Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XII - n. 13 - 15 luglio 1906

342 RiVìSTA POPOLARI! parole , che icevono valore dalle condizioni della persona che , ha pronunziate. Bettolo, "roprio lui, non aspirava che a temperare ed a corregb 1ere i giudizi della Commissione ,J' Inchiesta ... Data la realtà delle risultanze; data I' acredine delle accuse eh' uano state rivolte alla Commissione d'Inchiesta, alla grande amarezza, di cui era stato abbeverato sopratutto l' animo del suo Reb1 tore Franchetti , tutti si attendevano che la Camera avesse votato un ordine del ·giorno , che facesse plauso all'opera sua. Giovanni Bettolo che meno di tutti avrebbe dovuto avere motivo di votarlo , ·con lealtà grande di cittadino e dj soldato, che sente nella· sua coscienza di non aver meritate certe accuse - ed immeritate le riconobbe Bissolati - era pronto a votare un ordine del gioJ.'nÒdi plauso alla Commissione, purchè avesse contenuto anche un caloroso saluto alla Marina, a cui nessun Italiano si sarebbe negato. Garantisco nel modo più assoluto ciò che affermo e lo rendo noto perchè il fatto fa onore al Bettolo. Ciò che successe invece era imprevedibile e dcvrebb~ sembrare incredibile. Venne presentato alla ultim.L ora,.accettato dal governo e votato per alzata e seduta , il seguente ordine del giorno dell' on. Adotta: La Camera udite le dichiarazioni del governo riafferma la sua fiducia nella Marina e passa all'or~ dine u.el giorno. Il silenzio completo sull'opera della Commissione era oltraggioso; era ,prl1::ribile il biasimo aperto, che , se non altro-, avrebbe mostrato il coraggio dell' impudenza. _L'inverosimiglianza di guest' ordine del giorno fu sorpassata dalla inqualificabile condotta del Presidente e del Relatore della Commissione, che l'accettarono! Perchè due uomini retti e coraggiosi come Giusso e Franchetti commisero la viltà di accettare la propria umiliazione? Certamente per questo mottvo: essi rima_sero pro ·tra ti, fiaccati dalle disoneste e vergognose u1anifes1 1 , mi di ostilità' di una parte dei deputati; che se1i .tvano stare alla Camera a rappresentare il più losco affarismo e non gli elettori italiani; Giusso e Franchetti temettero che la Camera avrebbe potuto votare qualche ordine Jel giorno di biasimo e preferirono ..... l'oblio vergognoso, cui li condannò l'ordine del giorno Adotta. Essi· noD sentirono il dovere di rispettare sè, st,essi . e di disprezzare l' ipotetico biasimo della Camera confidando n -1 p!au o sicuro del paese. Ma non b ..ava la sostanza cattiva dello avvenimento ; l( 1 peggiorò faccudo1v pa sare in una forma insolitamente scorretta. Infatti l' ordine del giorno Adotta venne votato per sorpresa, fu una vera truffa. Questa scorrettezza presidenziale determinò uno scoppio di indignazione nell' Estrema sinistra: Costa, Bissolati, io ed altri protestammo energicamente; e alla protesta l' on. Biancheri rispose lasciando il suo Banco. L'eccitamento degli animi eh' era al colmo spiega tutti i deplorevoli incidenti che seguirono immediatamente. Parve assalito da alcuni dell'Estrema la Presidenza e sospettandosi che si volesse usaré violenza contro un vecchio a ottantac:TJque anni si ricorse alla forza nuteriale per respingere un assalto che nessuno si era sognato di dare. Fu rovesciata la sedia del Presidente, avvenne un vero p~gilato, e furono fatte sgombrare le tribune del pubblico. Così una grande d·scussione terminò in modo miserevole -con disdoro di tutta la Camcr:t dei Deputati. Dall'insieme di queste vicende parlamentari, tristissime sotto ogni aspetto, un insegnamento scaturisce evidente: nessun galantuomo nello avvenire se vorrà fare il proprio dovere potrà accettare di far parte di una Commissione <l' inchiesta pel timore di essere messo alla gogna e di passare per difiamatore I DR. N. CoLAJANNI Nota - Scrissi l'articolo precedente poche ore dopo il voto della Camera dei Deputati. Nulla ho da mutarvi rileggendolo dopo alcuni giorni sulle bozze di stampa; e mantengo anche le frasi che potranno sembrare severe verso due persone degnissime di stima quali il Giusso e il Franchetti, per quanto il mantenerle mi costi non poco dolore. Dopo il voto della Camera venne quello del Senato perfèttamente identico. Invano il prof. Arcoleo tentò di far passare un moderatissimo ordine qel giorno in cui si nominava la Commissione d'Inchiesta .... Ma· la discussione in Se·nato fu caratterizzata da un incidente notevolissimo: il generale Baldissera , che fece parte della Commissione, levossi scfegnoso contro l'autodifesa delI'ammiragli9 Morin; riaffermò solennemente lo propria solidarietà' col relatore Franchetti, disse documentato seriamente ogni giudizio 'della Relazione e amm0nì In stesso Morin di non cercare di distrurre i documenti colle bar 1 ellette .... Eg ora vo~lio vedere se certi messeri metteranno anche tra i soJJversi11i dello stampo cti Quirino Nofri, quell'uomo che ha-nno esaltatato come il generale più vero e maggiore che si abbia l'ftalia.... . I voti ddla Camera e del Senato hanno ·prodotto una disgustosa impressione nel paese, , di cui si sono fatti la eco giornali monarchici ed anche conservatori, ma autorevoli ed indipendenti come La Stampa di Tori~o e Il Corriere della Sera di Milano. Non mi pare inoppc,rtuno di• far menzionè di una lettera' anonima pervenutami da Roma e nella quale si protesta contro la differenza di trattamento fatta dai giornali , da·t governo e dalla Camera dei Deputati a Nunzio Nasi ed ai grandi ladroni denunziati dall'Inchiesta .. L'anonimo si chiede: se l'Inchiesta avesse denudate vergogne a ..:arico di meridionali o di siciliani la Caméra e il giornalismo sarebbero stati così remissivi o cosi calorosi nella difesa dei colpiti'? Un'altra' lettera anonima impostata a Milano fa un raffronto tra l'Inchiesta sulla Banca Romana e quella sulla Marina per concludere che cose assai più gravi furono denunziate dalla seconda e che pel paese hanno un interesse maggiore eh non lo svaligiamento dello fstituto affidato alle cure patriarcal.i del sor Bernardo Tanlongo. E intanto quale enorme differenza tra la seduta del 23 novembre 1893 e quella del 4 luglio 1900 !. .. L' anonimo ne induce un peggioramento nel senso politico e morale del parlamento è del paese. Non ,convengo in questa conclusione e credo che ciò che è avvenuto si debba nella massima parte al male inteso patriottismo dei più che hanno ritenuto di salvare la Marina e mantenere alto il prestigio della medesima di .fronte ali' Austria. Sup.erfluo aggiungere che ritengo pernicioso siffatto patriottismo che condusse nel 1866 l'Italia a Lissa' e che potrà prepararle la sorte della Russia - quod Deus avertat ! - se dovesse tro varsi impegnata in qualche guerra , come dissi alla Camera in giugno 1904. · · E giacchè ho ripreso la penna per aggiungere una lunga coda all'articolo primitivo dichiaro di associarmi ali' amico Nofri, che ha rimproverato ai suoi colleghi dell' Inchiesta, di aver· voluto tacere molte gravi responsabilità colla speram;a di far passare il resto della Relazione e che dell'errore commesso sono stati puniti nel modo che tutti sanno. N. C. S'iamo costretti" a rimandare al prossimo numero l' annunzz"ato artz'N>lo di L. Fontana Russo, z°n risposta al S. :ior doardo Giretti, nonchè altri· artico# eht. remo man mano pubbl zcando.

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