Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XII - n. 8 - 30 aprile 1906

RIVISTA POPOLARE 211 bardia 466,1; Marche 573,6; Umbria 624,3; Abruzzi 596,2; Puglie 619,7; Basilicata 619,7; Calabria 63-l-,0; Sicilia 635,1; Sar~eg11:t 674,0; Regno 557,6 (p. 833). Su 100 soldati non arnmalaronornai: io Piemonte 55,7; Liguria -+7,7; Lombardia 56,0; Toscana 44,9; Marche 45,5; Umbria 38,8; Abruzzi 42,6; Puolie 50, 7; Basilicata 39,9; Calabrie 32,0; Sicilia 38,4; Sardegna 33,1; Regno 45,3 (p. 100). (1) Anche i~ questo campo, aduoque, troviamo pienamente riconfermata la enorme diflerenza tra il Nord e il Sud e la vicinanza maggiore delle Marche e dell'Umbria ( meno per le perdite complessive per malattia, riforme o morti dell'Umbria) al Settentrione anzichè al mezzogiorno d'Italia. Kon ostante la scarsa ricchezza media oli Abruzzi per questi indici biologici si avvicinano .~IleMarche e all'Umbria riconfermando così la benefica influenza esercitata dalla migliore distribuzione della popolazione e dalla migliore composizione per professione. Kella mortalità tra 1 soldati. Ancona in vero dà una cifra elevata; m~1 non s1 1;otè discriminare dal Liv1 l'origine precisa dei soldati decessi per quanto si supponga che in prevalenza appartenessero alle Marche. · Ma questo dato incerto sulla mortalità dei sol- <.iati viene largamente compensato dall' altro più significativo sulla mortalità generale, che riassumo nella Tavola IX. TAVOLA IX. Mortalità su 1000 abitanti . ( Jvledia degli anni rgor -903 ) Piemonte . 19,87 Liguria . . . . . 19,05 Lombardi;1 . . . . . 23,10 .... tvLm:he . . . . . 21,-1-6 Umbria . . 20,71 Abruni 23,26 Puglie . . . . . 28,72 R1silicata. . . . 27,44 Calabria . . 23,05 (1) Nell'Avanti! dd 21 aprile troviamo questo stelloncino di Sylva Viviaui che conferma a capello le precedenti osservazioni : Le provincie della faine La provincia di Lecce , fum:stata da tanti eccidii proletar agli ordini di quel pr- fetto Chiaro, è una delle più tormentate dal disagio economico cronico meridionale . ossia dalla fame. [I circo;,dario di Lecce, al quale appartiene il comune di Calimera, ebbe nella leva dei nati del 1883 - ultima conosduta ufficialmente - il 7 7 .50 di non idonei per ogni cento giovani visitati, dei_ quali più della metà erano denutriti, cioè sopra 2400 scartati 1220 erano denutriti. I quattro circondari della provincia diedero insieme il 65.20 <li inauili per ogni cento visitati , dei quali oltre la mct::i. son denutriti, cioè sopra G66o rifiutati 3420 risultarono denutriti. E perchè si possa avere di questi dati un •più chiaro significato dirò che essi sono fra i massimi e furono superati soltanto dalla miserrima e 111cosc1enteSardegna che forni il 71.50 per cento di non idonei. Dirò ancora che paragonando i dati di leva delle provincie meridionali e insulari con quelli dt:lla restante Italia , che ha una popolazioni.! assai meno denutrita, si trova in quelle oani anno un numero di non idonei superiore :ii circa il 13 ;er cento a quello cieli' alta e media Italia, e pure l'aumento percentuale costante di non idonei e denutriti vi è superiore di quello che si avvera, pure c0stantemente, in quasi tutte le prqvincie dell' alta e media Italia ogni anno. E cosa assurda credere con i parassiti italici che gli uomini delle nostre regioni meridionali in specie sono impulsivi. Il lupo non assale l'uomo per impulsività ma per fame. Sicilia . . . . . 22,90 Sardegna . . . . 21,19 Regno . . . 22,08 La mortalità della Liouria e del Piemonte ne-· chissimi - ricchezza sen~pre assai relativa e che sarebbe considerata come .mi eria in Inohilterrn o 111 F:a_ncia - si avv.icina a quella dei pae!ri più progred1t1 del Nord d1 Europa ; e ad es a si avvicrna quella delle Marche e del I' Umbria man tenendosi n.ell~insieme, _al disotto di quella dei'Regno, mentr~ s1 ~iene al d1sop~a quella del resto del mezzogiorno, arnvando alle cifre della mortalità spaonuola di oggi e di quella italiana di 35 anni or s~no nelle ~uglie e in Basilicata. Due sorprese ci da q uest'ultlma Tavola : quella della mortalità relativamente alta della Lombardia , che io deplorai vivamente parlandone a Milano; e l' altra relativamente più bassa della Sardegna. Constato che non sono in rapporto colle condizioni economiche e intellettuali delle due regioni, senza ricercare le cause del fenomen? ; ricerca che non si addice a questo studio. Riassumo questa parte osservando che anche senza volere ammetter~ col Niceforo (1) che in tali dati biologici si possa scorgere la prova reorna della distribuzione e della misura della miseri~ si può e si deve assegnar loro una colossale importanza , quando essi vengono a riconfermare meravigliosamente tutto ciò che si aveva potuto indurre dallo esame diretto delle condizioni economiche e demografiche delle reg1001 d'Italia sm q m studia te. Un' ultima ncerca , ci! le precedenti avvalora, co.mpl.eta e corona ; che ha singolare importanza scientifica m quanto da sola net suoi risult,1ti annienta i vaneggiamenti della scuola Lombrosiana· e che ne ha una sociale non minore, perchè cooli stessi risultati dà la indicazione per i provvedime;ti necessari ed urgenti affinchè spariscano o si attenuino le macchie, che deturpano l'Italia dinanzi al mondo civile : è la ricerca sulle condizioni morali ' circoscritta a dati statistici Tavola X. quelli aspetti sui quali si possegoono sicuri ed ufficiali. Sono esposti ~ella TAVOLA X. Analfabeti e reati denunciati per 100,000 abitanti ( Media degli allni 18.98-902) Analfabeti Roati su 100 ab. Omicidi Lesioni contro REClONl da 6 anni mancati la proprietà in su consumati personali furti, rapine, 1901 ecc. truffe. frodi ecc. - Piemonte . 17,69 5,82 129 291 Liguria .. • 26,54 6,76 191 456 Lombardia. I 21,58 2,44 136 302 Marche . 62,53 6,44 209 367 Umbria 60,26 7 04 ' 235 444 Abruzzi 69,77 14,74 466 688 Puglie . . I 69,51 14,12 441 707 Basilicata 75,39 17,12 434 711 C~labrie . 78,81 17,80 528 690 Sicilia .. 70,95 28,08 337 650 Sardegna 68,33 21,36 277 1310 Regno .. 48,49 10,66 270 476 (I) Les classes pa11v,·es. Parigi. Giard et Brière, 1905.

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