Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XII - n. 11 - 15 giugno 1906

RIVISTA POPOLARE 307 delle finanze ha detto cose inquietanti e ch'era doveroso dire. ((È al governo, egli proclamò, che appartiene d'indicare e alla maggioranza quello di eseguire. Sarebbe criminoso nascondere la verità e addormentare la coscienza pubblica sulla condizione finanziaria e bisogna chil::dere la cooperazione della maggioranza per un' opera ingrata , ma vitale. È un dovere per tutti fare scomparire il deficit dal bilancio n. 13isogna ricordarsi che tra il 1897 e il 1906 in dieci bilanci le spese votate si sono elevate da oltre 3 miliardi 385 .milioni a 3 miliardi e 709 milioni con un aumento di 327 milioni. Intanto si sono votati sgravi cl' imposte ; sicchè il pareggio del 1906 non 1-Ìa potuto essere ottenuto che per mezzo di risorse eccezionali ~ elegan:e cufemism~ che si traduce in una parola ! p:estiti. li pareggio del 1907 va incontro a tre sorta di difficoltà : t o scomparsa delle risorse eccezionali di cui ha goduto il bilat11.'.iodel I 906 ; 2ò accrescimento delle spese ordinarie ri sl11tante dallo sviluppo not•Jtlale dei servizi e dall' nppli::azione ddle leggi votate; 3° spese nuove per la difesa nazionale cioè armamento per 262 milioni di lire che si devono trovare nel bilancio del 1 907 se non si vuole continuare a ricorrere al debito fluttuante che nel 18o(i fu di 87 milioni. Se questi debiti a breve scadenza non possono aumentare senza clan neggiare la condizione del Tesoro; arrivati ad un certo punto bisogna consolidarli. E ciò forse si dovrà fare con un piccolo prestito di 350 a 400 milioni. Ciò si argomenta dalle dichiarazion: del m1111stro Poincaré che non spera in una riduzione notevole di spese dei vari ministeri. Nè egli spera maggiormente di evitare il deficit col l'imposta sul reddito eh' è nel programma della nuova maggioranza. , L' imposta sul reddito , egli ha osservato , non dovrà essere inquisitoria e vessatoria; deve mirare sopratutto a ripartire con più giustizia le imposte attuali ; non potrà coesistere con tutte le imposte dirette attuali; e potrà procurare delle risorse che basteranno appena per fare fronte alle riforme sociali e specialmente alle pensioni operaie n. Questi criteri vennero confermati da Barthou ministro dei lavori pubblici, che vuole specialmente destinarne il prodotto all'al leviamento dei pesi sull'agricoltura. Da queste dichiarazioni ministeriali risulta: 1 ° che l'imposta sul reddito non sarà presentata come un mezzo di livellamento o di spoliazione; 20 che essa non sarà una semplice sovrapposizione , nè sarà vessatoria o inquisitoriale. Queste importanti condizioni attenueranno l'impressione cattiva eh' essa fa in un paese individualista come la Francia. Ma la quistione del pareggio del bilancio rimane e si dovrà fare qualche sforzo per ripararvi. Perciò ci associamo a queste savie parole di Poincaré: (< Se si vogliono le buone riforme necessarie, bisogna che il governo non abbandoni la sua parte direttiva e che esso scelga il programma e il metodo per svolgerlo; bisogna che esso si metta alla testa e non a rimorchio delle maggioranze; in una parola occorre che esso riven · dichi a sè I' onore e la responsabilità di governo >l. Dopo la gioia della vittoria, egli conchiuse, va a suonare per le sinistre l'ora del lavoro, dell'azione e delle difficoltà » (L' Eco,umiste europeen, , 0 giugno). ♦ Hermann K6hler: Il socialismo nelle c~mpague tu Ung·heria e :In Ger111anta. - Il secondo numero del sesto volume dei << VViener S taatswissenschaftEcher Studien » contiene una discussione esauriente sulla (< Questione dei giornalieri in Ungheria >>, una questione la cui discussione è piena cl' interesse anche per la Germania a causa della somiglianza delle condizioni dei giornalieri nei due paesi. L'autore, il conte Giuseppe Maitàth, membro della Camera dei Pari in Ungheria, è uno e.lei più grandi proprietari e.li fondi ungheresi e al tempo stesso un uomo di buon senso, che comprende perfetta1rn:nte la situazione e mette molta attività e simpatia personale nello sforzo di migliorare ed avanzare i suoi contadini. I salarii dei giornalieri ungheresi sono piò bassi di quelli dei contadini tedeschi, a causa dei corti periodi di lavoro più che della piccola paga. Tanta parte della terra è usata nella coltivazione del grano che il periodo di lavoro più lungo, Il raccolto comprende adesso da , 4 a 2 1, al più 30 giorni : cosicc hè marito e moglie possono guadagnare da , 40 a 160 Co - rone. Negli altri 60 giorni di lavoro all'anno possano fare 160 a 250 Corone. La tendenza cieli' ugherese al piacere ed alla prodigalità impedisce il risparmio, talmente che il tempo senza lavoro è per molti giornalieri un periodo d'indigenza. Sul malcontento che sorge da una tale condizione, i socialisti fondarono lìn dal 1880 un'agitazione, che condusse al primo grande sciopero dei mietitori nel 1897. Malgrac.lo i ten · tativi di sopprimerli colle leggi esistenti, nuovi scioperi scop pia vano nel 1005, causando molti arresti e spargimento rii :sangue. Ora il contegno dello Stato ungherese è cambiato e in principio d'anno gli statuti di nn' unione agricola con 50 mila membri hanno ricevuto la sanzione del ministero degl' interni. Tutto il movimento riguarda non tanto salarìi più alti quanto il desiderio appassionato del giornaliero di possed..:rc un pezzo di terra alla maggioranza (77 °lo) ancora negato. Il giornaliero 11ngherest: preferisce l'idea ddla divisione dèlla terra a difle renza del tedesco che tende la proprietà cooperativa. Ma il nodo della questione terriera sta per i tedeschi conte per gli ungheresi sopratutto nel loro desiderio di possec.lere terni. [ socialisti in Germania layorano più sistematicamen·e; e dacchè la libert~\ di associazione non esiste ancora, il malcontento del giMnaliero il ciuesto fatto lo fa più suscettibile ai lora sforzi. Il congresso del partito nella Prussia orientale il 10 settembre, '05, e quello di Jena mostrarono i successi notevoli portati dal lavoro di molti anni nel formare unioni di contadini. Dal congresso di Jena tutti i membri del partito sono obbligati ad unirsi a qualche associazione, nel comune o nella provincia vicina se non ne esiste alcuna nel luogo ove e~li vive. La tassa d'associazione è piccola, 20 pfennig al mese, e dà dritto a una piccola assicurazione su Ila morte .. l' istruzione dei membri è anche un punto importante dell' agita7ione del partito socialista, e specialmente lo sforzo di spiegar loro tutte le questioni che riguardano la protezione e l'assicurazione degli operai e i conflitti del lavoro. I 75 rapporti dei segretariati socialisti agricoli dell'anno passato mostrano l' interesse e il successo che tra la popolazione della campagna hanno le leghe di resistenza, dapprima proprie alle città. Molte cose che mancano anc0ra in Ungheria esistono già in Germania, per esempio, nonostante i loro difetti, le migllori assicurazioni operaie nel mondo. La colonizzazione interna invece, di cui il Mailàth dice molto bene, manc3 ancora in Germania : la mancanza di terreni e l'indipendenza soltanto parziale, che procurano le piccole concessioni in enfiteusi, ad ogni modo spingerebbero molti contadini a perdere la speranza ed a cercare lavoro nell' industria. [I mezzo migli0rc per assicurare condizioni soddisfacenti nelle campagne è la cura dei buoni rapporti personali tra il conta dino ed il padrone. L' incapacità, la maneanza ii fiducia e la tendenza a rompere il suo contratto di lavoro nell'operaio sovente giungono ali' intollerabile: ma dalla parte del padrone, i maltrattamenti, la durezza del cuore, ed anche le punizioni corp~rali, le quali vengono ancora applicate in molte tenute, fanno arrossire di vergogna. li Mailàth crede che si possano evitare gli scioperi agricoli, anche se il padrone e il giornaliero non accomodano le loro difficoltà come amici, se si servano di un tal mezzo come i sindacati agricoli francesi , organizzati sul principio della simpatia umana e dell'intelligenza solle.:ita dei bisogni e delle condizioni. (Socialde111okratisc/1es blatt, maggio).

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