Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XII - n. 7 - 15 aprile 1906

172 RIVISTA POPOLARE cow: Qu_esta importante città del mezzogiorno della Russia, tutta imbevuta della civiltà occidentale . non potrebbe scegliere 1rn rappresentante più degno. A lni vadano i nostri sincerissimi auguri. ♦ ~' Insegnamento della storia contemporanea nelle nostre scuole.-S11_1l'insegnamento della storia contemporanea nelle nostre scuole troviamo un eccellente articolo del nostro amico Georges Renard nella Petite rep1.tblique del 30 marzo, che vogliamo rilevare. Egli ricorda che nel 1768 un Presidente del Parlamento di Parigi, Rolland, voleva che s' insegnasse ai piccoli francesi la storia della Francia e anche q 11ella della loro provincia. I giovani che frequentano i collegi, scriveva egli, conoscono le belle azioni di Temistocle, di Alcibiade, di Decio, di Annibale, di Scipione; essi non sanno qnelle di Dng11esclin, di Baiardo, di Turenna, di Sully, in una parola. dei grandi uomini, che hanno illustrato la nostra nazione e i cui esempi e azioni, essendo più analoghi ai nostri cos~umi e più vicini a noi , farebbero loro più impress10ne. > Il Renard osserva che in Francia sotto q nesto aspetto si è migliorato alquanto sotto la terza repubblica ; ma non quanto si avrebbe dovuto e che nello insegnamento della Storia contemporanea si è ancora troppo timidi. Per mostrare ciò che si dovrebb;j fare egli ricorda l'esempio della Svizzera e specialmente quello di una scuola di fancinlle a Lausanne sotto la direzione dei coniugi Vinet. Ivi per le R!lieve d11, 16 a 18 anni tutte le settimane c'è una conferenza sopra una delle grosse quistioni del giorno, ...senza timore d'iniziarle a ciò che appassiona l'opinione pubblica e di mettere Hotto i loro 00chi la storia in formazione. Senza dubbio, aggiunge l'amico nostro, occorre de! tatto, della misura. una volontà persistente di dire il necessario senza urtare le opinioni diverse, alle q 11ali può e deve fare una documentazione seria che gli permetta di non affermare con leggerezza. I coniugi Vhet intanto sono riusciti benissimo in tale compito da molti anni. Tra gli argomenti che sono stati trat · tati in q nesti ultimi tempi sono da notare: La sepa1·azione della Chiesa e dello Stato in F1·ancùi; La 1·ivoluzione in Russia; La quistione del Jl!Iarocco. Le allieve, così , uscendo dalle scuole potevano prendere parte alle discussioni senza mostrarsi disorientate. Georges Renard augura ehe si faccia in Francia ciò che si pratica in Isvizzera. In Italia questa deficienza è più marcata che altrove; e lo rilevò bel-\arnente Arcangelo Ghisleri in un suo libro di cui ci siamo occupati a suo tempo. Egli allora, di ritorno da~;li Stati Uniti, rilevava che ivi si pratica ciò che fanno i Vinet a Lausanne. In Italia dove nei giovani la manca11za della conoscenza della storia contemporanea è semplicemente vergognosa sarebbe necessario provvedere ; e se si provvedesse si apporterebbe un buon contributo alla formazione del carattere politico della gioventù nostra. ♦ La soluzione dell' imbroglio ungherese. Quando meno si sperava e si attendeva. dopo lo scioglimenb brutale e incostituzionale del Comitato dell~ coalizione, che preludiava a maggiori violenze da parte del ministero Fejervary, è venuta improvvisa la pace tra l'Ungheria e l'Imperatore d'Austria. I giornali annunziano come sicura la costituzione di un ministero presieduto da Wekerle e in cui eutrerebbero molti membri del Oomitato della Coalizione - e tra gli altri Koss11th, il rappresentante più intransigente del partito dell'indipendenza. I giornali liberali di Vienna - Zeit e Nette Freie Presse - annunziano l' avvenimento come un çrionfo del costituzionali8.mÒ 1111gherese; e t,ale può es8ere teHendo conto delle intenzioni e dei fatti del gabinetto Fejervary, che della costituzione s'infischia.va e trattava Parlamento e deputati come una Caserma, nella quale facevano gazzarra alcuni soldati indisciplinati. Ma rispetto al le pretete del la Coalizione si deve dire che ha vinto la tenHcia del vecchio Imperatore: si è messa da parte la q11i~lio11e dtdh lingu:-t del comando; si è rimandata al 19 l 7 la q 11istione della separazione doganale tra l'Austria e l'Ullgheria; si riconoscono i 400 milioni di nuove spese militari, che furono il punto di partenza del di::;sidio tra l'Lupera tore e i pad,iti costitnzionali dell' Ung-heria. Una cosa c'è da aspettarsi se Kossnth i-i conserverà quale fu pel passato: che eg-li v0glia 8ervir_si del. p_o· tne per prepararsi ad una nuova levata d1 scudi 111 senso nazionalista. Ma il màgiarismo coll'n.llargamento del suffragio -- che anche in q 11e~toba v~n ~o il varti~o imperiale: nel fare accettare al nuovo m1111stero la riforma elettorale - conserverà l'attuale preponderanza? Il terreno della lotta parlamentare non si spo::;terà? Comunque o-l'Italiani non devono dichiararsi malconB I . tenti di una solt1zione che evita o a lontana gravi complicazioni e la pos;,ibilità della calata dei Tede8chi a Trieste. ♦ Gli scioperi in Russia. -- Il ministero delle Finanze all' Impero Russo ha trovato il temµo e il modo in questo momento di pnbblicare le notiiie sugli scioperi industriali dal 188,:1 al 1905. Nor:i _Ronocompresi gli scioperi nelle miniere _e n~ll~ o~c111e_gover: native che dipend)no da altn mm1ster1; ne degli stabilimenti industriali con meno di 15 operai , che non sono tioggetti al cnn troll o degli Ispettori. Ma si tratta sempre di 18,000 stabilimenti indu-itriali e di 1,700,000 operai. . . . Nel periodo di osservrizione ~ono avvennt1 sc10per~ in· 1765 stabili men ti e vi partec1 parono 431,254 operai con una media annua di 176,5 stabilimenti (0,98 °/ 0 ) e di 43 125 operai (2, 7 °/ 0 ). Durante lo stesso periodo gli scio~eri per numero di operai in Fr~ncia la partecipazione arrivò al 1,6 °/ 0 e in Germanta a 0,5 °/o• Come nell'occidente gli scioperi russi di preferenza srmo avvenuti nelle industrie tessili e nella metallurgia: nella proporzione del 33,4 °/ 0 di tutti gli scioperi nelle prime e del 54,9 °lo nella seconda. . . In Russia non esiste il diritto di sciopero; perciò gh operai devono lottare contro i padroni e contro il ~overno. Ciò che rende più difficile il successo. U:na_v1t_- toria completa è stata ottenuta nel 28,2 °/o;. s1 r1 usc1 ad un compromesso nel 21,8 °/ 0 • I padt·om ebbero completa vittoria nel 45,4 °/ 0 dei casi. La vittoria sorrise più spesso ai tipografi. . _ Gli scioperi brevi che non dura110 che 10 gwrm sono i più frequenti: formano l' 82,2 °/ 0 del totale. In quanto . ..1.lle cause degli scioperi nel G0,8 °/o Iu la quistione"cffil salario (domanda di aumento o opposizione alla diminuzione) che li determinò; nel 21,7 °/o la domanda di diminuzione delle ore di lavoro. Le perdite subite dalì' industria ru'3sa ?on u1:a pro: duzione di circa due miliardi e mezzo dt rubh fu d1 10,427,000 rubli; e quelle degli operai di 159,000 rubli sopra un totale di !::!alari di 310,000,000. Poca cosa. Ma queste sono tutte date anteriori al periodo rivo 1 nzion ario. ♦ La quistione meridionale e Arcangelo Ghisleri. - Arcangelo Ghisleri, il nostro carissimo amico , con raro senso di opportuuità, ha ristampato in due edizioni - una popolare a O.mi 25 e l'altra a L. 1 la copia - l' eccellente discorso pronunziato nel VII Congresso del Partito repubblicano italiano tenuto a Forlì il 5 ottobre 1903 sulla Quistione me1·idionale

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