RIVISTA POPOLARE 319 che denunziai, solo e dimenticato, alcune porcherie della marina molti anni or sono - nel 1894· - che appena Ferri formulò le accuse contro Betfolo tentai richiamarlo alla realtà dimostrandogli che egli commetteva un errore prendendosela contro un uomo senza possedere elementi sicuri di accusa , mentre la colpevole vera, meritevole delle accuse più severe era la istituzione : il ministero della Marina. Legga La Rivista popolare del tempo il redattore dell'Avanti ! e si convincerà che egli sbaglia di grosso atlermando che gli amici o gli affini hanno abbandonato i promotori della campagna e gli si siano posti contro. Non un ~ol~ amico, non un solo affine e ~olpevole nel s~nso indicato da Monicelli. Egli, p01, legga tutto 11 processo per diffamazione e la la relazione dell'inchiesta sulla marina e si convincerà dell'errore commesso da Ferri e dall' Avanti'! . nello insistere a fare convergere contro un uomo accuse, che dovevano essere indirizzate ad una istituzione. ~ DR. N. COLAJANNI LaIlumea l' attuaslietuaziopnoelitiea in Russia. Tutta la Russia con somma impazienza, con intensa, vigile attenzione aspettava 1a risposta alla Duma da parte del governo. I ·partiti rivoluzionari che con occhio critico vedevano a ragione nella formazione della Duma solo un ostacolo , un freno alla corrente tempestosa delle masse innuméri, tuttavia dopo la votazione dell'indirizzo allo Zar nelle precise e limpide linee di un ultimatum, non poterono disconoscere le buone intenzioni di essa. La parte relativamente non numerosa di quella gente che ama la pace (già, un proverbio russo dice: « una pace cattiva vale più di una guerra buona>), in quel medesimo indirizzo della Duma riponeva le speranze di tale quiete, e s'aspettava ancora da essa un sistematico e pacifico riordinamento delle gravi condizioni del paese. Ambo le parti, trovavano necessario, inevitabile li categorico dilemma presentato dalla Duma prima di cominciare il lavoro legislativo; questo perchè nessuno credeva nella sincera Yolontà del governo ad incamminarsi nella via del costituzionalismo: nesffuno lo poteva, dopo il numero stragrande delle vittime che bat. tezzarono col sangue le libe1·td del manifesto del 30 ottobre. Il governo - si vociferava in ognì capannello, in ogni riunione, - non potrà attenersi ad una via di mezzo : e consentirà al piano-della Duma « accordare piena amnistia a tutti gli scellerati (1) politici e a parte di questi condannati capziosamente sotto la rubrica dei reati comuni; stabilire la responsabilità dei ministri; abolire il Consiglio di Stato o almeno ridurne le (1) Scellerato in Russia viene chiamato dal governo colui che prende parte alle sommosse - o che il condannato in regolare giudizio (questo in verità avviene molto di rado) o che il condannato in via amministrativa. - Nell'un caso o nell'altro si infliggono pene severissime. attribuzioni ai minimi termini; approvare la proposta circa le riforme agrarie; distruggere le distinzioni di ceto, di religione, di nazionalità; intro:l urre il suffragio nniversale per ambo i sessi ,, - oppnre con uno sforzo supremo del dispotismo agonizzante si opporrà al mi. ~liorame u to delle condizioni del popolo per sorreggere 1 l trono e le camarille. Il tenore di questa o quella risposta del governo snbito farà chiare le sue intenzioni ed additerà alla Duma le via da seguire. ♦ Lo zar negò di ricevere personalmente la deputazione della Duma, e questo rifiuto lasciò intravedere chiaramente le probabili risposte La stampa fondandosi sulle opinioni prevalenti nelle sfere ufficiali predisponeva la Duma e la popolazione al conflitto inevitabile. Ma la realtà superò addirittura le previsioni. Nel1a seduta st01·ica (come la definiscci la stampa russa) del 26 maggio il presidente del Consiglio dei Ministri, Goremichin, lette la dichiarazioni del ·governo aride, burocratiche, gottando in faccia di rappresentanti del popolo il rimprovero di non aver saputo conoscere le esigenze del paese, e sostenendo che la Duma nella esplica.zione del suo programma aveva varcato i limiti designati dalle leggi fondamentali s: rivelò. « Il governo, --dal banco dei ministri salmodiava la voce monotona di Goremichin, - giudica affatto inaccettabili le proposte intorno alla questione agraria affacciate dalla Duma; la responsabilità dei ministri, la soppressione del Consiglio di Stato non possono assolutamente ricollegarsi alle leggi fondamentali dell'impero, e rimangono fuori della competenza della Duma... L' amnistia generale agli scellerati politici è ritenuta dal Consiglio dei Ministri presentemente non confacentesi al bene del paese ... > Questo la prima volta, quando il governo ebbe la occasione propizia di esporre al popolo le sue intenzioni, e questo primo discorso non fu un tentativo di conciliazione; chè anzi asso cadde qual ferro rovente sulle piaghe della nazione. E tale dichiarazione fece scatenare una tempesta nel parlamento: l'un dopo l'altro i migliori oratori della Duma con parole infuocate e forti Htigmatizzavano e bollavano l'operato del governo che aveva deciso di contrastare ai voleri del popolo. E dopo i discorsi dei deputati Rodicev , Anichin, Aladiin, Kovalexky, unanimamente la Duma acclamò il seguente ordine del giorno: « La Duma considera come condizione la più necessaria per il rinnovamento del paese e per un utile lavoro dei rappresentanti del popolo l'immediata dimissione del presente ministero e la formazione di uno nuovo che goda la fiducia del parlamento. > ♦ In ogni paese veramente costituzionale il Ministero dopo il voto di sfiducia si dimette cedendo il posto a un nuovo governo appoggiato dalla maggioranza della Camera. Ma ben diversamente si procede in Russia: il governo di Goremichin resta al potere, e non solo non mostra volontà di dimettersi, ma persiste nel suo perfido lavorio confermando pene di morte , 4 procla-
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