Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XII - n. 8 - 30 aprile 1906

220 RIVISTA POPOLARE splendido progetto teJesco, che verrà presto attuato. Per questa ferrovia furono ottenute le concessioni dalla Porta nel r899. Traversando l'Asia Minore e la Mesapotania fino al golfo Persiano, si spera che la ferrovia assorbirà il traffico per l' Oriente , sostituendo b. via per Suez, nel meJesimo modo che questa ha soppiantato la via per il Capo di Buona Speranza, poichè evidentemente una buona comunicazione ferroviaria coli' India economizza molto tempo in confronto al viaggio per mare. Perciò si comprende che i tedeschi abbiano così vivo interesse a stabilire bnone comunicazioni colla ferrovia di Bagdad, e quanto importante sia il trattato c ,lìa Rumenia del 1899 anche per la Germania. Di pari passo col migliuramento del commercio ferroviario e marittimo deve però procedere il perfezionamento delle comunicazioni telegrafiche. P.ir ora non è possibile comunicare coli' India che per ca vi inglesi, poichè la lentezza ben conosciuta delle linee turche di terra, che non meritano fiducia, rende impraticabile questa via per l'Asia Min:,re e la Palestina. Della linea inglese , wstruita nel r867 per Em<len , Berlino, Varsavia, Odessa, Tiflis, Teheran e Buschir sul golfo persiano, e di cui per il cavo a Karrachee alla foce del!' Indo in India, si fa molto uso ; ma solamente una piccola parte passa su territorio tedesco, e la Germania non può approfittarne molto. La Germania ha una concessione della Porta per una linea telegrafica terrestre dal Bosforo a El Arisch nel nord della penisola del Sinai, e lungo la ferrovia di Bagdad a Fao sul golfo Persiano alla fe..:e ddl' Eufrate. Dall' Eufrate ali' India rimane il tratto più importante : fare una nuova linea telegrafica verso l' India, che superi la vecchia linea inglese per rapidità e per basso costo, vuol dire guadagnare il commercio coli' India e coi paesi per cui l'India serve di transito, al capitale tedesco. A questo scopo le linee debbono essere in mano tedesche ed avere impiegati tedeschi in Costantrnopoli per la trasmissione. La linea Berlino-Bucarest fu inaugurata nel 1899 per essere più tardi continuata fino a Cost:rnza, nell' aspettazione di un cavo marittimo Costanza Costantinopoli in mani tedesche. Quest' ultimo incontrò difficoltà immen ;e. L' (< Osteuropaische Telegrapb. C. 0 », stabilita il 19 luglio, 1899, in Colonia, ottenne una concessione dalla Rumenia per la stazione terminale a Costanza, ma in Turchia i diritti esclusivi appartenevano sino al 1934 all' Eestern Telegraph C.o ». Finalmente le proteste tedesche condussero il 25 aprile, 1905, al permesso del Sultano di terminare in Costantinopoli la linea, che fu completata il 20 luglio seguente. Q_uindi la solennità entusiastica per il successo finale per la Germania e la Rumenia,. che è di per se stesso una garanzia quasi sicura <li piena riuscita della splendida politica commerciale comune. (Deutschland, aprik). ♦ D. G. Phillips: (Intervista) Sullo svilupp, della plutocrazia in America. - Il Daily- Eagle, il ben noto giornale repubblicano di 'vVichita nel Kansas recentemente ha pubblicato_la seguente conversazione con un membro del Trus!: del Petrolio (Standard Oil Company) : (< Noi siamo più forti del governo. Lo Standard Oil è più potente degli Stati Uniti. Noi abbiamo il nostro sp.::ciale Parlamento. Se voi spingerete le investigazioni sui Trusts al di là del necessario per canzonare il pubblico noi vi allontaneremo. Noi possiamo destituire quando vogliamo Metcalf il Segretario del ·commercio e ciel lavoro e Garfield il Commissario delle Corporazioni. Rockfeller (l'anima del Trust del petrolio) è più potente di Roosevelt n. Lo svilur-po della plutocrazia per Phillips si desume da altri segni. Dalla Casa Bianca si parte una rivoluzioni! reazionaria non piccola; ivi troviamo un Presidente democratico con un cerimoniale da Re - ua cerimoniale più rigido di quello della Corte dello Czar. La ricchezza privilegiata è divenuto il potere dominante dell'America ufficiale; essa ha stabilito un governo aristocratico in luogo di quello democratico. Chi può dubitare della presenza di una potente e determinata plutocrazia autocratica, che diviene sempre più arrogante ed arbitraria ? Guardate all' amministrazione della giustizia; guardate alla rapida centralizzazione del governo , all'usurpazione dei nuovi poteri da parte àel Presidente, all'usurpazione dei poteri legislativi e giudiziari da parte degli Ufficii del governo; guardate al presente carattere autocratico da uno dei grandi centri di educazione legislativa popolare, alla Camera dei deputati. Tutto è la natura dello Speaker (il Presidente) e dei Comitati al giorno d'oggi. E il Senato attualmente, anche pei più ottimisti, non è che il potere reale che cii conda il trono. 11 Senato è creato dalla plutocrazia ed è lo strumento più potente per combattere i veri interessi del popolo della repubblica. Il fatto può riuscire di - spiacevole; ma non è meno vero che il potere oggi è nelle mani della ricchezza privilegiata e corruttrice. Gli avvocat sono i suoi mercenari; ed essi divengono giudici, ministri e senatori. I Collegi 111 tutti i paesi del mondo sono i centri della libertà e della democrazia ; da noi sono divenute la sorgente della corruzione. 11 patronato della plutocrazia è corruttore e degra - dante moralmente e intellettualmente. E ciò che si dice delle Università e dei Collegi si applica alla Chiesa. Gli uomini utili sono pagati - ben pagati - dalla classe trionfante che possiede ì dollari ; ed essi devono adattarsi a a fare i servitori. La gnerra contro la democrazia sarà combattuta energica. mente ; i precedenti più dispotici e più antidemocratici saranno stabiliti. Ma benchè il Re sia sul trono; benchè la plutocrazia sia padrona della politica, degli atlari, della società'; benchè il suo ascendente sia innegabile sulla repubblica; benchè io creda che essa sia in condizioni tali che ancora per alcuni anni crescerà la sua potenza e la arroganza, pure penso che ci siano ancora delle forze che in ultimo riusciranno a<l abbatterla (The Arena di New York, Marzo). ♦ Gennaro Mondaini: Le colonie e le popolazioni indigene. - li problema del trattamento degli indigeni nelle colonie, costituisce il punto centrale della sociologia coloniale. Nei secoli passati , negandosi nella teoria e nella pratica agli indigeni ogni diritto, nonchè di sovranità sul loro territorio, di vita, di proprietà, di libertà, si riduceva al!a pura e semplice questione della mano d'opera nei paesi nuovi, e indicati i mezzi cui· si ricorse per risolverla nella pratica (schiavitù, servitù etc.) e nella teorica (sistemi dd List, Poulett-Scoope, Waketìeld etc.). Ai giorni nostri , col progresso civile e morale dei colonizzatori bianchi e con le nuove esigenze economiche d' una colonizzazione più razionale il problema ha assunto mille altri aspetti. Dal punto di vista giuridico infatti si riconoscono oggi agli indigeni tutti i diritti elementari dell' uomo ; diritto alla vita , alla proprietà , alla li - bertà etc., e ciò non solo in teoria ma anche nella pratica ; nel Diritto cioè positivo pubblico e perfino internazionaie : le disposizioni in proposito della Conferenza di Berlino, di quella di Bruxelles , le dichiarazioni deli' Istituto di Diritto Internazionale , la legislazione di alcuni Stati coloniali etc. ne sono prove palmari. Dal punto di vista politico -amministrativo si avverte pure un grande progresso : di fronte al vecchio metodo dell'assoggettamento, con o senza assi~ilazione degl' indigeni, che fa tabula rasa di tutti gli elementi indigeni di vita sociale ed economica per sostituirli con altri esotici e col far astrazione completa della popolazi0ne indigena nel governare ed amministrare la colonia, va crescendo ogni giorno più di credito ed applicandosi su scala sempre più larga il metodo della

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