Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XII - n. 7 - 15 aprile 1906

RIVISTA POPOLARE 187 avvenuto sotto gli occhi miei : e casi simili purtroppo sono più frequenti di quello che si possa presumere. Potrebbero attestarlo gli alienisti , i psichiatri e gli specialisti di malattie nervose. Ecco ciò che scriveva il prof. A. Zerboglio nella R.frista Aloderna di Cultura ( 1899), a proposito degli esami: << Nessuno può negare l'influenza perniciosa degli esami sulla salute degli studenti, ,e, come dice La medecine moderne, l'anemia, la cefalalgia, la epistasi, la neurastenia e altre in.: fcrmità che si osservano frequentemente · nel periodo scolastico, hanno il triste privikgio di esser citate in patologia come occasionate dalle vive emozioni che gli alunni soffrono nel momt!nto dell'esame. Dalle ricerche fatte nel 1897 dal professori:! lgnatieff, nei Collegi di cadetti <li Pultava e nella Scuola superiore di Mosca, si· conclude che << l' epuccl degli esa111iopera sul!' organismo a maniera di un 1110,·boac11tu, a/tcra11do proju11damente la 1111tri 1 o11ee diminuendo il peso del corpo, n come è stato co1nprovato da non pochi osservatori, e tra essi dal prot. Kosin.wff, il quale ha notato che << di '+3 alunni di scuole primarie e secondarie, il 15 per ccntc> perde, in media, un 2,4 per 100 di peso du1ante i due mesi che precedono gli esami; proporzione che cresce str..1ordina - riamente, tìno al 75 per 100, negli alunni delle cbssi supt.! riori e in quelli che con più diligenza si preparano n. Tali effetti nocivi alla salute li avranno notati tutti quelli che hanno, in qualche modo, bazzicato con gli esami. Q_uando gli alunni ufficiali venivano esaminati da una commissioni:!, alcuni anni fa, nella prima quindicina di maggio cad dero ammalati quasi una metà di quelli che frequentavano il 1nio corso; alcuni per disturbi gastrici, altri per disordini nervosi. ll nuovo regolamento, in vigore fin dal I go,, ha cercato di limitare alquanto il male; ma senza 1 iuscirvi troppo. Dato il carattere del nostro insegnamento, le cose non possono andare diversamente; onde gli esami, oltre ai danni già indicati, recano pregiudizio alla salute col brutale sunne11age che presuppongono. Abbiamo già visto come gli studenti ingollano in pochi giorni quello, che dovrebbe esser digerito ed assimìlato in otto mesi. Lo stomaco intellettuale, a cui :liamo il nome di ct'rvello, non potrebbe sostener tutto ciò L he ci si ficca dentro ; e allora per trarre forza dalla debolezza, si ricorre agli eccitanti, i quali artificialmente, mantengono in piedi un individuo per u:1 tempo maggiore di quello ch'egli possa resistere in condizioni normali, le notti, che dovrebbero <.::ssereconsacrate al riposo, perchè la macchina possa funzionare bene, si passano in veglia; il poco tempo ché si dedica al sonno, non si dorme, o come 110~1 si dormisse, perchè è sonno agitato, febbricitante, e non riparatore; così nella testa si forma un guazzabuglio di minuzie e particolari insignificanti capace di far ammattire chiunque. Si sciupa quindi m0lta t:nergia cerebrale per imparare tante minuzie, che spesso non servono a nulla e che si dimenticano - con grande compiacenza degli alunni - immediatamente dopo gli esami : così il sistema nervoso si stan::a ali' eccesso, la macchina si guasta e la salute si rovina. Ma pochi pongono mente a un'altra circostanza, che contribuisce a questi mali. Gli studenti , in generale, subiscono .gli esam nella prima vera della vita , l' epoca più delicata per essi e molto esposta a deformazioni e disturbi d'ogni genere. I mutamenti dalla fanciullezza alla pubertà e all'adolescenza sono più radicali di quelli che l'uomo subìsce nelle altre epoche della vita, si può dire che tali mutamenti lasciano tracce indelebili nel corpo e ndlo spirito. Perciò in tali età i giovani han bisogno di speciali cure. A ciò bisogna aggiungere, perchè si comprt!nda meglio il pericolo che alla salute recano gli esami, che questi coincidono anche con la primavera meteorologica, periodo del!' anno più propizio allo sviluppo dei disturbi gastrici e nervosi, come insegnano a base <li dati staitstici quelli che son versati nella materia. 11 caldo trascina, come sembra, maggior numero di suicidii, pauie e altre forme di alienazione mentale. Perchè di ciò non si preoccupano -le autorità? Perchè non abbiamo anche noi igienisti e psichiatri, che, ispezionando le scuole, pongono sotto gli occhi del pubblico tutti i pericoli che in esse corre la salute? Perchè gli studenti e i padri di famiglia, che per nulla cosl spesso si sollevano, non protestano contro gli esami che deprimono ed· uccidono fìsicamente? · Possono i padri vedere, impassibili, che i fìgli a maggio cd a sette:nbn:: mangiano poco, dormono meno e scoloriti e tristi solo pensano ·al programma, alla commissione e agli esami'! Qui sì che cadrebbe opportuna una << campagna >, ddla stampa e dell' opinione pubblica. 111 bpagna, per questi benedetti esami, poco si studia; ma non perciò le neurastenie, le infermit:ì. mentali, nervose e ga striche mancano tra quelli che han da subìre esami. Mollc volte il male è latente e si svilup11a quando uno meno se l'aspetta, quantunque noi c'illudiamo che le tempre giovanili debbano n:sistere. Avviene dt:11' enèrgia c<:rebrale come di un patrimonio, che, quando necessita, si trova scialacquato. Così alcuni, dopo avere sciupato una enorme quantità di energia cerebrale, per ottenae brillanti risultati negli es:1mi, si trovano vià esauriti alla fìne dei loro corsi ed incapaci di studiare con :-, lena. Solo chi 11011 ha fatto esami non riconosce la verità di quanto abbiamo detto; poichè gli stessi interessati l' ammet-· tono: Aquì yace q11ie11 11111ca tc111bld Porque 11u11case examini; ( 1). Q_ucsto trt:mito casionato dagli esami è un altro coeflìcicntc di perturbamenti e. inf.;rmità. A misura che si avvicina il mo mento della prova i' tremito aumenta, e giunge nell'istante dcli' esame al periodo più acuto. Nessuno potrà negare che l'eccitazione dell'csaminanJo abbia carattere morboso. C'è chi non sa dove si trova, nè quel che dice; alcuni dimenticano perfino il proprio nome. Ho visto altri agitarsi nervosamente sulla sedia e tenersi al tavolino per non cadere. Non mancano infelici che piangono innanzi alla commissione, perchè non ricordano una risposta e si giudicano riprovati; ciò avviene spesso agli esaminandi poveri o maturi di età. E quando qual cuno è sorpreso a preparare un inganno? A meno che non si tratti di uno svergognato, l' agitazic,ne arriva al colmo. Una volta colpimmo uno studente libero , mentre copiava il suo lavoro da alcuni appunti: quale terrore s'impadronì di lui! Faceva pena a veder quel viso cadaverico, quel balbettar pietà e quei gesti sconvolti ! li prof. Mosso, nei suoi studi sulla fatica, dà conto di alcuni esperimenti fatti circa gli effetti deprimenti che gli esami producono sugli esaminatori ; i quali accusano una grave diminuzione di forza muscolare, aumento ano1 male o diminuzioni:! esagerata, secondo i casi, della temperatura, accelerazioue del polso e della respirazione. La forza muscolare, misurata a chiJoorammetri e a numero di contrazioni, discende in modo no- ::, tevole. Ma se questo accade agli esaminatori, ed è devuto, secondo il Mosso, 1( alla continuità dell'attenzione nell' interrogare, alla grande responsabilità che su di essi pesa , al disgusto di vedersi obbligati a riprovare qualche stu-:lente , alla !:!mozione di sentirsi accusati dal pubblico , e a che tutti:! le peggiori condizioni di lavoro intellettuale si trovano riunite negli esami n ; se questo accade agli esaminatori , che si dovrà dire degli esaminandi, depressi da una violenta preoccupazione, eccitatissimi? Come sarebbe opportuno raccogliere esperimt!nti e diagrammi ! quanti insegnamenti ne risulterebbero e quante persone aprirebbero gli occhi circa questo aspetto , così inte- ( r) Quì giace chi giammai tremò, perchè mai subì esami.

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