Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XII - n. 8 - 30 aprile 1906

RIVISTA POPOLARE 221 autonomia, che mira a svolgere in armonia coli' ambiente fisico del paese e colle tendanze etniche dei suoi abitanti i germi di civiltà in esso trovati, servendosi all'uopo dell'elemento in· digeno migliore, sorretto, controllato, stimolato dai dominatori bianchi: la legislazione emanante dai c·onsigli legislativi locali anzichè dal Potere esecutivo o legislativo ddla metropoli , la adozione delle costumanze giuridiche indigc:ne· quando non contrastino coi sentimenti più ovvii di umanità e moralità; il mantenimento della giurisdizione indigena integrata e controllata soltanto da qudla di giudici metropolitani, il rinvigorimento o lo sviluppo del sel/goven1e111e11t locale sono le manifestazioni della nuova tendenza nd campo politico , giuridico , amministrativo, studiati parte a parte nei singoli dominii coloniali autorizzano a considerare il problema d-.!l trattamento degli indigeni come un problema completo , di carattere cssen - zialmente sociologico. E ne la sociologia infatti si deve ~·cr care la soluzione del problema, dimostrandosi con largo sussidio di prove desunte dalla colonizzazione attuale che l'applicazione di principii scientifici a~ trattamento degli indigeni ha dato i migliori risultati, s'è rivelato il mezzo infallibile per migliorarne le sorti: alla kgge generale dell' e,·oluzione progressiva devono ispirarsi i colonizzatori, facendo dd lor megro perchè gli indigeni stesssi divengano strumento della propria elevazione civile sia nel campo politico--amministrativo, sia più ancora in quello morale ed economico. Ma il buon materialista storico non deve fare aspettare il trionfo di questi sani principii coloniali da un senso più progredito di moralità co - loniale, nè tanto meno, da una più ditfusà convinzione scien?ifica ; la colonizzazione scientifica è illusione, come menzogna è la colonizzazione filantropica , ndl' interesse cioè dei paesi colonizzati anzic hè dei colonizza tori. Una colonizzazione razionale non può scaturire se non dati' interesse stesso dei popoli e degli stati colonizzatori, c-1 in nome di questo grande interesse della razza bianca t:SSJ si raccomanda , illustrando il concetto del nuovo utilitarismo colo11iale, di cui si ha la sin esi teorica nella formula tt associazione delle raue di civiltà superiore a guelle di civilti inferiore nello sfruttamento integrale del pianeta » e la norma pratica di applicazione nella formula tt passaggio graduale degli indigeni dall'assoggettamento alla più completa autonomia pel tramite del selfgovernment locale >> ( Rivista italiana di sociologia, N. I del 1906). ♦ Col. Roga/la von Rieterstein li Problema di uno sbarco tedesco in Iug·hiltet·ra. - La pubblicaziont: del romanzo tt L'invasione del 1910 >> ha evidentemente uno scopo politico, ma basta uno sguardo al fantastico contenuto rer togliergli ogni valore militare. Già il presupposto che la Hotta inglese sia battuta da quella tedesca e che riesca uno i.barco di 7 o 8 corpi d'armata, data l'enorme superiorità del1'Inghilterra per mare, è straordinariamente inverosimile. Nei porti inglesi del Sud è stazionata la squadra della Manica che in ~iugno consisterà di 2 5 corazzate e I o incrociatori, 180 controtorpediniere, 20 nuove torpediniere e 18 sottomarini. Dietro questa flotta attiva trovasi una riserva di 1 5 corrazzate e I o incrociatori nei porti di Portsmouth, Chatham e Devonport. La squadra dello Atlantico appoggiata a Gibilterra comprende 4 corazzate e 6 incrociatori, che in 3 o 4 giorni possono raggiungere la squadra della Manica. Infine ci sono la squadra del Mediterraneo di 4 corazzate a Malta e ,una riserva speciale di 9 corazzate, vecchie ma :rncora di valore effettivo ... A questa formidabile flotta di 74 navi di linea (esclusa la riserva speciale) 200 torpediniere e 20 sottomarini, la Germania può opporre soltanto la squadra attiva di 18 co - razzate (tutte le classi, anche le antiche, comprese) 12 incrociatori, 30 incrociatori protetti, circa 80 torpediniere. La superiorità della flotta inglese è così grande che sembra impossibile sperare che la flotta tedesca possa batterla, anche ammessa una migliore costruzione, armatura più forte, migliore preparazione del personale e migliore direzione: soltanto errori in- • verosimili del comando inglese potrebbero dare alla Germania l'occasione di grossi successi, ma anche questi passeggeri. E tìnchè la flotta inglese domina Manica e Mar del Nord , uno sbarco tedesco in Inghilterra sarebbe solo possibile p !r sorpresa o se la flotta inglese s: allontanasse. Dall'epoca di Guglielmo il Conquistatore, nessun' invasione dell'Inghilterra è riuscita, quantunque la grande: annada spagnuola la minac òasse e la supremazia navale inglese dopo Elisabetta fosse perduta. Le flotte olandesi riuscirono a distruggere le flotte inglesi in vista di Londra e a spazzare il Canale, ma non condussero a termine una invasione. Luigi XIV tentò invano invadere l'Irlanda, il che sarebbe comunque un progetto inattuabile per la Germania, perchè una decisione non può avvenire che in lnghilterra. E se anche nuscisse un primo sbarco per sorpresa, al Sud o all'Est, sarebbe ;mpossibile sbarcare altri corpi o le comunicazioni dell'esercito invasore sarebbc:ro certamente tagliate colla Germania. Fu questo pericolo che rese impossibile anche la tentata invasione di Napoleone nel 1805. Una vittoria tedesca è, secondo ogni r::igionev, ,le giudizio umano, impossibile e, quanto a uno sbar.:o di sorpresa, se lo sbarco ste~so potesse acca- · dere, sarebbe impossibile prepararlo senza che I' Inghilterra lo sappia. Un trasporto di 75 mila uomini richiede una flotta di 2 r o mila tonnellate ; 7 o 8 corpi d' armata (315-360 mila uomini) richiederebbe il doppio numero L~i vapori e almeno due speJizioni. La prima spedizione però se sbarcasse sarebbe esposta all'attacco di forze superiori in lnghilterra, perchè lo sbarco richiede molto tempo e le: truppe in questi tempi si concentrano rapidamente. Secondo calcoli approsimati si può contare che le truppe: tedesche trovcrcbbersi contro 200 mila uomini di truppe inglesi regolari e almeno altr-!ttanti di milizia vo1ontaria. Probabilmente le nostre truppe , di qualità molto superiore, batterebbero le. truppe inglesi anche superiori, ma come si disse sopra si troverebbero tagliate dalla Germania e senza munizioni e viveri. Ma anche la supposizione Ji una sorpresa è esclusa percbè al primo segno di pericolo la flotta inglese prenderebbe l'iniziativa e bloccherebbe i nostri porti, impedirebbe l'uscita dei trasporti senza esporsi a pericoli gravi, grazie alla sua superiorità. QuinJi il problema di uno sbarco tedesco in lnghlterra nelle condizioni presenti deve ritenersi come insolubile. (Die Gegenuart, Aprile 7). ♦ Le pensioni operaie tn Fraucta (1). - Facendo seguito allo studio sulla nuova legge francese per le pensioni operaie, pubblicato nel nostro precedente numero, esaminiamo oggi la interessante questione da un altro punto di vista , in riguardo alla ripartizione cioè alla capitalizzazione o alla riparti !ione dei fondi versati, pel servizio delle: pensioni operaie, sia che provengano dai versamenti degli operai e dei padroni o da nna sola di queste due fonti. [l relatore della commissione parlamentare francese dice nel suo rapporto sul disegno che , a peiori, è certo come I' impiego di questi fondi al servizio immediato delle pensioni, nella :oralità o anche in parte, sembra. moltò più semplice che la loro capitalizzazione e permette altresì degli assegni più considerevoli fino dalla entrata m vigore della legge. Occorre però preo.:cupars1 sopratutto dell'avvenire e dello adempimento degl' irnpc:gni assunti: ora, con la ripartizione, il pegno, 1a garanzia scomparirebbero 1 ispetto al servizio delle pensioni future. invece con la capitalizzazione, quali che siano ( 1) La mancanza assoluta di spazio ci foce rimandare a questo numero la pubblicazione di questo articolo che fa seguito ali' altro riprodotto nella RiJJista delle riviste del 15 marzo. N. d. R.

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