278 RIVISTA POPOLARE far parte cli istituzioni quali le corti Ji pace, e maggior nspetlo nella scelta dei funzionari deve essere dimostrato alla religione degli abitanti, per quattro quinti cattolki, mentre la burocrazia spedalmente elevata comprende quattro quinti pro· testanti. Qualche anno fa non c'erano partiti; adesso hanno fatto la loro comparsa nella vita pubblica. li primo partito ad apparire fu il sodalista; poi venne ·l'elemento liberale in due gruppi , democratki e liberali; tutti e tre collo stesso programma che hanno nella ll vecchia Germania >>. L'organo dci dernocratid è il l( Volhspartei 1> in Colmar: il capo è l' avvocato l31umcntal, sindaco di Colmar. Il capo dei liberali è il notaio Got.tz di \Veisscmberg, è il loro organo, lo l( SLl'assburger J>ost 1>. Tutti i liberali sono entusiasti per la separazione tra la Chiesa e lo Stato in Fr~tncia, e i radicali francesi sono per loro modelli. Nd Conl:$rcsso ddl' Unione libcralc in Metz l', 1 1:et,braio fu raccomandata vivamente l'alleanza coi so cialisti , ll ..:ssendo necessario n1olto rosso per sopraffare IJ massa nera >>. . ().uesto attacco ha designalo la via da seguirsi per l'oppo si1.ione cattolica, ma l'azione unita, sistematica, strettamente collegata di cui i cattolici hann0 bisogno non è ancora possibile per mancunza di una buona coordinazione di partiti. Gli autoi101nisti non sono ancora pror,ti ad un'unione formak col centro cattolico, quantunque non siano avversi ai suoi maggiori interessi; una tale unione il partito cattolico spera di poter ctli.:ttu;.rre prima del' 'elezioni del i 908. Questa unione i cattolici considerano necessaria per assicurare il riconoscimento dcli' Alsazia Lorena come stato conf;decato dell'impero. Da qualchc anno si fanno tentativi per cambiare la costituzione: gli autonomisti proposero per l'Alsazia-Lorena una misura uguale d'indipendenza come per gli altri stati confederati, ma l'insistenza dei libcrali per il suffragio universale fece fallire il progetto. \'on K01ler Jisse chè il suffragio unÌ\·crsale non era ammissibile e gli autonomisti accettarono questa restrizione; ma i liberali ris;.,oscro che col rango di stato deve venire anche il si.lffragio uguale, diretto , universale. Questo cunflitto da al governo !Il Berlino l'occasione di ritardare indefini,ivamente tutto il progetto. Re\.·entemente l'opinione pubblica si è occupata sopra tutto dell'affare S1cphany, alle cui rivelazioni la popolazione presta, fede illimitata. Le notorie l( liste nere >>, pubblicate dallo Stcphany, e conf-.:ssatc dal sotto-segretario degli interni, hanno prodotto un' i in pressione molto penosa, perchè met~ono la liberti,, la felicità , e la vita di molte f~miglie nelle mani di noncuranti :;ubalterni. Tutto ciò ha inasprito la popolazione contro i responsabili di UJ1a tale politica, e serve a mantenere viva la verità delle parole: (l La Prussia può conquistare paesi, ma non può guadagnar cuo:i n ( Historisclle Politische Blatte,· fr'tr _d_as Kattolische D.!utschland, marzo 906). ♦ li parlamento t·usso giudicato da uno <jet suoi 1nembd ( r). - Le elezioni russe sono riuscite la più notevole illustrazione della maturità del nostro popolo pel regime costituzionale. Mai si ebbero elezioni avvenute sotto circostane tanto sfavorevoli e nel!<! quali, ciò nonostante, si fece sentire così chiarament<:: la voce della nazione. La prima circostanza sfavorevole è questa : in una metà circa del paese gli elettori hanno votato sotto l' impero della legge marziale; cioè in una còndizione in cui tutte le libertà e i diritti sono abrogati e ogni cittadino pu·ò essere arrestato. imprigionato e punito per volontà di un ufficiale e senza I 'ombra di regolare processo. ln secondo luogo è questa la prima volta in cui il popo\o russo è stato 111vitato alla dezione di ( 1) Da una intervista. rappresentanti al Parlamento. Tutto fu improvvisato, tutto fu straordinario eJ eccezionale. Pur nondimeno la Douma rappresenta con straordinaria vitalità l' opnione del popolo. Non mancarono in alcuni luoghi le intimidazioni; rna si ebbe questo risultato: le elezioni riuscirono più radicali di quella che sarebbero riuscite se il g(?verno se ne fosse astenuto. Nonostante il complicato sistema di votazion<; a doppio grado gli elettori su perarono tutti gli ostacoli e votarono pei candidati liberali. L'interesse che si prese nelle elezioni fu immenso; esse fu rono considerate come una grave crisi nazionale; i contadini presero parte alle operazioni elettorali come ad un 'servi·~io di vino e spiegarono il più straordinario buon senso politico e tenacità di propositi, il modo in ·cui sono state condotte qucst<:: cle1.ioni ha inspirato più fiducia che tutto il resto nella solidità del carattcn: nazionale russo. La Douma sarà un'assemblea notevole. L'immensa maggioranza degli eletti ap1)articnc al partito costituzionale ed ai contadini cd è profondamente contraria alla amministrazione attuale. I conservatori cli cstrema destra sono una piccola minoranza. Il pericolo maggiore per lo avvenirc, a parte I' inf-luenza· che potrà esercitare l'attitudine dello Czar e del suo ambiente , può venire dalla impazienza di coloro che domandano radicali mutamenti, che possono provocare rcazionc e collisioni. Ma oggi più che sei mesi or sono si può a vere fiducia nel b·uon senso e nella serieù degli eletti. (Review of J<eview:,, maggio). RECENSIONI G 111No V Al.ENTI - Principi i di scien 1 a economica - Firenze G. Barbera. 1906. L. 3. E' l'ottavo dei ~Manuale Barbera, di valore tanto disuguali tra loro, e fa buona compagnia ai migliori. Per la chiarezza , per la sobrietà e per la buona disposi zionc delle parti questo libro del chiaro Professore di Padova ci sembra che risponda alle esigenze di un manuale. La par-• tizione non è quella ordinaria. in p1·odu 1 ione, circularione, disll·ibu 1 ione e consumo : adotta quella di : Principi della economia individuale e Principi della economia sociale. ln parte coincide con quella di Ferrara; ma non ne adotta la terza parte: Principi dell'economia interna 1 ionale; e della eliminazione dà buone ragioni. Tutto ciò che non trova posto in questo Manuale e che rappresenta la parte più concreta e di maggiore attualità dell' A. verrà esposto nelle Q11estio11i di Economia applicata e di politica economica. Senza entrare in una disamina delle singole parti di questo Manuale che consta di 521 pagine, ci piace riprodurre la conclusione. (( I corretti\·i della distribuzioni! - benetìcenza, partecipazione al profitto , organizzazione operaia, previdenza e cooperazione - rappresentano altrettante forme di reazione contro l'allontanamento del valore dalla norma del costo e, mentre si determinano pure essi sotto l' impulso dell' individuale tornaconto e sottostanno alla legge di equilibrio econo- f mico, funzionano come istrumenti particolari. e non i soli, di quel p1·ocesso organico di evolu 1 ione, ·che in altri campi può esser contestabile, ma che col campo economico è luminosamente affermato da tutta la storia deil'umanità, nonostante arresti, regressi o deviazioni, che ne rendono saltuario lo svolgimento n. « L' accrescimento sproporzionato della popolazione , di cui • non senza ragione gli statisti s' impaurano ; le crisi agricole, industriali e commerciali , che gettano la società economica in dolorose convulsioni e seminano sventure; il perdurare di uno stato miserando di talune classi, che invano chiedono al lavoro un sostentamento appena sufficiente e che contrasta con l'opulenza di pochi , possono far pensare , ove i fatti si considerino singolarmente , ad un processo fatale di dissolu1ione sociale. Ma ove gij_ studi dell'Economista abbraccino la storia intera, in tutta la varietà delle sue fasi, nelle sue fasi, nelle sue azioni e nelle sue reazioni , è forza riconoscere la esistenza di un processo di trasforma 1 ione, che tende sempre più ad innalzare, così l'individuo come la società. Noi che non conosdamo tutte le ragioni del passato e del presente , tanto meno possiamo prevedere quali saranno le forme avvenire della
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==