... RIVISTA POPOLARE 413 Firenze, ossia in mezzo ad uomini che si erano raccolti appunto in difesa del classicismo, lo Zuretti , che era uno dei loro e che naturalmente era avverso alla scuola unica, riconobbe che :i uesta « col I a tino sarebbe pedagogicamente assurda. • Sia dunque senza latino. epperò poco diversa. dalla Scuola tecnica attuale , ma migliorata e sfrondata, o non fine a sè stessa, ed abbia pocui insegnanti , perchè appunto e sopra tutto il doppio fine della coltura generale e speciale, che proponesi ora, ed il gran numero degli insegnanti , non le materie che vi si insegnano , rendono la Scuola tecnica tanto inferiore al Ginnasio. Naturalmente fin dal principio si dovrà in essa impartire l'insegnamento dell' ituliano, quello della storia per via di biografie e di racconti e di letture (1), di nozioni elementari di geog,rafia abbellite pure da letture e da descrizioni di viaggi, della calligrafia e del disegno e della matematica (2), e si dovrà poi studiare nei due ultimi anni , più che altro praticamente, il france.se, ed apprendere nell'ultimo gli elementi delle scienze fisiche e naturali; ma tutto si dovrà coordinare al fine di dare un'istruzione c1:ie possa servire poi nella vita a chi non sia in grado di proseguire nella vii\ degli studi iscrivendosi nelle scuole speciali. Troppo spazio richiederebbe (e non, solo spazio, ma una competenza che io confei;so di non avere) il discorrere dei vari istituti pr.:,fessionali, ehe dovrebbero seguire alla scuola unica e che , come dicemmo , dovrebbero corrispondere agl' Istituti tecnici e nautici e alle Scuole normali che abbia.mo ora. Mi accontenterò dunque di accennare alla vera scuola di coltura , il Liceo, il qua.le già dissi che vorrei diviso in due cicli. Il Liceo inferiore di tre anni potrebbe dare accesso alle &mole di notariato, di farmacia e di veterinaria: ed in esse, oltre allo studiare l'italiano, il latino e la storia e la geografia e le lingue mode'rne ( francese e tedesco) e il disegno e, in limiti più ristretti che ora, le materie propriamente dette scientifiche, si dovrebbero fare larghe letture, nelle traduzioni migliori , di classici latini e greci , la cui conoscenza ( non quella del greco come lingua) è necessaria a qualsiasi uomo anche mediocremente colto. Il Liceo superi01·e, infine, di altri due anni, dovrebbe dividersi in una sezione classica , che darebbe adito alle sole Facoltà di lettere e di giurisprudenza, una sezione mode1·na per queste stesse Facoltà e per quella, da istituire , di filologia moderna , e ad una sezfone :scientifica per le Facoltà di matematica, medicina e scienze naturali. Naturalmente poi da ciascuua sezione dovrebbe esser permesso di accedere anche ad altre Facoltà, con un serio esame d' integramento nelle di scipline che non si fossero studiate. Il Liceo superiore potrebbe essere di questa forma : (1) Solo par la storia nazionaltl contemporanea, da studiarsi com' è naturale noll' ultimo anno, farei eccezione, prescrivendone un'esposizione, semplice fio•·hè si vuole, ma sistematica. (2) Dovrebbe ridursi, per l'aritmetica, al calcolo mentale, ad esercizi e facili proùl,irni ed òl sistema metrico e, per la geometria, ad insegnamento intuitivo, alla nomenclatura gP,o• metrica e alla misura delle figure piane, delle superficie e dei ,volumi. Italiano: lettura, commento, storia letteraria ( comune a tutte le sezioni) . . . Latino: trad uz. dei classici. Greco: grammatira e traduzioni. . . . . • . Riassunto storico della letteratura romana Riassunto storico della lettera.tnra greca . . Storia orientale , greea e romana. . . . . Tedesco: traduzioni . Inglese: grammatica e traduzioni. . . . . . . Cenni di storia delle letterature straniere ( comune a tutte le sezioni). . . Storia della civiltà e dell'arte (comune a tutte le sezioni). . . . . . . Principi di diritto , di economia politica e di scitinze sociali . . . . . . . Letture filosofiche e cenni di storia della filosofia Matematica. . . Fisica e chimica Storia naturale. Disegno . sezione sezione sezione classicamodernascientifica IV V IV V IV V 4 4 4 4 4 4 5 5 4 5 2 2 2 2 3 3 2 2 3 3 3 3 3 3 1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 3 3 3 4 3 4 5 5 3 3 5 5 2 2 1 4 4 3 3 ---- Totale 28 2 8 26 26 27 27 Nessun ordinamento tuttavia-nè questo da me proposto, nè cent'altro migliori-potrà dare buoni frutti, finchè non sarà migliore e più conducente allo scopo la preparazione degli insegnanti e finchè non sarà bandito dalla scuola il sistema vigente di far tutto consistere, direbbe l' Emery, in un'« arida erudizione che ha per fine di condurre lo scolare a superare l'esame »: in quella erudizione , che negli scolari « ba soffocato l' intelligenza e la personalità mentale> (1). Le nostre Facoltà, diceva il Salvemini tra gli applausi dei convenuti al Congresso di Milano, e sono fatte per produrre scienziati di laboratorio e di biblioteca, mentre le scuole medie hanno bisogno di maestri per gli alunni • (2). Ed anche il Gentile in uno splendido articolo· recente, jn cui propugna sopra tutto la riforma del metodo (3) , nota che la scuola , in causa (1) Cfr. gli Atti del qua/'tO Cong!'esso, ecc. p. 61-62. (2) Atti ecc., p. 267. (3) G. Geutile, La H.-ifonna. della Scuola Media ( estr. dal fase. di genuaiu 1906 della " Hivi~ta d'Italia,,). Io non sono però più d'accordo con lui, quando esp1·ime l'opinione che questa rifo1·ma sia sufficieute; epperò la vol'l'ei accompagnata da quel riordina□ento radicale òell'istruzione secondaria che propugnavo. Alla sL.ddivisione del Liceo nell,; ultime classi in più sezioni il Gentile è contrario, perché pei• lui la scuola media non deve essere "un'anticipazione degli studi scientifici delle università,, quasi un acconto della scienza che in queste i giovani dovranno imparare. Badiamo però che nel mio concetto, anche colla sua molteplicit:\ finalt', si tratltn•ebbe non di stabilire nella scuola media "un programma subordinato alla sistemazione scientifica delle facoltà , ma di render possihile ai giovaui ùi segu;re le proprie inclinazioni e di meglio saggiarle e svilup1 1ade, pur senza far perdere al Liceo il suo carattere di scuola di coltura generale.
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