sotto le. armi prima dei 20 anni. Siccome si dà la massima parte alla scuola individuale , il soldato svizzero è un ottimo tiratore ma poco abituato al fuoco in massa e alla disciplina del fuoco .. La fanteria è costituita da ottimi marciatori : possiedono quindi le principali qualità per esse ottimi soldati : buoni tiratori, buoni marciatori. In conclusione la Svizzera ha saputo adottare un organamento militare che risponde ai suoi bisogni peculiari per difendere le linee d' invasione mediante buoni forti e formarsi un'ottima fanteria che sappia difendere a palmo a palmo il territorio. La Disciplina non è una conseguenza della caserma : vi è disciplina perchè il popolo svizuro è disciplinato per natura. Ma se si osservano le esteriorità delle forme si nota che manca quella speciale disciplina che è proprio della milizia. La forza a ruolo dell' esercito elvetico si aggira intorno a queste cifre : Eletta Landwer Landsturm armato non armato. I 53,000 88,ooo 46,000 237,000 Ogni anno si istruiscono le reclute e si richiamano 70,000 uomini per corsi di istruzione. La Svizzera spende 30 milioni per l' esercito cifra elevetissima contro la quale un buon nucleo del Parlamento è contrario. Vi sono 4 comandi di corpo d' esercito con due comandi di divisione ognuno. Il reclutamento è completamente regionale, le grandi unità di guerra sono il corpo d' esercito e la divisione. Per le fortficazioni del Gottardo e di S. Maurice si hanno presidi speciali. Inoltre per la loro difesa si ricorre ad una specie di leva in massa, cioè allo Stallwehr Quantunque non si faccia segreto sulla mobilitazione in !svizzera, me ne astengo. Certo data l'intensa rete ferroviaria una mobilitazione si compirebbe assai in breve ed in modo completo. L' ordinamento militare svizzero è fonte di ammaestramenti. Noto alcuni fatti degni di nota : I' aver saputo adottare l' organamento militare alle tradizioni, alle tendenze, ai costumi senza tendere ad introdurre costumanze estere ; l' aver dato uno sviluppo veramente generale al tiro a segno, si che la nazione è abituata ali' uso delle armi e i contigent i giungono all'età della coscrizione già abituati alle esigenze:: del servizio e valenti tiratori ; il modo coi quale Governo e Società militari provvedono al mantenimento, ali' accrescimento, allo sviluppo della istru ·· zione tecnica e delle qualità militari degli ufficiali che non sono costantemente in servizio, sia nel richiamarli ogni anno e frequentare speciali scuole, sia nel tener vivissima ,ra di loro l' emulazione. (Nuova Antologia, 1 agosto). ♦ Harold Spender: La barbade del ctvllizzati. - Il fatto più inquietante nel mondo moderno è forse il trionfo frequente dell'iniquità più manifesta. Nel vecchio e nel nuovo mondo le forze del male sembra che siano divenute più potenti e più imprudenti che pel passato. I vasti poteri della collettività moderna coi suoi governi fortemente centralizzati e coi suoi mezzi giganteschi di agitazione e di pubblicità sembra che siano disfatti e disarmati o voltati, come cannoni conquistati, contro il bene pubblico. Noi dominiamo i piccoli delinquenti ; ma i grandi criminali imperano. La comune coscienza del mondo pare che si sia ecclissata e siamo assai lontani dal tempo in cui l'intera Europa fu sollevata da Gladstone contro il Borbone che chiamò Nega 11one di Dio. Adesso Abdul Hamid regna tranquillo. Le voci dell'iniquità sembra che abbiano nel campo armato del 1906 una eco minore che nel mercato pacifico dd r 850. Tutti gli aspetti di questa nuova malattia impallidiscono di fronte ai quindici anni di delitto rappresentato dallo Stato li bero del Congo. La sicurezza di Re Leopoldo sta nella gran - dezza dei suoi delitti. Egli ha peccato oltre l'immaginabile; ed egli ha ottenuto così grande successo nei suoi <lisegni al banco de.Ila buona fede internazionale, che egli crederà di poter continuare impunemente. Nel passato eravamo all'oscuro sulle sue male opere; ma ora le conosciamo e la nostra responsabilità sarebbe grande se noi continuassimo a volerci ingannare volontariamente. Una nuo ,a cosa è comparsa nel mondo. Mentre noi sognavamo il trionfo del progresso e della benevolenza è cresciuto tra noi uno strano prodotto nato da·1• unione della scienza e l' ingordigia, nutrito e istruito alla sottigliezza della legge. La barbarie dei civilizzati è infinitamente più pericolosa e più terribile della barbarie primitiva , perchè libera dalle passioni e agendo in un' atmosfera di calcolo freddo e sinistro non ammette riforma o pentimento. Esso è fortificato dalla forza pecuniaria di ogni paese ed armato nelle sue opere di tutti gli ordigni e di tutti i mezzi di distruzione che la scienza ha dato all'uomo moderno. Questa nuova barbarie ha i suoi campioni. Una certa vaga filosofia popolare rappresentante dei signori dell'Inferno ha cercato giustificare il superuomo sia che esso regni a Bruxelles o a Chicago. Re Leopoldo si è mostrato il più ardito maestro in questa nuova scuola della forza di Stato. (Contemporany- Review, Loglio). ♦ Rip: Il caso dt Brescia ( r).- Da noi, pochi fatti abbiano tanto destato l'attenzione di tutte le parti d'Italia. A Brescia grandi tulmulti e gravi disordini per la negata concessione, ( 1) Riproduciamo assai volentieri que::sto trafiletto che .çollima perfettamentè con ciò che la Rivista ha pubblicato nel numero precedente. N. d. R.

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