Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XII - n. 11 - 15 giugno 1906

RIVISTA POPOLARE 303 da nobili famiglie ingksi ~ono perdute e la tradizione senza verificazioni vale poco. D' onde le mie rigorose ricerche nel Maryland e nella Virginia sulla autenticità delle armi e dei suggelli di alcune famiglie americane, eh' è stata riconosciuta anche da Sir :E;dward Maunde Thompson , direttore generale del British Alusewn. Perciò aggiungendo i trecento anni <li discendenza n.mericanà alle famiglie di antico lignaggio che fiorivano sotto i regni di Giacomo 1°, di Carlo 1° e di Carlo 2°, noi possiamo vantare che l' aristocrazia americana è più antica, in alcuni casi, della presente aristocrazia inglese. Quantunque gli Americani non abbiano desiderio di fondare un'aristocrazia ereditaria, pure la dimostrazione del!' antica discendenza da nobili famiglie e la conservazione dei loro stemmi e delle loro armi come quella delle memorie dei nostri antenati della rivoluzione, giova per dimostrare che gli Americani hanno il diritto di non occupare più a lungo la posizione d' inferiorità sinora tenuta nel mondo sotto questo aspetto. Di più che cinquecento famiglie nel Maryland e nella Virginia si conosce ogg_i l'araldica e di alcune migliaia di famiglie coloniali si hanno gli stemmi e i suggelli. Queste scoperte che sono una rivelazione pei popoli che parlano inglese dai due lati dell'Oceano non sorprendono coloro che hanno fatto ricerche sulla nostra storia primitiva. L' ignoranza su Ha reale condizione degli uomini che colonizzarono il Maryland e la Virginia deriva dal fatto che gli scrittori primitivi commisero degli errori, che furono ripetuti più tardi dagli pseudo-storici. La verità è che durante i regni turbolenti di Carlo 1 ° e Carlo 20 che impoverirono l' Inghilterra colle guerre interne e colle malversazioni politiche, molte nobili famiglie non videro la salvezza che nella emigrazione ; e molte vennero in America in cerca di libertà ed altre per rifare l'antica fortuna. l cadetti delle famiglie nobili che in patria nulla avevano da sperare per resistente diritto di primogenitura sentirono l'attrattiva dell'America specialmente in seguito della pubblicazione in Londra delle Conditions of Plantation di Cecilio Calvert. La Virginia Company, che comprendeva 230 gentiluomini della Corte di Giacomo e di Carlo 1° attirò l'attenzione sulle condizioni della Virginia. 1 giovani rampolli delle grandi famiglie inglesi trapiantate nd suolo vergine dell' Amt'rica vi crebbero in forza e virilità e divenn<.:ro i progenitori dei più grandi uomini di Stato, generali e giuristi dell'America. Di questo dobbiamò compiacerci particolarmente, percbè ciò conferma che il sangue conta in .una nazi?ne come in qualunque altra specie di animali. Un buon cavallo o un buon cane non discende mai da un :bastardo ed una nazione che raggiunge la grandezza non deroga dalla legge che i I simile discende dal simile. Ma questa quistione della discendenza ci riporta alla qui- ·stione delle classi in America. Se ne possono distinguere due: ,la prima costituita dai discendenti dei primi colonizzatori, dai ,quali deriva la nostra aristocrazia americana, che in nulla si distingue da quella dell'Inghiltt:rra anteriore alla rivoluzione; fa seconda comprende i moderni americani discendenti dagli immigranti di ogni sorta e <li ogni spt:cie, che vengono da tutte le parti del inondo in cerca della libert~t , della uguaglianza e delle ricchezze del!' America. La rivoluzione sociale che dà le prove legali della esistenza ,di un aristÒcrazia americana servirà a stringere sempre più i sentimenti di amicizia che legano l'America e l'Inghilterra. Le Americane discendenti dal nobile sangue inglese possono, p<.:rciò , essere ammesse allo stesso rango sociale dei mariti ari~tocratici ; ed è questa la migliore anzi la sola via da S<.:- .guire per risponde.re a coloro che accusano gli americani cli .cornprnre titoli ed anche :intenati ! (North America11 Revie)JJ, unaggio). O. von Lù1stow: Animali estlutl ed Animali che si esLi11guouo. - l periodi prcistoirici, del ferro, <lei bronzo, della pietra, furono assai più ricchi di animali mammiferi che i presenti. Gli uomini nell'et~\ della pietra non vivevano di agricoltura ma di caccia e dalle ossa che essi lasciarono nelle caverne si può ricostruire la storia del reono . b animale del tempo. Si sono contate 167 specie di mammiferi soltanto, delle quali 56 sono estinte già dai tempi preistorici. Anche il numero di animali di ogni specie deve essere stato molto grande, come dimostra la scoperta dei resti di 2000 cavalli selvaggi fatta a Salutrè in Francia. Tra gli animali estinti il più noto è il mammut, animale nordico con fitto pelo e molto grasso, che si estendeva fino all'Italia del nord e alla Francia meridionale. La quantità di zanne importate dalla Siberia sotto il nome di avorio fossile provengono dagli avanzi di non meno cli 20 mila animali. Un grosso mammut fu trovato completamente conservato nel ghiaccio nella Sibl!- ria nordica e fu portato nel museo di Pietroburgo nel 1 902. Dal contenuto del suo stomaco si poterono ancora riconoscere le specie vegetali che gli servivano di nutrimento. In Siberia viveva anche una specie di rinoceronte lanoso. Tra i 109 animali trovati nella caverna di Combarelles (dip. Dordogne, Francia) si trovano 40 cavalli selvaggi, 3 tori selvaggi, 2 antilopi, 2 capriuoli, 3 cervi, 14 mammut. Verso la fine della età della pietra il numero degli animali era già molto diminuito: parte emigrò verso il nord, come il bue muschiato, la volpe polare, la lepre bianca, l'orso polare, il lemming, lo zibellino, il ghiottone; altri emigrarono verso il sud, come l'antilope, il leone, la tigre, la iena, l'elefante, l'ippopotamo, il rinoceronte. Nei tempi storici molti animali si sono estinti o sono stati distrutti dall'uomo. Così una foca (Rhytina Stelleri) cli 7-5 metri di lunghezza e 4 tonnellate <li peso, che viveva sulle coste della Siberia fino al 1 780; certe specie di tacchini (Did11s ineptus, isola Maurizio fino al 1689; Didus solitarius, isola Rodriguez); l'alca, scomparsa dalla Groenlandia e dalla rs:anda dal 1 8tH· Altri animali stanno per sparire : l'oro e (bue selvatico) che vive ancora in foreste della Lituania e del Caucaso in numero di circa Goo individui; il bisonte americano, ridotto nel 1895 a 835 capi; il castoro, già comunissimo in Germania, che vive ancora in una piccola colonia protetta presso Dessau; lo stambecco che conta ancora circa 300 ani mali in Val d'Aosta e in Savoia. Questa notevole diminuzione <li mammiferi in specie e numero non ha com.penso nella comparse di una sola nuova specie. I grossi anirnali del periodo terziario come l 'lgua1wdo11 lungo 9 metri, e l' Atlantosuurus, lungo trenta metri, non hanno successori. La forma .lei teschi <li animali selvatici dell'Europa media presente è analoga a quella dei teschi dell'età della pietra. Questo fatto sembrerebbe provare in contraddizione alle teorie Darwinia_ne che la natura permette l'estinzione delle specie, ma non è capace di originarle: le forme animali sono infatti rimaste in variate da 11' t:tà della pietra al presente per un periodo di parecchie centinaia <li migliaia di anm. (Die Gren 1 boten; 10 Magg:o). ♦ G. Beaubois: Il movimento dcJle otto ore. - Lo rntervento dei sindacalisti nel movimento socialista ha prodotto anche un apprezzamento diverso suHa domanda della giornata di 8 ore. li proletariato organizzato sul terreno economico si è liberato dalla tutela dei partiti politici e non co_nta più sull' intervenzionismo dello Stato. Cerca costituirsi mezzi di azione propria. Uno di questi è la riduzione della giornata di lavoro . Secondo i sindacalisti rivoluzionari è necessaria la riduzione per evitare l' azione deprimente fisica e morale della lunga

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==