RIVISTA POPOLARE 339 tale scritto sia terminato coll'assoluzione completa del gerente. Su questo oaso-siguando albo Cupillo"J-e su altre cose della magistratura ritorneremo ampiamente in uno dei prossimi numeri. Nor Latini ed ~nglo-sassoni di N. COLAJANNI (1 ) I giudizi Il Colajanni è uno dei più attivi e dei più ardenti tra gli artefici del Risorgimento italiano. La sua carriera politica non lo ha per nulla dist0lto dagli studi scientifici: egli ha segnato la sua traccia con autorità negli studi sociali e scientifici, come ne fanno testimoninnia il suo trattato sulla Sociologia criminale, la Demografia, il Socialismo. Nell'opera che ci occupa, l'energico professore attacca con grande vigore un pregiudizio che ha spinto forti tentacoli ne::lla società europea contemporanea, quello della superiorità intrinseca , antropologica ed etnica , o se si vuole , sociale, degli Anglo-Sassoni, mentre che:: i Latini, intrinsecamente inferiori, sarebbero inoltre in decadenza. L'A. affronta il problema nei suoi termini più generali e le nozioni che ci dà sono un vero trattato di sociologia. Deplo - riamo che il traduttore francese non abbia lasciato al libro il suo vero titolo che è Rane superiori e rane inferiori: o Latini e Anglo Sassoni (nella traduzione francese Latins et Anglo-Saxons. - Races superieures et races inferieures. n. d. r.). E' un'opera generale che:: il Colajanni ha scritto e non soltanto un'arringa in favore de' latini. Vi sarebbe forse da restar sorpresi vedendo un'opera tanto copiosa consacrata ad una questione:: di simil genere, dopo tutto, puramente sentimentale, e su tutto di constatare ~n tale lusso di argomenti contro idee che insomma non sono che personali. Ma non bisogna dimenticare che una scuola intera di atropologisti afferma l'esistenza di razze superiori e di razze inferiori : in Italia Sergi e Lombroso ; in Francia Gobineau e Vacher de Lapouge; in Ge::rmania Ammon, Hartmann, Schmoller, senza contare , parecchi Anglo Sassoni di cui l' orgoglio non poteva mancare di manifostarsi in modo disaggradevok in simile materia. La dialettica del Colajanni ci sembra completamente vittoriosa. Si trova veramente qualche cosa di piacevole, vedendo la sua vigorosa logica, la sua ingegnosità erudita buttare ali 'aria l'arsenale di sofismi che non cessano d'impiegare i rappresentanti delle pr-etese razze superiori. Il dotto professore di Napoli eccelle nel mettere in ridicolo la vecchia gloriuzza chauvine: la vanagloria delle nazior.i che si compiace a proclamare eterna e immanente una superiorità nella quale non bisogna vedere che un momento , spesso ben fugace di una evoluzione nazionale. Con una immensa lettura, una profusione di esempi tratti da tutti i punti della storia, il Colajanni s'abbandona alla sua verve, a volta dolcemente motteggiatrice, a volta ironica, acerba, eloquente, indignata. Altre volte anche , su tutto quando si attacca alla ipocrisia e all'orgoglio anglo-sassone, egli sorpassa quasi la misura e si ritrova in lui il pamphlèttista ed il po• lem:sta. Ma ciò è un momento di abbandono ; la logica delle idee positive ripiglia sempre l'imperio. Ci ha specialmente interessati la discussione delle cause che, secondo il Colajanni, stabiliscono la superiorità temporanea dei diversi popoli. Lo studio della (< decadenza anglo-sassone 11 è dei più perspicaci. E' curioso che l'autore italiano sia giunto presso a poco alla_espressione delle stesse idee di Vietar Bérard senza che abbia, pare, avuto conoscenza del libro L' Inghilterra e l'imperialismo. Questa lacuna ci ha sorpreso in un uomo tanto al corrente della· letteratura europea relativa ii questa questione. Infine il parallelo tra l'Inghilterra e Venezia, tra l'evoluzione dell'Italia e della Germania, rivelano tutto il vigore, tutta la scienza e tutta l'originalità dell'ingegno dell' A. E un'opera in cui le idee traboccaao. Noi abbiamo provato un gran piacere leggendolo, e la dimostrazione che il Colajanni conduce con tanto calore ci sembra esatta. (In Bulletin de la Société de Géographie en Lion, giugno). MAURICE ZrMMERMANN ( 1) Presso la Rivista Popolare. Prezzo L. 6; legato in tela e oro L. 8. Per gli abbonati L. 2,7 5. Per l'eatero L. 1 in più. La • conversione della rendita Il sogno <leriso da tutti i nemici d' It2 lia e da tutti i · pessimisti oramai è un fatto compiuto. I sunnominati nemici e pessimisti, che non volevano persuadersi che il nostro paese è in progresso economico continuo e considerevole oramai di fronte ai risultati :della conversione della re~dita devono, umiliati, chinare la fronte; devono ammutolire gli ottimi liberisti, che non possono ar- •1.1ettere che sia possibile il progresso enz:1 il lr permesso e contro le loro teorie. Il progresso è considerevole e veran ente confortante; tanto più confortante in quanto uou risulta da un solo indice, non è unilaterale. Se l' Italia vedesse soltanto prosperare le Finanze dello Stato e s' inorgoglisse perchè i suoi bila nei da pan echi anni si chiudono con considerevoli avanzi; e se in conseguenza esistesse semplicemente il rialzo in borsa dei titoli del suo debito puhhlico, non avrebbe ragione di rallegrarsi molto ltri fenomeni di depressione esistes.,,ero , che poJebbero 1:1re supporre che la economi'.\ nazionale si trovasse in condizioni tristi. Ma per nostra fortuna e per nostro conforto non esiste ornmai alcuna antinomia tra le finanze dello Stato e la economia nazionale: progrediscono pari passu con armonia rara e che in questo momento si può considerare come unica tra i grandi Stati di Europa, la maggior parte dei quali se non vedono regredire l'economia pubblica sono però preoccupati delle condizioni del bilancio dello Stato. r:' il caso della Francia, della Prussia, della Spagna e sino a ieri dell' Inghilterra. Della Russia non è parlare. Il progresso della Finanza dello Stato risulta dagli avanzi di bilancio, dal miglioramento continuo delta situazione del Tesoro, dal gettito crescente dt i prodotto delle imposte; e quindi dell' aumento notevolissimo al di sopra della pari -a 105 all'incircadella sua rendita. Il progresso della economia nazionale no:J è meno evidente e può essere indotto e misurato : dalla scompar5a automatica dell'aggio sull' oro e del cambio sull' estero, ehe oramai è a noi favorevole o si mantiene alla pari; delle smobilizzazioni degli Istituti di emissione , e dal loro rapido risanamento e dello aumento della riserva metallica - prevalentemente aurea; d1llo aumento degli sconti senza cotrispettivo proporzionale aumento delle sofferenze; dal colossale aumento delle importazioni ed esportazioni da e per l'estero; dal forte incremento del movimento ferroviario, (b ~ indica il grande commercio sul mercato interno; dai progressi nella sua produzione ,1gricola e industriale, indotto dai due precedenti indici - produzione e commercio coll' estero - e dallo svilu;Jpo e prosiJerità delle società per azioni; dallo incremento dei depoJ'ti a risparmio nelle Casse postali , nelle special i Casse di risparr• io, presso gl'lstituti di en-;ssione, Banche cooperative, agricole ec. e nresso 1c Banche private - specialmente presso ,a Banca Commerciale e il Credito Italiano - ; dalla rrcvak~na dei profitti sulla perdita delle Società, Baoche ec., dall'elevamento dei s~-a. ri; dall'aumento dei consumi e del tenore di vita del popolo tutto ; dalla rapida diminuzione della rnortalità , eh' è ad un tempo il prodotto e l' espont- te si Lro e spontaneo degli
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