Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XII - n. 8 - 30 aprile 1906

204 RIVISTA POPOLARE Lecon~izioni ~eMl ezzo~iorno e~elMlearc~e Ad Angelo Celli e Domenico Va/eri Ai provvedimenti presentati dal ministero Sonn!n~ ~n favore del mezzogiorno e delle Jue magg10n isole del Regno è toccata la sorte degli altri provvedimenti d'indole politica o amministrativa prese~t~ti . da!lo s~ess? Gabinetto : l'opposizione li ha cntlcati, d1scred1tat1 e proclamati o inutili o dannosi; ma poi o negli Uffici o nella Camera li ha accettati ? votati. S:osi _pei p_rimi: sono stati più o meno vivamente d1scuss1 negli Uffici e pur essendo stati dichiarati inutili, evanescenti, inadeguati ai mali cui devono riparare , da pochi anche più somt11es~ samente sono. stati dichiarati ingiusti o impolitici, perchè, contro la lettera e lo spirito dello Statuto creano una posizione privilegiata per talune regioni a danno delle altre. Nella speranza che tali provvedimenti entrino in porto e trascurando la critica non palese che si fa ai medesimi dal punto di vista politico e contro il c:iter~o <.~iuna legislazione speciale e di eccezione, d~ cm ~111sono spesso occupato e che precisamente viene ridotta a nulla da questa semplice riflessione: che non c_ipuo essere un_itàd' 'Italia vera ed efficiente quando esistono due Italte profondamentediverse tra l~ro; - in tale speranza, ripeto , mi- proponoo di riesaminare la necessità dei provvedimenti e dimostrarne indirettamente la utilità e la efficacia col semplice fatto che altre regioni, le quali si trovano in condizioni disagiate vogliono estese a sè stesse i provvedimenti pel mezzogiorno, per la Sicilia e per la Sardegna. Imprendendo la difesa complessiva e non di dettaglio, la difesa dello indirizzo che rapprese,nt~no tali ~r?vvedimenti, continuo ed esplicare quell az10ne posiuva ed evolutiva, che tiene conto della po~sibilità e che per l'amore del meglio non · tr~~cura 11 ben~; continuo a seguire il metodo che ?1 mdusse a difendere come meglio seppi e potei 1 pr~vvedimenti per la Basilicata, per l'acquedotto pugliese e per la città di Napoli che costituiscono un merito incontrastabile dei ministeri Zanardelli e Giolitti, mentre a~evo fieramente oppugnato il pro- ~etto Carcano, eh era una vera menzogna, un vero mganno pel mezzogiorno. . L'opportunità e l'utilità dei provvedimenti Sonn_mo, per quanto modesti, come avvertii, viene sperimentalmente dimostrata dal fatto che i deputati delle Marche e dell'Umbria- hanno presentato una m~mo:ia _all~ Commissione parlamentare, che esamina 1 pnnu affinchè essi vengano estesi alle reaioni da loro rappresentate. 0 E qui un'osservazione preliminare. Questa mossa dei Deputati dell'Umbria e delle Marche è ispirata dall'opposizione? I sostenitori dell'attuale Ministero lo affermano per discreditarla ; e che essi si appongano al vero lo argomentano dalla circostanza che Alessandro Fortis è intervenuto alle riunioni deuli Um~ri . ~ dei Marchigiani. Ma questa specie 0 di preg1ud1ziale non ha alcun valore. Se le condizioni delle Marche e dell'Umbria fossero disaaiate come qu~lle de_l mezzogiorno, da chiunque ve~isse il richiamo, rn nome della giustizia dovrebbe essere accolto. La presenza dell'ex Presidente del Consiolio che rappresenta un collegio dell'Umbria, nella ~iu~ nione e:a logie~ e doverosa e non può da sola dare al r~10v1mento 1_lcaratter_e di opposizionè politica. Sta 1r1 fatto, p01, chè pnma che soroesse il minis . ' b s~er~ onmno e mentre cera al governo l'on. Giolitti s1 ?1sc~teva n~lle_Marche sp~cialmente, la quistione e 1 amico_ Cell1 s1_era fatto interprete della corrente popolare 1n. un discorso pronunziato alla Camera 11 .30 mag~10 _1904 Immediatamente segui una sobna pubblicaz10ne del_Tom besi, che cerca va Ji suf: f!agare la tesi del deputato per Cagli con dati statistici. E col Celli e col Valeri, prima assai che venissero presenta?ti i proge!t_i ~on nino spesse volte m' intrattenni delle co~d1z1011d1elle M:uche ; perciò dedico a loro questo arucolo perchè essi sanno che le convinzioni che oggi manifesto sono di data antica e assolutament~ ir~dipendenti dalla simpatia, probabilment~ transttona, che può ispirarmi il ministero Sonmno. ♦ Nelle amichevoli discussioni coi colleghi Celli e Valeri sostenni sempre eh' erano diverse e assai le condizi~ni delle Ma~c~1~e dell'Umbria d:1 quelle 'del Mezzog10rno, della Sicilia e della Sardeona · insistetti 11, ff' b ' soprat_utto ne . a _ermare che del disagio di un paese non s1 deve gmd1care dalla sola condizione economica e non desumere questa esclusivamente dalla quantità assoluta di ricchezza ; ma che i criteri dovevano essere attinti alla distribuzione della ricchezza ste~sa? alla sua st~b!lit~, al tenore di vita, ai rapporti sociali, alle cond1z1om demoorafiche intellettuali morali e politiche. 0 ' . ' Oggi mi proverò di documentare tali affermazioni con una serie di dati statistici, che costituiscono u~ insieme che dovrà convincere qualunque persona di buona fede. Prima di procedere oltre nella mia Jimostrazione sento il dovere dì dire che le conclusioni mie sono state annunziate da un marchioiano l'avv. Vittorio Bianchini, che conosce appieno l~ condizioni Jel natio paese in risposta al discorso di Celli sotto il min~stero Giolitti e che le ha riprodotte ora in un g10rnale locale, l'Unione, in seguito alb presentazione della memoria dei Deputati Marchioiani eJ Umbri . i b ' cm precec entemente accennai. L' Avv. Bianchini , consigliere provinciale di Macerata in detto articolo (1) sostiene : l. 0 Il movimento è parlamentare e non ha· la sua base nel paese; la pnisentazione della memoria dei deputati Marchigiani ed Umbri, nelle Marche almeno ha avuti> una accoglienza che ha forse maagiore affinità collo stupore, che col consenso. e 2.0 Il malessere economico e circoscritto ad una limitata zona delle Marche; queste, nel loro complesso, attraverso molti dati di semiolooia economica, rivelano un malessere minore e bdiverso da quello i_ncombente sulle regioni del Sud. Le Marche, e~onomicamente come geograficamente, stanno nel gmsto mezzo d' Italia. Le Marche differiscono dal °:1ez~ogi~rno : _pel ten~peramento delle due popolaz10m eh esercita un mfluenza notev0le sul modo di con~epire e di vivere la vita; per la struttura econonuca, che nel mezzoaiorno si fonda esclusiv~mente sull'agricoltura, 1~entre questa non è l'umco elemento dell' economia marchigiana. Perciò ( 1) L'ho letto nel Giornale d'Italia del 29 marzo.

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