284 RIVISTA POPOLARE nunziati , avvenuti 111 uua lontana colonia africana, dove gli E11ropei ne commettono di ogni colore e rinnegano l'umanità. Una inchiesta venne ordinata ed il Consiglio del .Ministero degli all'ari esteri dopo uditi i testimoni e l'accusato, ha assolto pienamente il Mercatelli da tutte le accuse. Ci crediamo nel dovere di darne notizia in que::;ta stessa rubrica, nella quale ne parlammo. NOI ♦ A proposito dello sciopero generale. - Caro Colajanni, Il vostro appunto all'articolo di Enrico Leone che afferma esser0 • 'Hl costume acquisito il non intervento della forza pubblica nei conflitti cbe avvengono in Germa•nia od I np;hilterra > poggia s11 un fatto incontrastato, ma non dice tutto, e permettete quindi che io aggiunga una coda al vostro stelloncino polemico. Io non so dove I' amico Leone abbia appreso il costume acquisito della Germania e del!' Inghilterra : certo egli ha avuto un pessimo informatore. I conflitti - rni limito alla Germania visto che. per il Belgio: Francia ed Inghilterra avete portato ottimi esempi contro l' opinione del Leone - non avvengono perchè è notorio che in Germania al minimo sn bbuglio la forza pubblica sparerebbe senza attendere l'ordine ... dei ciottoli. Un esempio: Per il 21 febbraio scorso in commemorazione dei fatti di Pietroburgo, i socialisti di Berlino avevano promossa una dimostrazione che sarebbe riuscita senza dubbio pacifica. Ebbene; a Berlino furono concentrate non so quante dozzine di reggimenti e l'ordine era di sparare al primo accenno non a dimostrazioni numerose, ma al solo formarsi di cortei. I giornali ufficiosi scrissero a grandi caratteri che l'ordine era di sparare in pieno petto e questo µer economi a di sangue ; la logica del costume acquisito difatti affermava che gli squilli , le fucilate in aria e gli altri mezzi preventivi e pacifici, non avrebbero che maggiormente eccitati gli animi e quindi reso JJÌÙ grave il massacro. I sccialisti ca.pita la mu- ::,ica, cambiarono programma e si limitarono ad ascoltare in luogo chiuso uu discorso di Bebel che parlò per tre ore. Le parole dell'oratore socialista-ch'è un forte oratore, non tale però da tener desto uu uditorio per tant,o tempo - e la birra dispersero le ultime velleità e alla spicciolata senza un grido, finita la concione, tutti se ne andarono a casa. Con questo me ne guardo bene dal difendere la condotta del partito socialista tedesco il cui !egalitarismo mi sembra vada oltre ogni limite di serietà: no. Dico ::ioltanto che se in Italia si avesse un decimo della prudenza tedesca non si lamenterebbero eccidi, sui- quali specula la più stupida demagogia che abbia calcato il bel paese. Io vi ho portato un esempio recente del costume acquisito. Per chi non voglia ricorrere a frasi fatte -tanto per concludere che il nostro è l'ultimo dei paesi, gli esempi sarebbero numerosi ed istruttivi. E perchè del resto i nostri capi rivoluzionarii non vanno un pò all'estero ad assaggiare le libertà che da noi mancano? Per wio conto l'esperimento l'ho fatto .... Un'altra cosa: nell'ultimo numero della vostra Rivista, riportate l' &.rticolo l' Ultimo sciope1·0 generale pubblicato nell'Avanti della Domenica. Grazje. Non posso però accettarne la paternità perchè non mi piace adorniu-mi delle penne del pavone. Dell'articolo condivido tutte le idee , ma poichè è bello è bene se ne conosca il vero autore: esso fu scritto dal mio collega on. 8avino Varazzani. Grazie dell'ospitalità. Vostro VITTORIO PIVA 11 tttionfo di Gio1itti Non è stato un trionfo oratorio, nè quèllo di un programma ; ma quello di un dominatore temuto ed anche amato, che riprende il suo posto che per poco aveva lasciato volontariamente e che nella sua assenza, spirituale se non materiale, era stato occupato da altri. Spieghiamo i termini di questa sin tetica impressione della seduta e dèlla votazione del giorno 12 nella Camera dd Deputati, che a qualcun<~ potranno st"mbrare oscuri; forse anche contraddittori. Dal punto di vista oratorio· l' on. Giolitti nel leggere le comunicazioni del governo parve stanco e malsicuro appena cominciò a parlare : sulle sue labbra non errava quel suo sorriso mefistofelico caratteristico che spuntò soltanto per qualche istante rispondendo o interrompendo gli on. Chiesa è Ferri Enrico. Invece egli si mantenne, quasi sempre durante la seduta acceso in volto. E l'accensione della faccia formava uno spiccato contrasto colla parola più calma e più dimessa del solito. . In quanto al programma non c'è nulla da obbiettare, ben poco da osservare. Nei punti concreti è nè più nè meno quello dell'on. Sonnino. Si comincera - anzi mentre si pubblici la Rivista, è giù cominciata - la discussione sul disegno di legge pel mezzogiorno, per la Sicilia e per la Sardegna. La novita è quella del rinvio della discussione del riscatto delle meridionali a Novembre. A nessu1Jo parve ingiustificato questo rinvio, perchè l' on. Presidente del Consiglio disse che un progetto di tanta importanza non poteva discutersi in pochi giorni. Ed aveva ragione. Ma questa giustifìc:izione del rinvio non è la condanna di coloro che ne vollero ritardata la discussione sotto Sonnino? Intanto i capitalisti delle Meridionali possono gongolare: il ritardo nel riscatto procurerù a loro un guadagno di almeno quattro milioni, perchè da Luglio a Dicembre decorrono i mesi del massimo movimento delle- merci e dei passeggeri ed a Gennaio, quando il governo prenderebbe le meridionali, comincia la stagione morta .... L'on. Giolitti dichiarò che i progetti pel mezzogiorno verranno migliorati durante la discussionè che si fara sul testo cnncordato tra la Commissi.one parlamentare che li esamino e il ministro Sonnino. Non si sa ancora di preciso su che cosa consisteranno tali miglioramenti. I proprietari e i conservatori sperano che siano modificati profondamente gli articoli sui con tratti agrari; se cosi fosse tutto il progetto perderebbe l' i 111 pro11ta sociale che esso aveva primitivamente, con danno sicuro delle classi lavoratrici. Rimarebbe lo sgravio della fondiaria ; e sarebbe da accettare. Si assicura che i provvedimenti contro l'analfabetismo e quella sulla viabilita verrebbero estesi alle Marche ed all'Umbria ed anche resi più efficaci. Di che ci sarà da rallegrarsi sinceramente. Un annunzio che parve una canzonatura fu quello di una inchiesta parlamentare sulle condizioni dei lavoratori del mezzogiorno, della Sicilia e della Sardegna. In verità dopo tante inchieste, tante relazioni ufficiali e tante pubblicazioni pregevoli e ricche di dati non c'è lato del problema, non c'è dettaglio sullo stato del proletariato che non sia
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