Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XII - n. 15 - 15 agosto 1906

414 RIVISTA POPOLARE degli esami , " diventa non saprei dire se un circo o un tribunale > , e lamenta che t;pesso gl' insegnanti esorbitino dal proprio campo e magari anche contraddicano all'opera l'uno dell'altro, senza che i Presidi, per una serie di cause dolorose, possano efficacemente intervenire a moderarli. Cosa importantissima poi in chi degli studi ha , co111elui , un alto concetto , egli nega che la scuola media possa essere « scuola di scienza >, mentre deve accontentarsi di essere e scuola di preparazione alla scienza > • Allo stesso modo anche il Cesca (1) considera lo specialismo degli insegnanti come il grande nemico della scuola secondaria (p. 146), tanto che giustamente vorrebbe che "ad ognuno di essi venissero affidati, nella stessa classe o in cìasBi diverse, due insegnamenti : uno principale e l'altro complementare >, anche per togliere e il gravissimo inconveniente che si à nei nostri Licei , dove accanto al professore di lettere classiche con ventun' ora di insegnamento , si ànno i canonicati per la filosofill e per le scienze fisiche con 6 e 9 ore settimanali di scuola ~ (2). Peccato però che, dopo aver mostrato di credere alla necessità di " restringere ai minimi termini la divisione delle materie > e di e riunire tutte le affini in mano di un solo docente, ,, faccia eccezione per il solo professore di filosofia (p. 181), che anche secondo le- sue proposte dovrebbe come ora fare sei sole ore settimanali di insegnamento l Ma neppur tutto questo basterebbe. Bisognerebbe finirla col brutto sistema, anche dei Ministri, di screditare ora l' una ora l' altra materia, facendo sperare agli alunni che presto potranno esserne liberati : - :finirla con le concessioni di ogni genere, legali ed illegali, di cui abbiamo anche recentissimi esempi con grave danno degli studi e della dignità della scuola (3): aver la forza di abolire quelle famose dispense dagli esami specialmente col sei, intorno alle quaìi diceva il D' Addozio nella relazione presentata al Convegno di Firenze che « è difficile trovare un altro provvedimento che sia stato tanto noe1vo al la coltura » :-sottrarre infine tutta la materia del!' istruzit,ne e degli esami non solo dall' arbitrio di eh i esercita iI potere esecutivo, ma anche del Parlatoento, per affidarlo a persone veramente tecniche , non soggette a mutare per mutar di politica , nè a temere per vot,i contrari di rappresentanti del popolo. Ed ecco a:llwque la neee::;sita at;::;clnta, iwvre::-c.:ind1bile, di un Ispettorato, il quale ::;oprintenda all1i::;truzione e alle scuole e sia con que::-.tein con ti1a10 coiitatto e ne studi i bisogni , vigilando in pari temµo sugl' insegnanti. E invero questi sono ora lasciati del (1) G. Cesca, La 8cuola Secor.dai·ia. Palermo. Reber, 190L (2) Cfr. p. 18~. Veramente :e ore di insegnameoto pi::r il latino ed il greco non sooo più 21 , ma 25 , e quelle di fisica erano e sono otto, ed una ce1·ta perequazione si è fatta o iniziata colla legge recente, ma troppo t,mida ( e quindi troppo lontana da quel che dovrebb' ~ssere ), appunto per· il g1·anàe agitarsi che hanno fatto i c11nor.ici. (3J Per continuare nella via delle facilitazioni e delle concessioni, del resto , verrebl.Je a.oche a mancare il pretesto del sovraccarico, quando l'istruzione fosse ordinata razionalrnente. tutto in balla di sè stessi, senza guida e senza cu stodi, nè sorretti mai , nè aiutati o consigliati , nè spronati, ammoniti, ove occorra, e richiamati all'adem. pimento del proprio dovere PROF. TULLIO TEN10RI ~IVIST A DELLE itlVISTE Emilio Salaris: Lo spirito delle Istituzioni militari svizzere.- La Svizzera è il solo Stato nel quale le istituzioni militari hanno una impronta schiettamente nazionale ed in cui - e ciò può sembrar paradossale - lo spirito militare aleggia sovrano e potente. Quantunque non esista ferma, per una quantità di fattori, si ries-:e ad a vere un vero esercito permanente. Non vi è altro paese nel quale il culto per la patria sia così vivo e potente come nella Svi!ura. Per il benessere della.patria tutto si fa, tutto si compie con animo lieto con fede potente. Nella famiglia e nella scuola, si prepara, si fonda e si rafforza questo sentimento. Le donne vi rappresentano gran parte, giacchè esse partecipano a tutte le manifestazioni patriottiche al par degli uomini. La scuola non solo ha raggiunto il risultato di rendere trascurabile la percentuale di analfabeti , ma , insieme alle istituzioni dei cadetti e del tiro a segno concorre a formare uomini nel vero senso della parola, cittadini validi sotto il duplice aspettQ fisico e morale. La legge federale del 1874 è base dell'ordinamento militare federale. Essa stabilisce che ogni cittadino è obbligato al ser vizio militare, il quale si estende dal 17° al 50° anno di età. La leva però ha luogo al 20° anno. L'esercito si divide in eletta (attiva) 12 anni; landwer, 13 anni ; e landsturm che comprende tutti i giovani dai 17 ai 20 anni e tutti i vecchi dai 45 ai 50 anni che hanno prestato servizio nelle altre categorie. Nel 1901 il 49 °/o degli iscritti venne riconosciuto inabile; nel 1902 tale percentuale fu sorpassata ( r). Una delle cause di ciò può attribuirsi all'alcoolismo. Tali dati però non debbono accettarsi come ineccepibili e rt::ali perchè per ragioni di bilancio ogni anno si stabilisce quale forza si può inquadrare. Gli ufficiali si traggono dai soldati e sottouffìciali. Il grado si ottiene dopo ricevuta l' idoneità in speciali scuole le quali hanno la durata di 40 a 60 giorni. I diplomati della sezione speciale del Politecnico di Zurigo vanno iscritti come tenenti nell'artiglieria e nel genio. Gli uf-. ficiali di S. M. sono reclutati tra gli uffìciali che hanno -:ompiuto alla scuola di Thun un corso di ro settimane. Una nota predominante colpisce ed è molto lusinghiera per gli ufficiali elvetici: un morale elevatissimo che dipende dal predominante amor di patria accoppiato a quella forte educa· zione -:he costituisce la fase principale dell' organamento militare svizzero. Due grandi correnti .:iividono il corpo degli ufficiali, l' una - potrebbe dirsi - personifica la scuola nazi o - nale, l'altra la .scuola tendente a germanizzare. La prima prima sogna il milite buon tiratore, buon n1arciatore, in modo da difendere il territorio; l'altra cura maggiormrnte la disciplina rigorosa, l' ordine chiuso, la fierezza del portamento ed ha per finalità d'instillare nel soldato la disciplina del fuoco, ( 1) Dalla Revue milita ire Suisse si rilevano questi dati : Reclute visitate Abili Rivedibili lnabili 1904 32424 16927 (52.2 °lo) 4177 (12.8 °/o} I 1326 (35. 0/o) 1905 31908 16277 (5.0/o) 4055(12.60/0) 11626(36,40/0) 26654 della classe 1906 e 5245 di classi anteriori.

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