184 RIVISTA POPOLARE dovessero di veni re vostri nem1c1 e q nesti come se dovessero di ve1.1ire vostri amici. .. Ebbene esaminiamo i casi possibili. Il Giappone può trasportare il suo esercito a Manilla in nn mese. Le autorità militari tedf.sche calcolano che in tre giorni possono imbarcare un corpo di esercito e; impiegando sedici giorni e traversare l'Atlantico, potrebbero in cinque Elettimana trasportare più che 200,000 uomini ai confini degli Stati Uniti ; nel caso sfortunato di un· conflitto coll'Inghilterra, questa potrebbe in trenta giorni traspor- , tare 150,000 soldati ai nostri confini del Nord. È superfluo aggiungere che gli Stati Uniti non potrebbero difendersi contro q neste forze coll'esercito att11ale, colle milizie e coi volontari non esercitati. ~n esercito in realtà. non è altro che una polizia nazionale: essa preserva la nazione dai pericoli interni ed esterni e può essere considerato come una forte compagnia di assicurazione gestita dal governo. Ammettendo per giusta la valutazione dell'Ufficio di Statistica il valore della proprietà reale e personale negli Stati Uniti è di 94 miliardi e 300 milioni di dollari. Il mantenimento dell'esercito regolare di 64,336 uomini, nel 1905 costò dollari 771655,162; cosi questa spesa considerata come un premio di assicu.razione rappresentò 0,83 dollari µer ogni 1000 dollari di proprietà; un esercito tre volte maggiore rappresenterebbe una spesa di dollari 1,66 all'anno per 1000 dollari di proprietà. La rata ·minima di assicurazione per le case in città è di dollari 1,60. Ora se ad un uomo di affari si domandasse ::Jel'assicurazione nazionale di 1,66 dollari all' anno sarebbe considerata esorbitante esso risponderebbe che un esercito regolare di 193,000 soldati non sarebbe mai eccessivo. Ricordiamoci che Adams affermò sin dal 1776 che _la_di~esa nazionale è 1~nodei doveri cardinali degli uomrn1 d1 Stato. Ora noi dobbiamo riconoscere che soltanto una parte della milizia è organizzata e che questa parte organizzata è così deficiente di esercizio e di pratica eh' è perfettamente inutile di fronte alle trnpp~ regolari delle altre nazioni. Le apparenze possono illudere; ma nelle realtà la milizia rassomio-lia alla Statua di Nabuccodonosor. I 100,000 uomini del- . l' esercito regolare per essere mobilizzati avrebbero bisogno di un mùiimum di sessanta giorni. In caso di guerra almeno 20000 uomini dell' esercito regolare dovrebbero essere mantenuti nelle Filippine. I rimanenti 40,476 uomini non arriverebbero mai ad 80000 perchè si dovrebbe contare con meno del 50 °/0 del!~ reclute! Centoventicinqne anni fa Washington dichiarò « che noi dovevamo avere un buon esercito piuttosto che un grande esercito.» E questo è esatto anche oggi. Noi non dobbiamo avere gli eserciti delle nazioni europee· ma in tempo _di pace dovremmo avere almeno un sol~ dato per 1000 abitanti e in tempo di g11erra almeno 250,000 in tutto. Ma questi soldati dovrebbero essere istruiti e disciplinati. Inoltre è indispensabile la creazione di una prima riserva simile a quella che esiste presso ogni Stato europeo e che questa riserva non dovrebbe essere inferiore a 100,000 ·uomini. Nessuna nazione nella storia del mondo ha trascurato le sue forze militari senza esserne stata punita severamente. La Francia fo la prima potenza militare dal 1800 al 1812 e mantenne il primato sino al 1860; la Russia fu creduta invincibile sino a tre anni or sono. Adesso tutti sanno quale terribile umiliazione subi la Francia nel 1870-71 e quali disfatte ha sofferto la Russia. Gli Stati Uniti sono divenuti una potenza mondiale con doveri fl responsabilità che prima non avevano. Noi abbiamo ricchi vossedimenti che le altre potenze guardano con occhio invidioso; ·noi possediamo un gran paese, la cui prosperità è senza precedenti. Ma noi non siamo forti abbastanza per mantenere l'uno e per proteggere l' altro; ed il giorno del giudizio è s1c11ro che verrà per noi. Sin q_ui _lo scrittore nord-americano. Il quale dal punto _di v~sta assoluto può avere ragione g11ardandoalla situazione . europea. !"fa il parallelo che egli ha. posto tra forze rn pace e rn gaerra e spese non gl'insegna _che a nulla valse la enorme superiorità della. spesa e del numero dei soldati, cioè della efficace preparazione 'dlla guerra della Russia 1ml Giappone? E la Francia del sPcondo Impero uun fu forse lo Stato più militarista di Europa? In una cosa p0trebbe a,:ere ragione lo scrittore allarn1ista : nel desiderare una. migliore preparazione tecnica deo-li ufficiali e forse nel centralizzare l' ordinamento della mili6ia. Si vede poi che la maggiore preoccuµazione viene dal timore che il Giappone a.:;salisca le Filippine. Ma perchè i .Nodamericani si lanciarono in quel!' impresa disonestamente imperia lista ? Et:co come un passo chiama l' altro : e una conquista richiede l'aumento degli armamenti. Aveva ragione Spencer : guerra e militari~mo stannonel rapporto di funzione che genera l'oro-ano e di organo che riproduce la funzione. 0 Questi articoli rimangono come un indice dei progressi che l'Imperialismo ha fatto nella gra.nde repubblica americana. Ilprogetdteollnauovparoeedpuernaale . Il ~i nistro Guardasigilli, on. Finocchiaro-Aprile, 11 7 dicembre scorso presentava alla Camera il progetto del nuovo codice di procedura penale. Era proprio sentito da noi il bisogno, la necessità d'una riforma giudiziaria di tal genere? Senza dubbio, evidentemente. Carrara, interrogato se trovava logici i sistemi di procedura penale del vigente nostro codice, rispondeva che cercare in essi la logica era come domand3 re..... a chi delira Il senno che perdè. Il De Falco, appena un anno dopo di vita del vecchio codice, incominciava a presentare un progetto di parziale riforma (19 aprile 1866); il De Filippo nel 1868; il De Falco, di nuovo, nel 30 novembre 1871; il Villa nel 9 marzo 1880; Tajani il 25 novembre 1885 e 10 dicembre 1886; Ferraris il 21 aprile 1891. Talchè, fin dal primo suo apparire, l'attuale codice si palesò deficiente ed ebbe tentativi di riforma, per q Lrnnto parziale. ·Ripresasi la via della riforma, con decreto 3 ottobre 1898 fu incaricata una Commissione ministeriale di dare all'Italia un codice nuovo di procedura penale, e la Commissione il r2 giugno 1900 consegnò i Principii adottati, fìnchè, dopo i lavori della Sotto-Commissionee della Commissione di revisione, si arrivò finalmente per opera del Ronchetti, prima, e di Finocchiaro-Aprile, poi, a riordinare il testo definitivo delle disposizioni, che il 7 dicembre passato, come si disse, fu presentato alla Camera dei deputati (1). ♦ Il Progetto regola la materia con sistema più organico del vecchio codice; questo ha 857 articoli per un numero di disposizioni minore del nuovo, che ha invece 693 articoli, comprese le rece·-ti leggi sulla condanna condizionale e casellario giudiziale. Si còmpone di quattro libri: 1. 0 ) Disposizioni generali: (Delle azioni nascenti ( 1 J Per maggiori cenni storici V. Bruno Franchi: Il passato e l' avvenire della riforma , in <t Scuola positiva )), 1905, num. 1 r, I 2.
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