182 RIVISTA POPOLARE che di sapere, occorrendo, rivelare ai giovani scolari la importante notizia che il notaro · Lapo Gianni, amico di Guido Cavalcanti , l'anno di grazia 1298 fece un rogito? Si obbietterà forse: ma voi che avete gridato tanto sull'attuale inferiorità politica degli italiani di fronte ad altri paesi, vi siete messo in mente che gli altri paesi abbiano già buttata in aria l'istruzione classica? Ahimè, no. Ma bisogna vedere com'è ('.Oncepita essa e regolata negli altri paesi. Da noi or~ essa è ritenuta indispensabile per il conseguimento di certi titoli e gradi acni invece farebbe assai meglio una buona dose di cultura moderna; da noi è ritenuta d'un' importanza tale che la si mette sull'altra ad un'altezza sbalorditiva ; da noi perfino la cultura tecn:ca, per nn po' di influsso che di quella subisce, non è quale i tempi vorrebbero e sente anch'essa il bisogno di nuovo sangue. Ah, sì, so io pure che gli stranieri -'alludo naturalmente a quelli che sono superiori a noi - studiano il" latino e il greco, ma non sognatevi mica che essi - eccettuate alcune mummie arcigne che per farsi credere altrettanto e, anzi, più importanti dei professori di scienze mediche, fisiche e sociali , blaterano dalla cattedra delle vanterie a cui nessuno bada - abbiano per il_latino e il greco lo stesso fanatismo cieco che c'è ancora da noi. Da noi, per esempio, se e' è un pover ,.uomo che voglia darsi allo studio della filosofia e farvisi un buon nome, deve, prima d' ogni altra cosa, soddisfare all'im • prescindibile necessità di conoscere o di mostrar di conoscere il greco. Egli potrà avere nella mente un tesoro di idee superbamente belle; egli potrà·, He gli riesce, rinnovare il mondo ; senza greco però egJ; nelle nostre vecchie scuole sarà sempre ritenuto un asino, e il primo cervello vuoto d' idee che avrà studiata, in varie erudite pubblicazioni , la topografi.a del portico sotto cui passeggiavano gli stoici, otterrà , in cambio di lui, la cattedra, e magari quando dallo studio della botte di Diogene e degli amori di Aristippo sarà passato ad illustrare l'influenza della scuola peripatetica sopra, che so io? l'agricoltura dei Paesi Bassi, diventerà illustre e lo saluteranno maestro. Orbene - e ho scelto apposta un esempio riguardante la filosofia, perchè questa, che ha avuto, si può dire, nella Grecia la sua madre patria, può certamente giovarsi non poco della conoscenza del greco - orbene in Inghilterra La potuto sorgere e farsi un nome celebre di filosofo, Erberto Spencer, che sapeva di greco assai meno di quel che ne sappia da noi uno scrivano del Dazio, fornito della sua brava licenza ginnasiale. Provate a pensare che qualche cosa di simile possa accadere, oggi, anche rn Italia ! ' G. DELLA GRIZZAGA Ai nostri abbonati che non fanno la collezione della Rivista e che vogliono mandarci il N. 0 7 del!' anno IX, il 1V. 0 15 dell'anno X ed il N. 0 2 del!'anno corrente, daremo in cambio un libro del valore di cent. 50 da scegliersi nell'elenco dei libri premio di edi 1 ione della Rivista. SpetL1imentalisrno soeial~ La preparazionealla·guerra negli Stati Uniti Uno dea-li indici della trasformazione psico~ogic:a, della mani: verso l' imperiali:;mo, negli Stati Uniti è quello relativo alla preoccnpazione sulla possibilità di una guerra, che ne metta in pericolo l'esistenza: preoccupazione eh' è comune al ramo primogenito degli Anglo sassoni e di cui si sono avute le prove nelle di:;cussioni vivaci del Parlamento inglese e nelle numerose pubblicazioni sull'argomento. Pochi giorni or sono, ad esempio, si discusse nella Camera dei Comur:.i di u110di quei soliti roman:1.i bellicosi, in cui era descritta l'invasione improvvi:;a dell'Inghilterra da parte di un esercito tedesco nell'anno 1910 - a breve sc-adenza. Prima le invasioni , da Napoleone 1 ° in poi, che ne rreparò davvero una, si temevauo dal lato della Francia; e il timore di esse dura; tanto che ancora incontra vi ve opposizioni in Inghilterra l' idea del tunnel sotto la Manica che dovrebbe unirla all'amica , cui ad Algesiras si è prestato il concorso deplornatico per av1::re ra.gione degli intrighi e delle pretese tedesche. Se una invasione nemica in Inghilterra confina col1' impossibilità, dovrebbe sembrare addirittura assurdo nella grande Unione nord-americana. Quale potenza potrebbe pensare ad uno sbarco negli Stati U oi ti ·r E se qnalcuno lo pensasse o lo tentasse quale probabilità di riuscita potrebbe presentare? Comunque al di là deil' Atlantico l'eventualità di una guerra terrestre- quella navale sarà sempre più probabile se 1' ImFerialismo continuerà ad imperversare - viene discussa e se n'è occupato nei numeri di Febbraio e Marzo nella maggiore rivista degli Stati Uniti il sig. Fredel'ic Louis H,.iidekoper (1). Ora nel secondo articolo ci sono notizie ed osservazioni non solo d' interesse locale , ma auche d' indole generale. che giova far conoscere. Uua tavola e' istruisce sullo sviluppo della popolazione e delle forze militari degli Stati Uni ti di decenmo in decennio. ANNO 1790 1800 1810 1820 1830 1840 1850 1860 1870 1880 1890 1900 Popolazione 3,929,214 5,3U8,483 7,239,881 9,633,822 l~,866,020 17,069,453 23,191,876 31,443,321 38,558,371 50,155,783 62 947 714 ' ' 76,303,387 Forza dell'esercito regolare 1,273 4,436 9,921 8,9.J:2 5,951 10,670 10,763 16 367 ' 37,0,5 26,509 27,095 68,155 Numero di soldati per 1000 abit. 0,324 0833 ' 1,37 0,927 0,462 0)602 0,421 0,520 0,963 0.527 0,430 o, 35 Negli affari, dice lo scrittore militarista, per riuscire si mettono se11p1re gli uomini più adatti e più es pere i; ma il Congresso qnesta norma generale non ha voluto seguirla per !e cose della guerra , che ha affidate ai soldati più ine::;perti. E siecorne la guerra è la prova più severa, Lh!l pos~onu ts:sere i:,Ottoposte le forze umane, la follia di tale condotta del Congresso risulta evidente. Si è dimenticato poi ciò che Washington disse al Pre:;iàente del Uongrei;:;o il 24 settemhre 1770 sulla nece:;sità della. organizzazio11e e della di sei plina delle forze militari, che non s1 iJOtevano improvvisare. Non si può bia::iimare la milizia, oaserva l'A., se è igno- . rante perchè giammai le leggi degli Stati Uniti hanno pensat~ ad istruirla. Uhe la organizzazione e la disciplina (1) Is' the U;,ited States prepa,red for \Vai·? ::'-l"ella .Yorth Ame1·ican Review.
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