266 RIVISTA POPOLARE del mezzogiorno , della Sicilia e della Sardegna . non contano. Queste regioni per un settentrionale del suo stampo, quantunque siano quelle che producono la maggior quantità di grano, non contano: sono una quantità assolutamente nègligeable e-devono servire al comodaccio dei Cobden da strapazzo .... Il meglio viene in ultimo. Nel- mio articolo avevo osservato: e Per la causa dei consumatori e delle e classi lavoratrici in ispecie ha poi speciale impore tanza il prezzo del pane più che quello del grano. > Come se ne esce il Giretti di fronte ai dati inconfutabili da me presentati e che dimostravano le enormi differenze nel prezzo del pane tra città e città indipendenti dal dazio che pesa dapertutto ugualmente_? Con questa boutade che vorrebbe es.sere di grande spirito, ma che starebbe bene in bo~ca a qualunque citrullo: « E qui lo Zotico rincalza sperimentalmente (1) e questa verità da Monsieur de la Palisse con una e lunga filza di cifre, le qual i, però, non distruggono « per niente il fatto, che solo importa nella questione, e che cioè il dazio sul grano in Italia gravita interae mente sul prezzo del pane. > e •••• Se i prezzi di 24 o di 25 centesimi per il e pane di seconda qualità r!spettivamente di Potenza e e di Cosenza semvrano non lasciare margine a tutta e la differenza del dazio , bisogna (2) vedere di che e qualità di pane si tratta. » •· « Sarà probabilmente un tipo di pane da non sfigu- « rare al confronto con qnello fatto di farina di « ghiande, che si mangiava e probabilmente si mangia « a Baunei, in Sardeg'na, e nel quale l'on. Celli aveva e trovato il 65 °/0 di sostanze inorganiche • e;- edi Deputato Dott. N. Colajanni: In Sicilia, pag. 70-71). Ora la caricatura italiana del Cobden inglese dovrebbe sapere elle quel pane di Baunei, come l'altro di Campofelice , di cui nel 1893 mi occupai nella Tribuna non è i 1 pane che si vende j ma quello che taluni - rarissimi , come allora ricordai - proprietari davano da mangiare ai loro dipendenti. 11 pane di 2a qualità a Potenza ed a Cosenza è tutto di farina di frumento. Il Gire.tti prima di lanciare }a su~. stupida insinuazione avrebbe potuto accertarsene. Se egli poi più che a vau tarsi di conoscere - quale grande corio.scenza I - che Bastiat è seppellito a S. Luigi dei Francesi in Roma e non a Parigi, ponesse attenzione alle cose davvero interessanti per l'economia sociale saprebbe questo: il campione di pane di Baunei fu analizzato da Celli nel 1893. Ora in q uell' anno il prezzo del frumento - media della 1a e 2a qualitàfu di L. 21,53; cioè uno dei prezzi più bassi che ci siano stati in Italia dal 1871 al giorno d1 oggi : due sole volte; nel 1894 e nel 1890, non ostante il dazio, i prezzi discesero al disotto con L. 19,22 e L. 20,77. Ora non ostante il prezzo bassissimo del frumento a Baunei si mangiava q nel pane col 65 °/ 0 di sostanze inorganiche, come non ostante il prezzo anr.ora più basso del frumento in Russia e nell'India coloro (1) È Giretti che mette tra le virgolette per iare sempre dell'ironia .... (2) Il corsivo è sempre di Giretti. che lo producono muoiono per fame a milioni , come venne rilevato nel libro: Per la economia nazionale e pel dazio sul g1·ano. Se i Cobdeu da burla avessero la testa sul busto da questi fatti trarrebbero induzioni che li costringerebbero a meditare sulla esattezza delle loro teorie. Il Giretti in ultimo generosamente conchiude: dopo avere esposto il dato sul pane di Baunei: « Ci ferc miamo per oggi, perchè non vogliamo fare del facile e spirito sui metodi sperimentali de lo Zotico .... • Ricambio tanta generosità con un consiglio di amico: consumi tutto il suo spirito il Giretti alle mie spalle e non lo conservi per se. È spirito che contiene abbondante i prodotti cosidetti di coda, è spirito di qualità inferiore perchè estratto dalle patate o dal granone, ed è quello più tossico, che produce la degenerazione alcoulica. Chiunque legge la sua pappolata già si accorge che lo spirito trattenuto in corpo ~li ha dato alla testa. Lo Zo-r1co Spetrirnentalisrno soeiale L'Imposta sul reddito e l'imposta complementare in Prussia N ell' ultimo numero (marzo) del Bitlletin de Statistique et de legislation comparée sono riassunte da documenti ufficiali e da una rivista tedesca (Die Statistische J(o1'1·espondenz, 23 dicembre 1905) i risultati dell'imposta sul reddito e dell'imposta complementare in Prussia, che rappresentano nno degli aspetti della grande riforma tributaria di lHiquel, a cui in Italia coraggiosamente aveva accennato il Wallemberg e con inspirazione più realistica e più timida il Majorana. Crediamo molto_ conveniente di riassumere largamente i dati relativi non tanto per la importanza fi. nanziaria dei medesimi - eh' è molta ·pei riformatori italiani; i quali s'illudono di potere trovare dei sostitutivi per lo Stato all'imposta fondiaria che si dovrebbe cedere ai corpi locali, nell'imposta sul reddito, - quanto perchè essi ci d_announ' iç.ea della ricchezza µrivata del Regno di Prussia, della sua distribuzione tra le città e le caµipagne e del nnmero ed entità dei contribuenti. È una sfilata di cifre che presentiamo ai nostri lettori; ma coloro che sanno leggerle vi troveranno molti insegnamenti. 1 ° I1nposta sul reddito ANNI Numero Reddito netto Ammontare dei contribuenti imponibile dell'imposta 'fiscali (ln marchi= L. 1,25) 1892 2,437,886 5,961,397,632 124,842,848 1905 4,393,219 10,020,820,472 201,768,897 Aumento 86,5 °/o 73,9 °/0 67,1 °/0 Al lettore italiano dobbiamo ricordare che i redditi inferiori a 900 marchi non sono sottoposti all' imposta; apparirà, quindi, assai considerevole questo reddito imponibile di oltre dodici miliardi e mezzo di
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