366 RIVISTA POPOLARE presenta un progresso confortante sono gli applausi calorosi coi quali i Comuni accolsero le dichiarazioni di Robertson e il consenso straordinario che hanno ottenuto nel paese. Noi non c'illudiamo soverchiamente su queste manifestazioni pacifiche dei ministri inglesi poichè sappiamo che essi , formidabili nella difesa e nell' offesa navale, possono serPnamente mostrarsi generosi propo nendo la diminuzione delle spese militari. Colle cifre alla mano Campbell Bonnerman rispondendo a Balfour. ha mostrato che anche se si unissero le flotte della Germania, della Francia e dell'Italiaciò che rasenta la impossibilità -. la flotta inglese rimarrebbe sempre superiore. C'è quindi nna buona dose d'ipocrisia nella loro manifestazione antibellicosa. Ma non per q nesto la riteniamo meno n tile: ecciterà le popolazioni continentali a premere sui loro governi ed a seguire il consiglio e l' esempio dell' astuta Albione. Questi Congressi interparlamentari hanno oramai una impronta sportiva, che toglie loro il carattere originario. A dargliela contribuiscono maggiormente gl'italiani che sotto la guida dell'ex deputato Pandolfi - quello della famosa Humanitas, che tanti anni or sono costitul il più grande successo teatrale ..... d'ilarità ..:... intervengono più numerosi di quelli degli altri paesi: centodieci in quest'anno. I nomi dei deputati e senatori it&liani, tra i più facili ed a1legri nel votare le spese militari, mostrano che l'Unione interparlamentare per la pace è divenuta la più umoristica turlupinatura politica di questi tempi. E cio non ostante che il programma della Conferenza interparlamentare quest'anno sia gustoso: pretende di essere una preparazione alla Conferenza diplomatica dell' Aja, dove vorrebbe che si riaffermasse l' idea del1' arbitrato e della riduzione delle spese militari. Il Congresso dell'Unione e la Conferenza dell' Aja se non si vogliono rudemente chiamare una turlupinatura saranno per lo meno considerate come un'accademia vana. La prima Conferenza dell' Aja preparò la pace.... colla guerra russo-giapponese! Però in questo anno la Conferenza interparlamentare acquistò una importanza specialissima per ragioni estrinseche : per gli episodi cui dette luogo l'intervento della rappresentanza russa presieduta da Massimo Kowalewsky. La Conferenza era appena aperta quando arrivò l' annunzio dello scioglimento della Douma. I russi allora con ammirevole delicatezza si ritirarono , nonostante le insistenze di tutti gli altri rappresentanti dei Parlamenti stranieri. La commozione era profonda, generale, indescrivibile nel momento in cui Kovalewsky e i suoi compagni uscivano dalla sala entusiasticamente acclamati. E con questa manifestazione spo·ntanea di animi esaltati, che fu di quelli che generano l' irresistibile contagio psichico , si spiega qnella che la Tribune di Londra chiama splendida indiscrezione di Campbell-Bannermann. Il quale dimenticando il riserbo imposto ad un Primo ministro in una circostanza cosi delicata chiuse un ispirato e nobile discorso col grido: La Duma è m01·ta! Viva lungamente la Duma! Chiudiamo la narrazione di questo episodio , che commove anche i più insensibili, riproducendo-perchè non dato da molti giornali italiani,-l'indirizzo che si sta sottoscrivendo dai deputati inglesi : « Al p1·esidente della Duma Mwronzeff, « Noi sottoscritti, membri della Camera dei Comuni, rappresentanti di corpi municipali e altri cittadini inglesi, in occasione della chiusura della prima sessione del Parlamento russo, Le inviamo l'espressione della nostra simpatia e del nostro rispetto. « La nostra storia ci ha insegnato che il Governo rappresentativo e la libertà personale sono i soli fondamenti sopra cui una nazione può sperare di basare il suo progresso e la sua prosperità. La nostra simpatia per la Russia ci ha fatto seguire con profondo intt,resse le manifestazioni della Duma c la sua lott.a per raggiungere il potere, abbiamo imparato ai ammirare il genio del popolo r11ciso, I' eroi:m10 dei suoi sacrifici per la libertà, e le sofferenze lunghe e pe1F'Se delle battqglie , che hanno messo nel cuore di tutti una viva e profonda simpatia. « Il completo trionfo <iella libertà in Russia cbe noi ci auguriamo, potrà rendere finalmente possibile che si rinsaldino fra il popolo inglese e il popolo russo i vincoli dell'amicizia che già ci unisce, amicizia basata sopra la comunanza delle idee e della civii t:\. » ♦ La commemorazione di Lissa e 1 Socialisti di Trieste. - Dove è pi1'1viva la lotta µer la italianità , a Trieste, i socialisti in occasione della. strenua difesa dei diritti nazionali fatta dai deputati italiani nel Reichstrig a11striaco vollero mettersi ignobilmente ai servizi della polizia imperiale con dimostrazioni violente contro chi l'opera sua spendeva a Vienna in pro' del rispetto di nostra gente al di là dell'Adriatico. Un Pittoni , contro ciii KÌ levò ,dtra volta uno dei piì1 radicali socialisti italiani capitanò la _laida impresa, che tentò gi11stificare affermando che pel proletariato vale più la conq 11ista del s11ffragio · universale - non osteggiato menomameote dal Bartoli e dagli altri deputati italiani - che il rispetto dei diritti della nazionalità i,taliana in Austria. Noi a suo tempo non volemmo rilevare l' indegna condotta dei socialisti triestini; ma la provocante commemorazione della battaglia di Lissa fatta a Pola senza che i socialisti triestini si siano fatti vivi per protestare contro la provocazione imperialista , che dovrebbe ferire tutti i loro sentiwenti, ci trascina a ricordare il brutto precedente. L'Avanti! che ha chiamata commemorazione criminosa questa di Lissa ha scritto: « Provocazione è questa, ispirata appunto dalla persuasione che molti italiani d'Austria-pm·ecchi socia listi tra di loro, since1'amente nazionalisti - si risentono, si addolorano, si inaspriscono allo spettacolo obbrobrioso di una commemorazione patriottarda, in cui è iuiplicito l'insulto più velenoso.» Non si preoccupi il giornale di Homa del dolore che avranno potuto provare i socialisti since1·amente nazionalisti di 'rrieste: non ce ne sono; Pittoni ne avrebbe provocata la espulsione se ce ne fossero. I socialisti di 'l\·ieste tutte le loro energie le consacrano alla protesta contro tutto ciò che sa d'italiano. Essi probabilmente avranno commemorato Lissa con qualche allea-ra b . h' o 1cc 10rata ..... ♦ La civiltà coloniale inglese. -Gl'inglesi, che in casa altrui si fanno maestri di libertà e senza troppa ipocrisia diplomatica dicono chiaro il loro pen siero incoraggiando colle loro parole coloro che combattono contro la tirannia;. in casa propria - o meglio nelle loro colonie·- si mostrano repressori feroci di ogni velleità d' indi pendenza. E mentre il grido di CampbeP-Bannermann : « la Duma è morta , viva Ja Duma » era levato ai cieli da gran parte della stampa inglese che quel grido paragonava ali' apostrofe di Gladstone contro i Borboni di Napoli , quella i:;tessa stampa deplorava che il codice impediva di appendere ad una buona forca il Keir Hard i e, che già preceden - temente in un comizio feminista era stato insultato colle grida: Traditore, Zulù I Quale delitto aveva commesso il deputato socialista inglese per meritare un tanto grazioso trattamento? Aveva semplicemente dalla tribuna della Camera dei Comuni accusato il governo del Natal d'aver compiuto sugl' iniigeni ribelli le atrocità senza nome che sembra sia l' unico
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