198 R I V I S T A P O P O L A RE tevano i cereali in concorrenza coi lavoratori in isciopero. Se siamo m errore speriamo che l' amico Ferri c1 · corregga. Calimera ha dato luogo alla solita efflorescenza di proposte per impedire la ripetizione dei conflitti, che sono sempre gli stessi nelle cause e nelle manifestazioni episodiche. Si è proposto lo sciopero generale; la dimisHione dei deputati socialisti ; la pubblicazione dei nomi dei soldati che sparano ... Ci fermiamo a questa ultima proposta, che prendiamo colle molle e la mettiamo in archivio. Nessuno, però, ha proposto la gogna per tanti propagandisti senza fede e senza coscienza, che eccitano, si nascondono e rispnntano a data ora per deplorare, per versare lagrime di coccodrilli e per sputare sen tenze sui frutti dati ... dalle loro seminagioni. Siamo di accordo con Ferri che le autorità pOlitiche italiane non brillano pel loro tatto e per la loro prudenza ; conveniamo che non si debbano incoraggiare colla impunità, se non col premio, quando essi hanno male operato; ma per punirle si dovrebbe assodarne Je responsabilità. Oiò dovrebbe fare la magistratura in tutti i suoi gradi ; e quale essa è, specialmente nei Tribunali e nelle Corti di Appello, non ci autorizza a sperare che essa faccia opera di giustizia e di civiltà. Ohe valse Ja fiera ed onesta requisitoria del Procuratore del Re Candela di Trapani contro il Brigadiere dei Carabinieri che era responsabile chiaramente, in-· discutibilmente dell'eccidio di Castelluzzo, se la Procura generale di Palermo ne volle l' assoluzione e la Sezione di accusa con servilismo abbietto la conces8e? Il caso di Castelluzzo è tipico, perchè ivi i fatti si svoi'sero in guisa che non erano possibili i dubbi suJle responsasabilità dell'autorità. Da questo lato, adunque, nulla c'è da sperare. Ciò che preme è la cura causale : diminuire la miseria, combattere l' aualfabetismo, educare le masse del mezzogiorno. E non possono educarle tanti proJJagandisti improvvisati del socialismo, che spesso· non hanno nè la fede degli apostoli , nè il coraggio dei martiri, nè la onestà dei buoni cittadini. Sappiamo benissimo che ce .oe sono, e non pochi, ottimi ed ammirevoli anche nel mezzogiorno e in Sicilia : essi servono ·a confermarci la diffidenza contro i primi, poichè ci risulta che dovunque ci sono questi propagandisti buoni si evitano i tristi conflitti, di c11i spesso dobbiamo 1)ccuparci. E chiudiamo queste nostre coni:-iderazioni rilevando con nostra grande soddisfazione che Ferri Sllll'Avanti! e Turati nella Critica sociale hauno pnbblicato degli articoli sulle condizioni. dei lavoratori italiani e dei socialisti dei giudizi altrettanto e forse più severi dei nostri. Noi fummo denunziati quasi come reazionari e svillaneggiati da molti rivoluzionari da pochade perchè prima degli altri proclamammo la verità; oggi gli accusatori chinano il capo perchè le staffilate vengono dai loro idoli di una volta. Il tempo ei ha reso una parte di giusti zia; ce la renderà complet,a quando gli Htessi Ferri e Tnrati bolleranno come meritano i professionisti df l disordine del mezzogiorno. ♦ Le convenzioni marittime. - A q nest' ora :wrebbero dovute già essere state votate perchè l' articolo 15 della legge 16 maggio 1901 faceva obbligo al governo di presentare al Parlamento entro il 1903 il relativo disegno di legge; ma oramai siamo al punto che non ci Rarà tempo a discuterle nemmeno entro il 1906; e le convenzioni C(11la Navigazione Generale Italiana scadono nel 1908 ! Colle convenzioni marittime si ripete ora ciò che si deplorò uel 1893 e ciò che si verificò nello scorso anno colle conven7,ioni ferroviarie : non si è provveduto in tempo. Si capisce che questi contratti discussi e coneh iusi all'ultima ora danno modo ad uno dei contraenti d'imporre i snoi patti leonini, perchè non s'improvvisa una Hotta nè in 15 giorni nè in due anni. Così si elimina ogni possibilità di concorrenza. In vista di qneste deplorevoli circostanze· il Senatore Erasmo Piaggio, che conosce assai bene i dati e l'importanza del problema propone una proroga di tre anni delle attuali conven;,,ioni 8u queste basi : 1 ° Determinatr, d'accord 1J fra Governo e assuntori, le spese di egercizio delle singole lince, e calcolato presuntivamente l'ammontare dei noli di ciascuna linea, la sovvenzione da corrispondersi nei primi tre anni di esercizio sarà provvisoriamente stabilita in misura eguale alla eccedenza delle Rpese in confronto dei noli. 2° Il complesso delle sovvenzioni provvisorie stabilite come sopra dovrà essere inferiore alla spesa massima che il Governo è diRposto a incontrare per i nuovi servizi m:-'lrittimi. Se, in conseguenza di ciò, non fosse possibile, sin dal primo anno, iniziare l'e::;ercizio di tutte le linee, converrà rin11nziare a quelle riconosciute meno utili, salvo a provvedervi q1iando la esperienza abbia dimostrato essere 811fficiE;ntii fonrli disponibili. 3° I maggiori noli realizzati annualmente in coufronto di quelli pres11nti saranno, uei µrimi tre anni, accreditati allo Stato, il quale per converso reintegrerà la somma dei noli eventualmente accertati in meno. 4° Trascorsi tre anni dall'inizio dei servizi, la sovvenzione sarà definitivamente determinata sulla media dei noli conseguiti nel triennio e con~olidata cosi per tutta. la durata residuale del coutratt0. 5° Verificandosi una eccedenza di prodotti in confronto della media suddetta, essa sarà destinata per metà alla costituzione di 11nfondo, che lo ~tato potrà erogare in eventuali riduzioni di tariffe, in conce:-::-io11i speciali al personale, o, volendo, nella istituzione di nuove linee. L'altra metà rimarrà agli assuntori (1). Giustamente il senatore Pi aggio nelle nuove con veu zioni vorrebbe che lo Stato esercitasse una maggiore ingerenza nella <lisciplina delle tariffe, che attuai men te, nella sostanza sono abbandonate alla buona grazia della Compagnia per disgrazia del Commercio. Se però lo Stato dovrà rimborsare le Cnmpagnie di ogni menoma modificazione, pel primo sarà un pericolo. Non e' è parola in questa lucida memoria del Senatore Pi aggio sulla sorte del personale , che venne in· degnamente turlupinato dalla Navigazione generale colla complicità del Governo. Nel 1893 in seguito alle vive iusii:;tenze dtl deputato Culajanni e di quakbe altro ali' ultim'l ora, per- evitare che le Convenzioni venissero resrintt'l . il Ministro del Tempo on. Finoc · chiaro.Aprile , presentò una lettera del Comm. Florio colla quale s'impegnava a provvedere all'asdÌ<.rnrazione del perdonale. Il ministro, eh' è un giurista , asdicurò cue quella lettera era un articolo addizionale che aveva valore C(·ntrattuale. In fatto re:;tò 1m pezzo di carta sporca : il contratto sta per terminare e di assicura· zione del personale 110n se ne pctrla più. Speriamo che il gi 1oco indegno non 8i ripeta. ♦ I malumori della Germania. - I lettori d1e non trn:;curano la rubrica Rivista delle 1'iviste vi avrn11no letto due articoli d, un giovane e valoroso sociali::;ta tedesco, Roberto Michels, tratti l'uno della Riforma sociale e l' altro dal Mouvement socialiste. Entrambi danno la psicologia militarista tedesca e dovi ebbero servire di ammonimento ai socialisti italiani o fra,ncesi1 che per combattere una cosa intesta, il militarismo, ne attaccano una che dovrebbe essere sacra anche pe1 proletariato, la patria. I socialisti italiani e francesi in questo momento sopratutto dovrebbero tener (I) Lo Stato e le Co,-ivenzioniMarùtime. Roma. (asa Edi trice Italiana, 1906.
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