Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XII - n. 8 - 30 aprile 1906

. 200 RIVISTA POPOLARE Scuola, che ho l'onore di dirigere, anche contro infonda te accuse. e Mi risparmio d'jl]ustrare i limiti dello imperio di un Assessore preposto temporaneamente ad un ufficio qualsiasi, per quanto vi rappresenti il Sindaco: nè tampoco mi fermo a dire dei rapporti tra un Assessore ect un Capo d'ufficio stabile quanto anziano. Obbietto soltanto che nelle grandi Amministrazioni Comunali, come in quella di Napoli è molto elevato lo spiritò che anima quei delegati elettivi, nelle fumioni amministrative loro affidate, quanto altrettanto è elevato lo spirito, al quale un funzionario che si rispetta, ispira i propri adempimenti. e E' superfluo far l'applicazione di questi concetti alla mia carriera ed alla mia posizione nel Comnne di Napoli, ove da 17 anni sono fuori pianta organica, in missione d'Ispettore Capo alle opere di Risanamento e Fo~natura col consenso del Governo, e Il cav. Fortezza intanto fu per qualche mese soltanto, ed in supplenza, delegato alle opere di Risanamento al 1899. Venuto al caso strepitoso è pur morale atto depennare il paragone con il caso Straticò, ben diverse essendo persone, cose e moventi! e I fatti, nel caso Fortezza, andarono nel seguente modo: Al 1903 il sig. Fortezza chiese al Ministero il diploma di a1·chitetto e la Giunta Superiore di Belle Arti, cui fu sottoposta la domanda stessa, dette parere fàvorevole; giudicando sui titoli, tra cui quello di professore di disegno architettonico. « Il Consiglio della Scuola di Napon, cui la domanda ed il parere suddetto furono trasmessi, insieme ai. titoli, dopo esame particola-reggiato fatto da apposita. Commissione , opinò che, nonostante H parere della Giunta superiore suddetta , il t?-entenna1·io esercizio professionale ed i titoli relativi, sarebbe stato conveniente far procedere il richiedente ad una pruova generale di esame. e Quel voto fu trasmesso al Ministero, il quale lo approvò senz'altro ed autorizzò l'esame; ma la Direzione della Scuola non si affrettò a riunire avanti tempo la Commissione. < Nelle more fu sollevato ricorso dal Collegio degli Ingegneri di Napoli contro la data disposizione. Il ricorso fu esaminato dal Consiglio Superiore di Pubblica Istruzione, al quale il Ministro demandò anche la questione legale sulla chiesta abilitazione. Dopo tali istruttorie, il Ministro, togliendo ogni sospensiva, autorizzò la Scuola a far procedere alla pruova di laurea nel settembre ultimo scorso. Ma la Direzione della Scuola aspettò, per dar corso alla pratica, che si riunisse la Commissione generale di laurea annuale. e Era per finire il periodo dell'esame, quando, per ulteriori ricorsi del Collegio degl' Ingegneri, si soprassedette di nuovo; e di poi, in seguito a tassative disposizioni, la Scuola fu autorizzata ad espletare l'esame, al che fu otte!Ilperato. < Il caso di cui parlasi è uno dei tanti verificatisi per consuetudine, saltuaria sì, ma non mai smentita, la cui ripresa è stata sempre d' iniziativa del Ministero di .Pubblica Istruzione. Mai più questa scuola, o altra che io mi sappia, ha preso la iniziativa di proporre la concessione di una laura ad hono1·em o pe1· equipollenza di titoli. Partì sempre dal Ministero lo invito al giudizio di singole domande, e molte volte la iniziativa del Ministero è stata accompagnata da un giudizio preventivo emesso da una Facoltà e da una Giunta Snperiore, come nel caso Fortezza e d: altri. Nel fatto speciale, come dianzi è ricordato, questa Scuola usò il rigore di non accettare pienamente il giudizio della Giunta Superiore di Belle Arti, proponendo al Ministero che potesse quel giudizio essere comprovato dallo esame generale, che nel caso speciale dell' invocato diploma di architetto, era ben appropriato, poichè di certo consistente m un progetto architettonico. « Si noti che nei concorsi a titoli per Ja nomina di professori, il regolamento stabilisce cLe, in casi dnbbi o d'insufficienza di titoli, la Commissione giudicatrice ha la facoltà di chiedere la prova scritta , grafica o sperimentale. « Perchè adunque, si vuol ora basare la critica sulla proposta prnova di esame generale , quando Ja stessa rappresenta una esigenza maggiore e diretta , per accedere ad un ponderato gindizio? E la simiglianza ora ricordata è molto più calzante di qnello che si fa ai tanti esami speciali, dalla scuola di matnrità , in su ; poichè, è ovvio che ad un vecchio esercente, che abbia varcato molti lustri di maturità, non si possono chiedere quelle singole pruove. e Se si ammettesse per nn momento (a pa,~te la legalità) la equipollenza di titoli, è pur mestieri ammettere che non si. può tener conto delle pruove d' esami singoli. « Ad ogni modo, è evidente c4e nel caso speciale fo ben severa la proposta fatta dal Consiglio di questa Sènola, che le Autorita superiori del Ministero approvarono ripetutamente. e In quanto alla legalità o meno del procedimento consuetudinario tenuto dal Ministero in qnesto, come in molti altri casi, non mi compete di discutere, nè sarebbe oppo.rtuno il momento. e Se non che è giusto aggiungere che tale consuetudine è stata autorizzata ed usata, come si è premesso, in tutte le Scuole d' ingegneri. e di recente (al 1903) presso la Scuola di Roma per due laureati in ingegneria civile. E si noti che in questa Scuola su 26 domande perven11te dal Ministero nel decennio ultimo, soltanto tre trovarono l' accessit: per l'illustre quando rimpianto Alfredo Cottran, pel quale il Ministero emise un decreto ; per l' architetto Marchesi pel quale fu intesa prima la Giunta Superiore di Belle Arti , ed il Ministro non credette necessario alcun decreto, e per il caso ultimo che ba levato tanto rumore, quasi si trattasse di espugnare Porto Arthur. « Accolga, on. Professore, coi sensi del mio verace attaccamento, i ringraziamenti per la pubblicazione di questa necessaria risposta. devotissimo lNG. PROF. GAETANO BBUNO Ed ora brevi eommen ti : Il miglior commento alla lettera del Prof. Bruno s può fare ricordando il parere, che in seguito a richiesta del Ministro della P. I., ha emesso il Consiglio di Stato in merito al famoso caso Fortezza. Il detto Consesso ha dichiarato illegale assolutamente e quindi nullo tutto quanto si è fatto, tanto dal Ministro della P. I. quanto dalla Scuola d'Applicazione degl' Ingegne i _di Napoli, per laureare Fortezza. Cadono perciò sotto la censura della illegalità le difese del Prof. Brn no. Consentiamo che il caso Straticò sia stato diverso dal caso F01·tezza, ma la diversità. sta a tutto danno del secondo; perchè pel primo si trattava di ammettere nella Scuola Vete6naria un giovane sprovvisto della Licenza Liceale, mentre per il secondo si è fatta astrazione non solo dalla licenza medesima ma anche dall'obbligo di iscriversi e sostenere i relativi esami nei 6 anni di corso. ·Lo Straticò in seguito a proteste dei giovani della Scuola Veterinaria ed alle dimiRsioni del Direttore della Scuola stessa Prof. Paladini, fu obbligato a sostenere gli esami di licenza e quindi ottenne l'iscrizione richiesta. Il Prof. Paladini difese energicamente il prestigio della Scuola Veterinaria ; non poteva fare altrettanto il Prof. Bruno. al quale, ed oramai non v' ha dubbio, non doveva sfoggire l'illegalità che si volle commettere a vantaggio di persona tanto strenuamente sosti-

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