I II I 362 RIVISTA POPOLARE scarabocchiare : il primo segno di progresso appare quando glì sc;arabocchi rappresentano delle parti speciali nei loro posti rispettivi. Gradatamente delle righe sostituiscono gli scarabocchi, prima senza alcuna coordinazione particolare. Non sappiamo certamente se il genere umano ha seguito la stessa via nello sviluppo del disegno, ma oggi possiamo rintracciare molte fasi dello stesso procedimento. Nei depositi diluviali si trovano dei graffiti fatti come i disegni dei bambini moderni : altre scoperte dello stesso periodo mostrano un progresso così notevole che nei tempi diluviali il genere umano deve esser già passato dallo stadio di graffit_i a quello del componìmento di parti. Oggi tra i popoli primitivi troviamo raramente:: le evidenze del primo stadio: il Lane ottenne un graffito da un negro di Uganda, e il Koch Grunberg due dai suoi in_diani. Uno stadio ulteriore nello sviluppo del disegno è il contorno semplice : generalmente per far :.m uomo basta -un circolo, con due tratti per le gambe ; o due ~ircoli per la testa ed il tronco , posti insic!me senza collo.· Il Lewinstein trova che i fanciulli di otto anni ancora disegnano un uomo senza collo. Le braccia e le gambe vengono disegnati più tardi, prima con righe semplici, poi con righe doppie. Poi seguono i piedi; solamente il 50 °lo dei fanciulli di 8-9 anni riproducono i capelli. Sui disegni di popoli primitivi si possono fare queste osservazioni : il corpo e la testa non sono chiusi ciascuno di per sè ma sono disegnati con una linea continua che alle due estremità rappresenta le gambr. Così in due disegni di Bakarè (uomo e donna) gli organi genitali dell' uomo e la pezzuola che ricop_re i genitali della donna si trovano liberi corne senza sostegno entro questa linea continua. I bambini disegnano dapprima ogni figura vivente vista di fronte, più tardi di profilo, generalmente volgendolo a sinistra. 11 naso è generalmente messo alla perifaia , le braccia pen - dono ai fianchi del torso. Di 2000 bambini di almeno r I anni soltanto il 40 °lo d:segnavano un corpo di profilo e l' So 0 / 0 di questi coi piedi divergenti lateralmente. Anche a r 3 anni, è raro di trovare un corpo disegnato di profilo in tutte le sue parti, ft:nomeno che si verifica anche nei popoli primitivi. Bambini molto piccoli disegnano il corpo umano nudo m~ spesso con decorazioni : il 50 °/0 mette bottoni sulla nuda pelle e molti aggiungono capelli sul capo; gradualmente appaiono i vestiti, sopratutto per distinguere i sessi. Gli indiani fecero la stessa cosa per Koch -Grunberg, disegnando la figura umana nuda, coi vestiti soltanto a richiesta, e distinguendo i sessi coli' aggiungere i genitali al corpo dell' uomo e lunghi capelli e un grembiule al corpo della donna. Tanto i bambini che i popoli primitivi cercano di far appa rire nel disegno quelle parti che descriverebbero a parole anche se non sono in vista:. così spesso in figure vestite vengono disegnati le ossa , le costole e il cuore. Il 50 °lo dei bambini disegnano il contorno del capo visibile sotto il cappello , le gambe visibili sotto i calzoni , il contenuto di una tasca visibile entro la tasca. Un indiano nel disegnare un formichiere ci ha messo le ossa della pelvi e il cuore. Fanciulli e uomini primitivi confondono profilo e. faccia veduta di fronte, mettenio il naso di profilo , un occhio da un lato e l' altro occhio sulla guancia, o in qualche caso dall'altra parte del foglio, o mettono gli organi invisibili sospesi nell'aria. Anche i selvaggi hanno acuto senso di osservazione come i bambini. Un indiano disegnando la faccia del Dr. Koch non dimenticò di farci apparire una cicatrice. Così nei disegni anche più superficiali di animali non s0n mai dimenticate le parti caratteristiche, come lo zoccolo del tapiro e gli unghioni volti all' indietro del formichiere, anche nel caso in cui c'è una gamba di troppo o un piede di meno. I fanciulli cominciano generalmente dal disegnare la figura umana e poi gli animali più comuni; i selvaggi cominciano invece cogli animali più grossi che vivono intorno a loro, rappresentandoli dapprima con graffiti , poi con contorni, aggiungendo infine dettagli nelle loro relative posizioni. Ai disegni di animali spesso aggiungono delle decorazioni di fantasia sulla pelle, come macchie, linee o disegni simmetrici per dar l'idea -::he l'animale è bello. Tanto per bambini che per selvaggi il mondo delle piante è di poco interesse, forse perchè, secondo l'opinione di Lewinstein, le piante sono senza movimento e senza vita. I fanciulli si interessano presto per i colori, ma soltanto per ragioni decorative : si dilettano a riempire i loro disegni di colori, che Siano a proposito o meno : .solo più tardi appare lo sforzo di adattare il colore proprio ali' og~etto, e ancora più tardi di rilevare luci ad ombre. Il senso di proporzione manca affatto e quello di prospettiva appare molto tardi. ll Lewinstein nelle scuole Sassoni cercò I' di far illustrnre una fiaba: ma i fanciulli di 6 anni fecero soltanto dei frammenti di illustrazione; un can~, un uomo, l'acqua, etc. Solo in ragazzi più adulti trovò un tentativo di aggruppare le figure. Il Lewinstein mostra che uno sviluppo simile ha avuto luogo nella storia di civilta. ( Die Umschau, 9 giugno). Ai nostri abbonati che non fanno la colle{ione della Rivista e eh.evogliono mandarci il N. 0 7 dell'anno IX, il N.0 15 del/' anno X ed i N. 2 e3 del/'anno corrente, daremo in cambio un libro del valore di cent. 50 da scegliersi nell' elenco dei libri di premio di edizione della Rivista. RECENSIONI MARCOFANNO- L' c:;vansione commerciale e coloniale degli Stati moderni - ·/orino, fratelli Bocca, 1906. Un grosso volume che si sarebbe potuto ridurre quasi alla metà se l' autore avesse tralasciata la storia delle imprese coloniali moderne, nota a tutti gli studiosi dop:; 11 libro del Leroy-Beaulieu sulla Colonisation che:r !es peuples modernes. E' anche un libro a tesi, come le commedie di Paolo Ferrari. L'autore vuol dimostrare che il principio demografico basti a promuovere l'espansione economica degli Stati moderni. Ciò è in contradizione con la storia di ieri e di oggi, la quale ci dice che non sempre la popolazione può provocare simili fenomeni. li caso della Francia informi. Alla. popolazione bisogna associare il capitale , senza di cui il fenomeno non si spiega. Ad ogni modo , il libro ha qualche capitolo interessante e molte osservazioni acute. L. F. R. ORAZIO BuoNvINO- Il giornalismo contemporaneo -- Remo Sandron - Milano-Palermo Napoli, 1906. L. 5. Cominciamo coll' avvertire che questo libro fa onore , e molto, all'autore e all'Editore. L'autore da una tesi di laurea presentata alla facoltà giuridica dell' Università di Napoli , a cui spese sarebbe stata pubblicata se allora per confessione dello stesso Buonvino non fosse stata monca e alquanto disordinata per la fretta di prendere la laurea in utroque , ha saputo ritrarre un libro , che in Italia è e resterà per molto tempo unico e che non crediamo sia superato da alcun altro ali' estero. L'editore ha dato ad esso una veste elegante ed un buon mercato veramente fenomenale. Lire cinque per un volume di circa 620 pagine , in carta eccellente e con diagrammi a colore! In Inghilterra non lo metterebbero in vendita per meno di quindici lire. Noi non possiamo in una recensione riassumere un libro denso di dati e di sobrie osservazioni che occupano , come abbiamo detto, circa 620 pagine, ci limitiamo, perciò, a dare le partizioni e i titoli dei singoli capitoli. L' Introdu:rione si divide in due: nella prima sezione si esa mina con diligenza il valore scienti.fico dei dati statistici della stampa periodica. Contiene di più di quello che promette, perchè vi si esamina l'influenza che il giornalismo esercita sul traffico e sulla economia nazionale ; sulla tattica parlamentare ecc. e si conchiude che la conoscen.:m della tradizione siornalistica è propeJeutica necessaria pei giornalisti. Nella seconda si traccia l' evolu{ione storica del giornalismo dalle
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