Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XII - n. 14 - 31 luglio 1906

384 l<.lVISTA POPOLARE Dal 1° gennaio 1908 non sono riconosciute come scuole pubbliche elementari che quelle provvedute dall'autorità scolastica locale, e cessano quindi di esistere le Churc Schools pubbliche. L'autorità scolastica locale, può col consenso del Ministero dell'Istruzione, accordarsi con i proprietari degli edifìci delle scuole già della Chiesa, sia per l'acquisto, sia per l'affitto, e può, acconsenti re a chè, all'inizio di due giornate scolastiche, per settimana, sia impartito l'insegnamento religioso della Chiesa, come pel passato; nel caso che 4/5 dei parenti chiedano che questo sia l'unico insegnamento impartito, questo salvo la clausola per la libertà di coscienza dell'altro quinto, può essere dato; ma allora non v' è luogo a pagamento di fitto ai proprietari dello edificio per l'uso del medesimo. Lo Stato, per mezzo della autorità legale, non si assume che le spese d'un insegnamento religioso neutrale consistente nella lettura e spiegazione della Bibbia, senza allusioni dogmatiche di sorta. Solo questo insegnamento undenominational può essere impartito dai maestri; che non son quindi tenuti a impartirne alcun altro, nè ad aderire ad alcun credo, nè a frequentare alcun luogo di culto od alcuna scuola domenicale. Per l'insegnamento d'un dato sistema speciale di dottrine, le spese devono essere assunte dai fautori di quella speciale denominazione. La frequenza alla scuola non è obbligatoria che per l' orario destinato all' istruzione puramente secolare. Queste sono le disposizioni fondamentali del nuovo Bill, la cui discussione in parlamelilto, se si svolge in mezzo a un gran da fare dei capi dei vari cleri, lascia il pubblico indifferente o quasi; le discussioni settarie conducono molti a pensare che la eliminazione della Bibbia dalle scuole avverrà per l'intransigenza del clero angliano e ca··tolico; la nazione ha fede nei suoi maestri e l'esempio della Scozia, d,i Londr~ e di Glascow IT?ostra che è possibile, fin dora un· rnsegnamento etico-neutrale, con un soffio di Cristianesimo, con piena soddisfazione di aderenti di tutte le confessioni. Le differenze dogmati_che ~ra le varie sette sono sempre oscurate dal patnmo1110 comune puramente morale. E' poco probabile che la Camera dei Lords modifichi le disposizioni sostanziali su esposte, approvate a grande maggioranza, salvo quella, approvata con soli 16 voti di maggioranza, secondo cui l'orario ob~li_gatorio 1~o_nincl:1de il tempo per l'istruzione relig10sa, che e 1mpart1ta nella prima mezz'ora dello orario mattutino. Obbiezioni forti a questa disposizione so!·gono da ciò che molti parenti approfìtteranno d1 essa per tener il bambino occupato in qualche lavoro materiale o per mandarli a vendere gìornali, eludendo così i Factory-Acts sul lavoro dei fanciulli. E non è improbabile che questo sia uno dei punti su cui la Camera dei Lords eserciterà il suo potere di revisione. L'lnghilterra è religiosa molto, ancora. Ciò è innegabile; ma la sua religiosità non trova più nelle Chiese organizzate i snoi organi di espressione più adatti. Il brivido dell'infinito e il palpito ciell'amor fraterno sembrano non trovar più il loro ambiente naturale e i loro interpreti nei vecchi edifici e nel vecchio clero, sopratutto in questo, e una folla di pubblicazioni mensili e settimanali attesta che le moderne concezioni scientifiche accrescono in molti i poteri dell" emozione e dell'immaginazione e son capaci di associare a sè i sentimenti e la devozione già diretti a simboli ora sprovvisti d'ogni valore che non sia puramente storico ed archeologico. Il vecchio tradizionalismo fa acqua da tutte le parti e, se un'onda di marea democratica batte tempestosamente contro la camera alta, non è meno efficace per quanto più silenzioso il lavorìo della rinnovazione mentale che mina le fondamenta della vecchia Chiesta di Stato, troppo onerata ormai di secoli non di raro gloriosi. Londra 20 Luglio 1906. ANGELO CRESPI lla letterraturra Russa e il suo ultimo a1111h1ato Nel colossale rinnovamento di t11tta quanta la vita russa nel gran crogiuolo della Ri voiuzione , sopra ali' agitar::ii di un liquido denso , nero , torbido, ancora ' confuso che sarà nn giorno la società nuova , sale a galla come una bianca spn ma , sempre più spessa, come fioritura sempre più bella di poesia. È in ciuq!lant' anni, dacchè la Patria cominciò a scuotersi al raggio delle nuove I11ci, la seconda volta per il suo spirito l'età dell'oro. La prima volta era dopo la· guerra di Crimea. La scoufitta delle armi russe aveva rivelato tutta la profonda corruzione dell'edificio politico, t11tta la debolezza del regime asso] uti sta. Il feroce reazionario Nicolò I sopravvisse di poco al disastro nazionale ed il regno di Alessandro II, che si inaugurava sotto alla impressione di eventi così dolorosi, sembrò alla nazione più che una promessa, una garanzia d'innovamento. La speranza· delle riforme politiche fu il sole che fece sbocciare la poesia russa con uno slancio meraviglioso e trionfante. Dal 1855 al 1875 , iniziato il movimento dai pubblicisti nichilisti, quali lo Herzen, Cernicovski , Dobraljubow e Pisarew , apparirono le gigantesche figure di un Dostojewski, di un Turgheniew: d'un Tolstoi, di t,1n Gonciarow, di un Pisemski, ai quali una folla di scrittori minori faceva cc.rteo. Ma ahimè! Si sa quale disillusione seguì alle speranze riposte nel nuovo zar. La liberazione dei servi della gleba, così come fu compiuta , apparve un iuganno feroce; il carattere dispotico d' Alessandro II s'era rivelato; il suo pugno sul collo della nazione diveniva aempre più !Jesante. Si sa come Ale8sandro pagasse cou la vita la rea~ zione eh' egli scateuò allora snl paese. Ma frattanto la intelligenza russa, e specialmente la gioventù, i:i'era divisa in due parti. Gli uni si misero risolutamente per la via della Rivoluzione. La vita di questi, oscura ma d'una implacabile attività non trovò ancora chi la celebrasse. N essuu autore la raccontò. Ma essa fu a tratti messa in luce dai grandi processi politici dell'epoca. L'altra parte, più debole, piegò sotto un giogo che sembra.va impossibile. spezzare. Essa non sentiva in se stessa la forza per tendere a un avvenire, e l'avvenire le appariva oscuro e senza speranza. Lo sconforto , la prostrazione s' impossessarono del1' anima russa. Fu una nebbia densissima che l' avvolse , nella quale ogni voce di poeta che s' alzasse sonava sorda, sconsolata , uniforme. Lo storico, per dir così , di questa reazione psicologica fu Antonio Cehow, Ma intorno al 1890 la gioventù, brancolante nella.

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