Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XII - n. 10 - 31 maggio 1906

260 RIVISTA POPOLARE « Gi01·nale cli Sicilia, t1oi troviamo clie in c+ermani;-1, « il provvedimP-nto propotit,o dall'on. De l!.,elice ha dato ·« buoni risultati con soddi:;f ,zione 111111 :-;ul·>dei lavo "ratori, ma an he dei capitalii.t,i o dèi rappreSt'ntanti ~ la forza. Il provvedimento e\'ita, a lo:-oeonvinzione, e i conflitti sanguinosi, JJercl1è la µre::wnza della forza « può costituire nna provoct\zione. Ma tale disposizione, « per unanime as:Serzione di t11t,ti, tii fond,L p1·incipal- « mente sulla educazione degli operai, sull0 stato giu- "' ridico d<dle loro organizzazioni., sulla loro coscienza « òi poter contendere nelle vie legali, snl loro rispetto « alla legge e su di un altro cumulo cli circostanze « morali, psicologiche e sr.ciali che tra.tte11gonol'operaio « tedesco a fa1·si giustizia da sè, scendendo ad atti di " violenza ». La civiltà capitalistica in Germania. non fa appello ali' intervento della forza pubblica, non ricorre all'uso delle armi perchè laciviltà p1·oletarùiè tale che non rende necessario nè l'11uo, nè l'al t··o. E,·co la verità. Chiunque atfer_ma diversamente s· ing.urna e J inganna. I candidati socialisti al bivio. - Abbiamo detto nel Numero prt!Cedeute e plr quale motivo - pt'itno solo dei tanti accam1•ati -- riteneva1no log·ca ed anche doverosa la dimi::;sione dPi deputati socialisti. Easi che credevano e pretendevano - in generale con ragione--di rapµresentare le mas.:;e lavoratrici non pJtevano utilmente rimane-re al loro posto quando da m9lte parti, quantunque interessatamente, si r_ipetev~ che delle medesime 11011godevano più la fiducia; essi che avevano bia:simato, bencbè in ter,ni ni re missi vi e non tempestivamente lo tiCiùpero gen'èrale non pote ' vano più ra pprese1i tare coloro che lo a ve vano proclamato e buffamente tentato di eseg11ire. Noi pensiamo, e non è male ripett·rl,), che i deputati socialisti siano in buona µarte n'sponsabili dello spirito nuovo che ha inva8,> unn. gro.sl:la frazi,me del proJetariato che sembra pil'.l gro:isa ancora pel vocìo che fanno gli avvocati e gl' intellettuali, cl1e in nome dei lavoratori autentici, fanno intorno a loro; ne sono responsabili per la loro quotidiana coudiscende.ò.za ai voleri degli armeggioni e dt"gli anarcliici , per la incertezza della 101o condotta, µer la ruaneanza di energia neJI' affrontarli e nel separare la propria tlalla loro cautia. A q11esti fatt1ri intrinseci, per cosi dire, altri estrinseci se ne nnirollo a deterrni nare la seceHsione virtuale tra le di verse tendenze del :;•eia I ismo i tali ano, che 1,otrà meglio svilup11arsi e µiù utilmente vivere quando le parti si saraune meglio e più nettamente delineate o separa.te effettivamente. Ettore Ciccotti, Ì:,pirandosi a realtà ed a sincerità, dovrebbe rifai e il :rno libro s1illa psicologia del moviniento socialista 'ila/iano, onde 8µieg<lre come e perchè in Italia dove mancano le condi1,ioni essenziali per la. genesi generica del sociali::1rno non solo questo si è sviluppato rapidamente e largamente, ma nel suo seno e' è già una corrente ::iindacali!-:ita diversa da quella tede::1ca e con una forza che in Germania non ha e che segue metodi propri e che non trovano riscontro altrove: dalla pazzesca leggerezza colla quale si ricorre allo sciopero g1rnerale, dalla. provocazione siste• matica davvero rivoluzionaria èsercitata nel Consiglio provinciale di Mantova, ai criteri elettorali prevalHi nel Collegio di Budrio - dove pare che il vero ed eccellente titolo per essere caudida ti socia listi è quello di procurarsi una condanna per diffamazione-- alla insurrezi<,ne contro il gruppo parlamentare, .alìa sollevazione contro il rivoluzionarismo, del resto poco autentico, di Ferri. Di questo spirito nuovo e brutto si avevano avuti segni a .Milano contro Turati e nelle Puglie contro Barbato; ora si è chiarito più invadente e più ardito ed ba fatto anche tentare un ravvic:namc1tto molto ::!tentato tra la f~ttco rlivorc:1.Lricerlei :;uciali::1ti italiau i e quella dei giacobini f,·a11ce::;iche di::itrnS*lro µ;li uomini della Giron fa; il ravvicinamento è assai stentato, perchè fortuna.tamente in Italia non è in funzione la ghigliottiì1a e coloro che dovrebbero fa.ria, fonzionnre hanno tanta eonigliesca prudenza da non farsi mai acchiappare nei tumnlti che e-isi µrovocano e che costano la vita e Ja libertà di tanti dil:lgraziati 1 che prestano loro fede; la comparazione è anche alq 11anto ri dicola per le µroporzioni degli avvenimenti e dei protagonisti. In verità non si potrebbe che ridere sgangheratamente se si volessero paragonare i Dugoni, i Lazzari, i Sabbatini ai colo;si che rispondevano al nome di Dànton. di Robespierre, di Saint Just .... Dove condurranno i rivoluzionari nou:veau style non si sa. Sinora essi contauo al loro attivo parecchi eccidi e molti anni di galeni distribuiti alle vittime iuconscie della loro predicazione , la perdita dei collegi di Corato , di Reggio Emilia, di Budrio, di Genova, di Tori no, della maggioranza provinciale di Man. tova, ecc. Le urne il giorno 3 ci diranuo se al tre perdite si avranno a deplorare. E diciamo: deplorm·e, perchè come ruolto ci dolse dell' allontanamento dalla Camei:a di uomini come Prampolini, Chiesa, Barbato, saremmo dolentissimi se non dove:;sero ritornare quasi tutti i socialisti dimissionari che nella. Camera e mo! to più nel paese portavano un largo contributo o di sincerità. o di competenza specialmente nelle quistioni attineuti ai problemi del lavoro Sicurissimi del ritorno di Turati, di Costa, di l!,erri, di Gatti, facciamo voti caldissimi, che tornino pure al loro posto Cabrini, Morgari, .Zerboglio ecc. Ma uoi vorremmo per la sincerità, che soprat.utto adoriamo, per la efficacia dell'opera che i deputati sociali::1ti possono spiegare nello interesse del proprio vartito e del paese in genere che essi ritornino a l\fon tecitorio in una situazione chiara e netta e dopo avere esplicitamente detto il loro peusiero sulle questioni ardenti, che hanno prevocato le dirui::1sioni: i 1 ivolnzionari si presentino come tali e non si nas-:ondano i riformisti; dica chi vuole di essere sotitenitore di uno sciopero generale a getto continuo e non taccia chi lo desidera riserbato a momenti eccezionalissimi e che pos~ono riuscire ad uua aziune real men le ri voluzionana. Noi non abbiamo potuto procurarci i pr0grammi di tutti i candidati socialisti cue si presenteranno al giudizio degli elettori il giorno 3 Giugno ; ma ci sembra che non abbondi la chiarezza in molti. 11 più rsplicato nel condannare i balordi teu ta ti vi di scioµero generale è titato il Cabrini, le cni parole acquistano maggior valore dalla dichiarazione sua di profondo dis:ienso colla Federazione Sociafo,ta. di Milauo e d\jlla ferma decisione di non volersi viù ripresentare ed al fatto che a '.Milano già si è proclamata la candidatura di :b;ttore Ciccotti, che non si sa, però, con precisione se sia rivoluzionario, riformista, scioperaiuolo, sindacalista pur sapendosi eh' è nomo di grande valore intellettuale e di molta prudenza. (1.). Ha frasi recise di biasimo il Zerboglio contro i socialisti per antodenominazione che chiacchierano a van vera, che diseredi tano l' azione parlamentare e bevono frasi. Egli considera lo sciopero generale come 110a deviazione del socialismo integrale e crede che il partito socialista italiano si trovi in uno stato anormale. Oddino Morgari espose il proprio pens;ero dinanzi alla Federazione socialil:lta di Torino e volle mo.:itrarsi equo - e tale egli è profondamente - condannando le repressioni sanguinose , rua ricono- (I) Mentre correggiamo le bozze di stan,pa leggiam,1 sull'Avanti! la 1·iut1nzia es1 licita di Ciccotti. I riformisti in luogo ùi Cabrini, che con nostro p1·ofondo dispiacere, ha insi:itito uel non volerne più 8apt:1·e tli rappresentare il Vl Collcg10 di Milano, ponauo Claudio 1'rnves, (l;l'Cttorc dt•l 1'e1,1po. .

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