Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XII - n. 12 - 30 giugno 1906

RIVISTA POPOLARE 311 sponde: PassHti, voi del partito, dal campo rivoluzionario s11 ri II el lo del la evoluzione, non avete al tra nrma pnssibile da brandire, se non quella della legalità - che in mano dPgli avversari spesso è pugnale-, nè altra lotta possibile dn. ingaggiare. se non quella delle conqui::;te dei pn bblici poteri , come sono costit11iti. - Ora percliè mai chi trn voi, che più allunga il braccio nel!' nd,)pP.rare l'arma e più allinga e af fretta il passo nel g-uc1dagnar terreno, deve essere ritenuto cfo,ertore pintto-ito che pit1 coraggioso e anche· vincitore? - Sono for.-;e contati i passi e misurati gli atti dell'azione in CJUPsti cimenti, che vogliono parere battaglie e 8)110 gil)Rtre? Quali i limiti designati su fJ nesto terreno, q na li le colonne d'Ercole, che nes:rnn Alessandro, tra voi, può varcare o abbattere senza essere insegnito o !\drlitato come fuggitivo?• A Gennaro Bl)vio premeva vedere Pantano alla prova ... Ma il Minister,1 di c11i faceva parte Pantano cadde prima che potesse for tram·1tare in legge i snoi importanti progetti improntati tutti alla Rpirito nuovo. Comt1nque unA indicazinne sn ciò che Ri!.?.nifirasse il passag-gio di P,rnt.ano al potere si ebbe: nell' &.ccanimento con cui l' aggredirono i reazionari per ispec11lazione come Monte Guarnieri, i reazionari sinceri come Santini, la marmaglia ignobile dei De Bellis che lecca ci 11otidianamen te le mani degli ex repubblicani Fortis, Marcora, De Marinis ec. e che si scandalizzò della pre!'lenza al potere di Edoardo Pantano; nella difesa Hchietta e calorosa che dell'opera sua fece tutto il partito socialista, da Ferri a Bissolati,-l'aggressione canap;liesca di uno gnomo napolitano non conta e fu bollatn. da Enrico Ferri per q nello che era - ; nel]' attitudine stessa del gruppo parlamentare repubblicano. Il quale quando venne l'ora di condannare o di ass1lvere il ministero, di cui faceva parte Ed,Jardo Pantano o si astenne o votò in favore come fecero Celli, Valeri e Vallone. + Dreyf'us e Andrè: le gesta del militarismo francese. - L'.'.1.Corte di Cassazione francese in seguito '\ fatti nuovi ha. ripreso in esame il processo Dreyfn:; ; il quale da vero g-alantuomo non si contentò dell'amnistia, ma desi11era la completa riabilitazione lega.le. Quella morale il mondo civile, e non la sola Francia, glie!' ha accordata sin da quando si conobbero i procedi1nenti scelleratamente fraudolenti adopera.ti dai g -imiti e dal militarismo francese. La protesta umana in s110 favore fu solenne, grandiosa: la formulò Zola nel famoso: J'accuse I La lunga minuziosa requisitoria del ProJ. Generale pre·sso la Cassazione ba giustificato pienamente ciò che il mondo civile aveva intuito: la condanna di Dreyfns fu una infr1mia organizzata dallo Stato mag• giore dell'esercito francese; infamia che fu espiata da uno solo dei maggiori responsabili delle falsità e delle L:alunnie scellerate !amiate contro il prigioniero dell'isola del Di avolo: espiata, ripetiamo, col suicidio del colonnello Henry. In tutti gli episodi di q nel drammatico processo venne fuori lo zampino dei gesuiti e del clericalismo alleato col militarismo. Ma quest'ultimo ora é stato messo alla gogna da chi poteva farlo con la maggiore conoseenza possibile dei fatti: dal Generale Andrè. L'ex ministro della gnerra nelle memorie che ha cominciato a pubblicare Le Matin e che suscitano tanto interesse e tanti scandali ha narrato còme e perchè il Prel:!idente del Consiglio dei Mini~tri Waldeck-Ronssea11 lo chiamò al ministero della guerra in sostituzione del Generale Gallifet. Risulta dalla sua pubblicazione che l' esercito francese era nelle mani dei ge:;ui ti e dei nemici della repubblica e che egli, André, ha sai vato la Francia da qualche nuovo 18 Brnmaio o 2 Dicembre, che avrebbe preparato e resa necessaria qualche nuova e terribile rivoluzione. I conservatori, che hanno trovato dei complici nella stampa inglese e specialmente nel Globe, si mostrano scandalizzati dalle rivelazioni del Generale Andrè. Noi invece lo lodiamo. Un accusato--e tale é stato per q nalche tempo l'ex ministro della Guerra- ha il diritto di difendersi ; non solo, ma egli ha il dovere di smascherare i nemici numerosi, potenti e pericolosi della libertà che si sono annidati :;ino a poco tempo fa sotto il manto della repubblica in Francia. Sotto q nesto aspetto le rivelazioni del Generale André completano la dimostrazione cbe Panl Sahatier ha fatto esaurientemente delle intenzioni ultra-reazionarie del clero francese : clero e stato maggiore cospiravano sfacciatamente per abbattere la repubblica e non sono riusciti che ad accelerare la marcia del socialismo. Pio X può mandare la benedizione pontificia ai snoi rappresentanti intransigenti in Francia : sarà quella che si dà ai moribondi, in exfremis. + Il Consorzio obbligatorio per gli zolfi Itallanl.-Richiamiamo l'attenzi0ne dei nostri lettori sull'articolo del signor Gallina che presentiamo nella rubrica delle Riviste delle riviste e che si occupa del I a quistione , che sarà forse ri:;oluta dal Parlamento quando sarà pubblicato questo numero della Rivista. Il signor Gallina si chiarisce partigiano della libera concorrenza; con ciò egli, senza saperlo, dà una mano a quella ineffabile Camera di Commercio di Messina che in nome dei principi e deg I i .. . in te ressi dei banchieri che ne fanno parte ridusse alla più squallida miseria la regione zolfifera della S:cilia organizzando un vergognoso trust al ribasso. che esercitò incontrastato dominio per l' anarchia della produzione ~ per la miseria e mancanza di capitali della maggior parte dei piccoli e medi coltivatori di miniere. Qnesto trust non può nuocere alla nazione perchè lo zolfo si consuma in grandissima parte all'estero. Non è possibile che i direttori del trust si ubbriachino elevaniio i prezzi al di là di un certo limite perchè in vari mercati spuntano già i concorrenti che li ridurrebbero alla ragione. In quanto alla concorrenza in genere bene avrebbe fatto il Gallina ad avvertire· che egli non si riferiva a quella delle piriti: se lo zolfo nativo dovesse sostituire questo minerale da cui si estrae l'acido solforico per usi industriali, si potrebbero chiudere le miniere di Sicilia perché i salari dovrebbero discendere al disotto di quelli della fame del periodo anteriore alla istituzione dell'Anglo-siciliana, che provò con dieci anni di vita prospera ai signori commercianti di Messina che l'estero poteva comprare ad un prezzo molto superiore a quello , cui l'aveva ridotto il trust al ribasso. Il Consorzio potrebbe ridurre i salari degli operai l Certo i conduttori e i proprietari potrebbero, nel loro interesse, averne l'intenzione. Ma gli operai delle miniere cominciano ad adoperare bene l'arma dello sciopero e saprebbero difendersi. Essi del resto sanno che col Consorzio di peggio di q II ello ehe loro toccò col regime della libera concorrenza non potrebbe toccare : fu qnesto infausto regime che li ridnsse alla più squallida miseria. Al pericolo d'altronde si potrebbe ovviare lasciando allo Stato una larga ingerenza nella gestione del Consorzio. Il Gallina lo propone; e noi l'accettiamo. + L'anarchia russa. - Il pogroma, cioè la strage di Ebrei, di Bielostock organizzato, come i precedenti, dai funzionari dello Stato, e tutti gli avvenimenti, che si continuano a svolgere in Russia fanno temere che l' anar;hia continuerà nell'Impero degli Czars. La. Douma ha preso una decisa attitudine di resistenza, ed ha mostrato colle sne di::icu::;sioni che contiene nel suo seno uomini di grande valore, la cui esiste.iza non

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