262 RIVISTA POPOLARE .. inter11azionale di AmsterdRm; e cioè che lo sciopero e g-enorale pnò eH~EWP.nei c::i:-:iestrPmi, 08 tremo mezzo e di difesa e di protestn pe1· i diritti umani del proe letariato )). · E òue giorni dopo, Apiegando e ginstificando le dimissioni r7el (11'1tppopnrlrtmentn1•e sncirtlista egli e-on: tro ciò che Rodavano e vnnno rlirendo i sinnacalist,1 in favore dello Aciopero ge11Prale sm~ri te1·mine pre· fisso come prodr0mo di Un:t rivolur.ione, si compiace ,che " lo sciopero generi'\ le si veni va. Rvolgendo e Ri .. terminò, invece. sotto la forma nella protesta prole- « taria non inutile» (1 ). Quel semp1·e nel primo nrriodo a proposito dei cìeliberat.i del OongreRi:;o di Amst.ercìam che il Ferri del 28 aprile aveva invocR t,i per con<fannare lo sciopero generale ci semhra enorme; e r,i Aembra enorme la contraddizione in ~ni è c::idnto il "Ferri per panra di mettersi contro i fatti compiuti e <li perdere un briciolo di popolRrit.i\. L' azione clrn Enrico Ferri esercì ht sulla mRssa è grande; noi perciò ci sif\mo creduti ,ml penoso dovere di rilevare e deplorR.re Renz::t at.ten 1m zione alc1ma la sua incertezza, le s1rn contrnddi7.ioni , i suoi equi voci sullo scioµero generale. <'he riiiAsnme oggi t,utte le controversie metodolog:iche dl'l 8oci~liRmo italiano. Noi siamo di accordo coli' Avangurwdin. sociaUsta che dichiara : · .: Lo sciopero, se sHi4 prMlR.mato per R.bolire il sic sterna sanguinoRo drlla forza pnhblièa i::ul terreno e de~li scioperi o delle contPRe frn padroni f\ lRvorac tori. sm·à qttelln che sr1rà. Radi la volontà. di maARP, e sarà una. coercizione o una i nginnzione o nna rivoe luzione. Ma non sarà nna diRtrsa di uomini indomec nicati dalla giacca nuova e òal garofano all'ocrbiello e per dar modo alla Rtampa borg-hPse di esaltare l'orc dine dei sindacati ubbidienti, che si sono sciolti ale l'ora prefissa! > Qnesto dev' essere le scionero generale: p1·od,rnmo di i·ivoluzione. Ora Enrir,n Ferri e i socialisti italiani sarebbe tempo che prendessero la loro decisione : con lo sciopero generale o contro lo Aciope1·0generale: con la rivoluzione o cont,ro la rivoluzione. E q11ìRi capisce che la rivoluzione non dev'essere quella .... astronomica propu~nata dallo stesso Ferri e siamo perfettamente convinti che la rivoluzione vera si fa e non si p1·0clama. L' incertezza, l'eq 11ivoco, la contraddizione tra le due vie che si possono battere non possono servire che ad intristire sempre più la vita italiana, a provocare rivolte sanguinose che non riescono Rlla rivoluzione e che costano la libertà e la vita a molti uomini, ad esautorare fl ridurre ali' imµotenza il partito socialista, la cui azione, in tanta flaccidezza. della società' italiana, potrebbe essere utilmente sti molatrice di bene. Nor (ll lr1 quE1sto periodo abuiamo spostato la parola invece che nel luogo dove slava poteva daro un nitro senso alla frase. PUBBLICAZIONE POPOLARE degli scrit,t,i cli GJUSEP.PE 1'1AZZINI Il Comitato ha pubblicato il 3.o volume di 37U pagine, in elegante edz"zione, al prezzo di L . ..l,50 la copia. É d'imminente pubblicazione il 2. 0 volume, di circa 400 pagine, al meaesimo prezzo. Le richieste, con l'importo, ali' Avv. RODOLFORISPOLI, Via Bellini 67, NAPOLI. Le condizionidelle Marche a NapoleoneColajanni Caro amico, Fin da quando, nel 1802, appena entrato nella Camera, fui L1nodei 10 - dei soli LO che lìrmarono la tua famosa mozione sulla Banca Homana, non una volta fummo discordi nel pensiero e nella azione politica . Egli è perciò che eziand.io nel giudicare quali sono le condizioni economiche delle Marche in confronto con quelle del Mezzogiorno, 111 i consolo nella persuasione, che nel tuo stesso articolo, che hai fatto l'onore di dedicare al collega Valcri cd a mc, tu, stesso, in fondo , dimostri all' Italia più povera appartenere anche le Nfarche. Dopo avere con le mie interpellanze del 2 fohbraio c9O3 e del 30 maggio c0O4 sollevata per primo e coll'ajuto del solo Battel~i - - la questione alla Camera, non io certo posso essere rimproverato di faziosità politica, e di manovra parlamentare in favore o in opposizione di qualsiasi ministero. Pur~roppo lo spirito di parte s' inhltra anche nella discussione della verità più lampante. Ma io osservo c.:on molta fìlosoria c.:he mentre i giornali ministeriali di ieri (es. la <e Tribuna») mi attaccarono furibondamente, quando foci la prima incresciosa ma dovero a denunzia, sono ora i più zelanti fautori della mia tesi eh' è stata ripresa oggi da uomini <li magg10re autorità che la mia, e i più diversi di tendenze, di partito. Con altrettanta filosofia osservo che uom m1 e giornali (come l'Ordine di ncona) eternamente ministeriali continuano a crederci diffamatori o poco meno. . Il che non toglie però, o amico Colaianni, che nella pubblica opinione delle nostre regioni non siasi formata quella tal vis a ter!(-O che sospinge anche parecchi fautori di tutti i ministeri a seguire una corrente di rivendicazione delle antiche e 'delle nuove ingiustizie commesse contro l'Italia centrale, che nelle contese fra orde Sud fu la vitti ma sempre sacrificata. Tu stesso, amico mio, confermi che le nostre popolazioni sono tre volte buone. Per ragione del temperamento apatico (dipendente anche dallascarsa alimentazione) non manifestarono finoµgi il loro malcontento con le sommosse; cd hanno una crirninalità relativamente bassa. Ma non vorr.ai proprio tu, che sci stato il più feroce nel combattere gli eccessi delle teorie lombrosiane, non vorrai proprio tu ricavare dalla loro innata , etnica bontà, un corollario ultralombrosiano, cioè dal diverso temperamento e dalla diversa criminalità dedurre una differenza anche nelle condizioni economiche rispettive. Lasciamo da parte questi argomenti troppo cornplcss i e perciò troppo occulti nella origine delle cose, e veniamo ai fatti indiscutibili. Permettimi anzitutto di denunziare a te, mio maestro di statistica e demograHa, un errore di metodo nelle delimitazioni delle diverse Italie. La Geografia dovrebbe, invece della storia politica, tracciare queste delimitazioni. E la Geografia e' insegna che le Marche, l' U11ib1·ia, gli Abbt·uz 1 i formano un blocco uniforme, con troppi monti, con pochissimo piano, con pochissime risorse naturali; cd è così che costituiscono tutte insieme una regione più o meno uniformemente povera. Tuttavia (sia detto in parentesi) gli bbruzzi perchè ebbero la fortuna (sic) di stare sotto il Borbone risentiranno dei benefizi da accordarsi al Mezzogiorno;
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==