402 l{ I V I S T A P O P O L A R E L'onnipotenza d llcaamorra ( A proposdietoll'assassinio deci niuCgui oco lo) ( 1 ) Tutto un gruppo di tipi della vita Napoletana sono balzati fuori, con i loro vizi e con le loro manie, dalla conchiglia della loro particolar classe sociale e si sono allacciati intorno all'assassinio di due perversi e corrotti: Gennaro Cuocolo e Maria Cutinelli. Del delitto, che per più giorni tenne viva la curiosità in tutti i giornali d'Italia, non è opportuno rifar la narrazione ancora una volta. Delle leggende fantastiche che intorno ad esso si aggrupparono, non è nemmeno il caso di far cenno: potrebbero fornir ampia materia ad una collana di romanzi alla Ponson du Terrail. Occorre in questo momento vedere chi fossero e qual pericolo rappresentassero alla sicurezza della vita sociale gli assassinati e quelli che sono i veri o supposti assassini. Occorre constatare quale opera abbiano esercitata nella ricerca dei colpevoli del truce assassinio l'autorità giudiziaria e quella di pubblica sicurezza. Occorre osservare e riflettere sugli ammonimenti e sui rimproveri che ci vengono dai due cadaveri, destinati a restare invendicati. ♦ Chi era Gennaro Cuocolo? Apparienente ad ottima famiglia, avrebbe potuto nell''·agiatezza e nel lavoro passare un'esistenza tranquilla e sicura. Non lo volle: un destino inesorabile lo trascinava al male. Frequentando i luoghi, ove il vizio fermenta, si i~1ba~tè in una donna, figlia della colpa, che i ge- :.' t?n .avevano abbandonata , , ravvolta in pannihm d1 seta, alla ruota dell Annunziata. Maria Cutinelli aveva passato gli anni dell'infanzia in una povera famiglia, ma poi aveva sentito il desiderio dell'avventura ed era finita come tante disgraziate finiscono. Aveva fatta la vita randagia per le case di libidine, nel quartiere di Vicaria, in quei gran mare di miseria che circonda Castelcapuano il faro della delinquenza napoletana. ' Era passata per le braccia di molti dei più pericolosi e scaltri affiliati alfa mala vita, ed aveva finito coll'essere la loro confidente, la loro consigliera, la loro amica più sicura e diletta. Li proteggeva e ne era protetta. Così aveva acquistata la notorietà ed era divenuta un personaggio in quel tristo mondo che la lingua, anche sapientemente adoperata, non sa come definire, senza diventare sboccata. Allora, nel suo successo di sozzura, conobbe il Cuocolo , giovane vizioso ma inesp~rto , e , scaltra com' era, capì che quello era l' uomo per lei. Con tutte le arti, onde può disporre una donna furba e maestra di corruzione, s'insinuò nell'animo di lui, lo attrasse lentamente a se, fìnchè lo sentì interamente suo. Qui subito si rivela il fenomeno morboso, da stu- (1) A coloro, che non conoscono certi ambienti, questo articolo potrà sembrare la illustrazione di un fatto di cronaca, che non dovrebbe interessare i lettori della Rivista. Ma noi, che vorremmo intrapresa da tutti la lotta contro certe forme di ddinquenza endemica, lo abbiamo giudicato opportunissimo; ed a nostra preghiera il prof. Del Secolo lo ha scritto. li caso Cuocolo serve a dimostrare tutta la impotenza degli organismi che dovrebbero combattere il delitto; il caso Cuoco/o inoltre si ripete con dolorosa, con umiliante frequenza a Palermo, a Reggio Calabr a Bari, a Roma ... Per ragioni facili ad intendersi, l'articolo :; 1cuni punti, e pc:r nostro consiglio, sembra inficrato di reticen.i:c;;,ma i lettori intelligt:nti sapranno leggere tra le linee. N. d. R. diare. Il Cuocolo veniva da onesta famiglia, era ricco: eppure in chi ripose il suo amore, il suo amore ardentissimo? In Maria Cutinelli ! I sentimentali potranno dire: - Anche il poeta cerca va la perla sepolta tra le macerie I - Già; ma non di macerie qui si trattava del letto di Giobbe. Comunque, u~ bel giorno la Cutinelli chiese di essere sposata. Il Cuocolo, un po' per la natural debolezza del1' animo, un po' per timore degli amici di lei, finì per cedere. Bastonò la madre, che pianse tutte le sue ,più amare lagrime per evitare un tal disonore alla famiglia, litigò coi parenti e sposò la mala femmina. Ancora quei tali sentimentali potrebbero dire: - L'opera dolce e santa della riparazione; anche Margherita Gauthier ... - Ma che riparazione! La donna, arrivata ad un certo punto, non si lascia riparare: essa trascina con se, irreparabilmente, nella caduta. Perciò la Cutinelli non volle rinunziare al suo quartier generale, e mantenne gli antichi legami colla mala vita, nella quale trascinò quel giovane che, forse, senza di lei, si sarebbe ravveduto ed avrebbe sentita l' ambizione di qualche utile energia. Gennaro Cuocolo fu costretto a mettere al servizio dei ladri il suo cognome finallora immacolato , le sue apparenze di galantuomo, la sua furberia volpina. ♦ La coppia Cuocolo fu l'anima ed il pensiero dei più abili furti, perpetrati negli ultimi anni a Napoli. Una volta il Cuocolo fu arrestato, rimase un anno in carcere ; poi riprese indisturbato le sue gesta. Quand'egli abitava in uno dei quartieri più popolosi di Napoli, alla Pignasecca, a poca cl-istanza da casa sua, fu assassinata a colpi di pugnale una ricca signora, tal Siniscalco, a scopo di furto. Il delitto rimase avvolto nel· mistero. Gennaro Cuocolo sapeva nulla dell' assassinio ? Certo egli non ebbe noie di sorta. Pure la chiave di molti misteri simili doveva essere in poter suo, ma, poichè la sua parte era quella di basista, cioè di esecutore di basi, di piani, di progetti per imprese losche, e non di materiale esecutore, riusciva difficile, a quanto dicono, mettere in piena luce la sua responsabilità. Noi domandiamo: due figure quali Gennaro Cuocolo e Maria Cutinelli, un ladro bollato e condannato ed una prostituta avvinta alla mala vita, non dovevano essere attivamente e diligentemente sorvegliati dalle autorità di pubblica sicurezza? Non dovevano cercarsi e tener presenti tutte le persone che avvicinavano la suddetta coppia? Sembra di una naturale evidenza che la pubbli(a sicurezza vigili costantemente, conosca una per una queste creature criminali, ne sappia le abitudini, le occupazioni, tutto. La canaglia deve sempre sentirsi addosso l'occhio sicuro di una guardia, vedere sempre una mano forte e pronta a colpire. Ebbene, lo credereste? Mentre la voce pubblica concordemente designava il Cuocolo come un noto basista, mentre tal voce era pienamente confermata dalla questura, questa non conosceva una sola delle persone con cui doveva essere in continui rapporti il Cuocolo, il quale, quasi per beffa, era andato nel maggio ultimo ad abitare in via Nardones, di fronte ad un ufficio di pubblica sicurezza. Evidentemente la questura di Napoli deve essere più occupata a studiare la genealogia dei Faraoni che l'itinerario della gente sospetta, la quale avrebbe il dovere di sorvegliare. Vi è ancora dippiù. Nel primo momento, quando, nel suo quartierino, fu rinvenuta la Cutinelli assassinata, subito si pensò sia dall'autorità di p. s. che dall'autorità giudiziaria ad un uxoricidio, ed in tal senso si stavano avviando le indagini.
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