Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XII - n. 13 - 15 luglio 1906

340 RIVISTA POPOLARE indici di miglioramento enumerati precedentemente. Il progresso paralello della Finanza dello Stato e della economia nazionale per ignoranza per malafede, per passione era negato dai nemici d' Italia e dai pessimisti sistematici - eravamo per dire: dai liberisti fanatici. Ma non sfuggiva alla osservazione dei diplomatici stranieri, e del mondo bancario e degli scrittori stranieri. D' onde il credito straordinario acquistato dall'Italia; d' onde il. successo della grande con versione della rendita. Abbiamo detto : grande conversione. Tale dev' essere considerata con legittimo orgoglio. Sul continente europeo quella fatta da Rouvier in Francia nel 1902 convertì dal 3,50 al 3 % sei miliardi e 790 milioni di_ rendita; questa nostra italiana, che ha convertito dal 4 °/ 0 al 3,75 per altri cinque anni e al 3,50 °/0 , del 1912 al 1920 - sino a quet' ultima data l' Italia si è impegnata a non fare altre conversio:)i-la supera perchè riguarda otto miliardi e 100 milioni. La conversione italiana non è stata suparata per la massa della rendita che da quella inglese fatta da Goschen nel 1888 per quattordici miliardi. A coloro cho si meravigliano e quasi danno segni di malcontento per la prudenza dei governanti italiani , che non ridussero di un colpo · la rendita dal 4 al 3,50 % ricordiamo che l' Inghilterra - cioè il banchieredel mondo - nel1' accennata conversione procedette come noi: del 3 °/ 0 fu ridotta per 14 anni al 2~75 °lo e dal 1902 in poi al 2,50 °/ 0 • Come si vede il periodo intermedio fu più che doppio di quello italiano. Alcuni avrebbero voluto che la riduzione fosse stata più· radicale: cioè al 3 %- Certamente per la Finanza e pel popolo d' Italia sarebbe stato preferibile. Ma si dimenticano parecchie cose: una grande conversione l' Italia, la cui ricchezza privata non è che di 65 miliardi e che ha un commercio di quattro miliardi non poteva pretendere di farla all'ingrande come l'Inghilterra, che ha una ricchezza privata di circa 400 miliardi ed un commercio di oltre ventitre miliardi; si doveva usare la massima prudenza da uno Stato giovane, che conta appena 45 anni di vita , nel fare la conversione di una cifra coìossale di rendita ; si dimentica infine , che per vedere riuscire una grande conversione come quella fatta testè dall' Italia bisognava assicurarsi il consenso del governo francese - senza del quale l' alta banca della repubblica non si sarebbe impegnata - e dei più grandi banchieri, uno dei ,quali, la Casa Rotschild, possiede circa 500 milioni della nostra readita. Una conversione non dipende esclusivamente dalla buona volontà di un governo ; ha bisogno del concorso di un altro fattore - del mondo bancario. Tutti i giornali · italia-ni si sono· occupati della conversione, e ne hanno esposto il meccanismo, l' importanza , i difetti e i pregi (1); noi, perciò arriveremmo in ritardo ad occuparcene più ampiamente e dovremmo ripetere ciò che i nostri amici avranno già letto. Ci limitiamo, quindi, a no!are: che i benefizi materiali diretti della conversione - 20 milioni ali' anno pei primi 5 anni e 40 milioni dal 1912 in poi - permetteranno qnalche sgravio dei consumi più popolari. ( 1) Uno degli articoli più chiari e più sintetici è_ stato pubblicato dal Corriere della Sera (N.0 del 1° Lugho). L'Estrema ha già domandato quello sul sale, sullo zucchero e sul petrolio: noi consigliamo di fermarsi, su di un solo - a preferenza sul petrolio che ha anche applicazioni industriali - per renderlo sensibile. Maggiori, forse, saranno i benefizi materiali indiretti, facendo automaticamente diminuire il s,1ggio dell'interesse e quindi riversando più facilmente nel!' agricoltura una buona quantità di nuovo ca..:. pitale. Ma sarà incakola bile il benefizio morale perchè la conversione riuscita d,uà maggiore coscienza agli Italiani della loro forza economica : si sentiranno più rispettabili e saranno più rispettati dagli stranieri. Ne verrà anche vantaggio ai milioni di nostri emigrati, che non verranno più disprezzati come appartenenti ad una nazione di mendicanti. In quanto alla benemerenza dei preparatori e degli esecutori d.ella conversione il primo posto spetta all' on. Luigi Luzzatti, cui non furono risparmiate volgari derisioni da giornali di ogni colore - specialmente dal Secolo e dall' ...AvantiI - per questa sua fissnione della conversione. Da Pelloux a Sonnino a Giolitti, da Carcano a<l Angelo Majorana tutti i maggiori uomini di governo portarono il loro contributo al lieto avvenimento. Particolarmente vanno ricordate: la compagnia della lesina, cioè il primo ministero di Rudini che impose a tutti le maggiori economie per riparare al disastro del primo ministero Crispi e Sidney Sonnino che da ministro del tesoro nel secondo ministero Crispi preparò colle sue ferree misure il risorgi~uento della Finanza italiana., A lui sarebbe toccato l' onore di dare il proprio nome alla conversione, eh' era gia pronta , se non avveniva la crisi del 17 Maggio. Alla conversione ha prestato effìcacissima la sua opera il Com. Stringher direttore generale della Banca d'Italia. Ma il grande eroe, il grande benemerito dello avvenimento è stato il popolo italiano che ha lavorato, pagato imposte enormi ed ha risparmiato assicurando la prosperità della pubblica Finanza e che ha preparato il risorgimento della economia nazionale senza il governo e spesso contro il governo d'Italia. L' on. Giolitti , la Camera e il suo Presidente coll'annunzio in forma solenne, e colla nomina di u 1a Commissione di cui facevano parte i m,1ggiori. uomini del Parlamento (1), colla votazione quasi unanime sulle proposte del governo - si possono disprezzare i deponenti delle .11 palle nere -- e cogli applausi éalotosi e spontanei dei deputati e della . Tribuna; e la stampa italiana e straniera coi suoi concordi e benevoli com men ti attestarono della importanza dell'avvenimento.' La rivista ( 1) Tre ex Presidenti del Consiglio : Rudinì, Fortis e Sonnino, due ex ministri Luzzatti e Rava e Turati e Colajanni. Dott. N. COLAJANNI; Manuale di Statistica teoretica (p. 310). L. 3,50 Manuale di Demografia (pag. 530) (con tavole di statistica economica e di statistica morale) . » 4,50 Elegantemente legati in tela e oro..

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