Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XII - n. 6 - 31 marzo 1906

158 RIVISTA POPOLARE Se l'artista giunge all'espressione éompenendo in unità le armonie indefinite che ha raccolto dalla natura con i suoi sensi affinati, è ben degno che il pittore gioisca, oltrechè delle linee , delle luci e delle ombre, del disporsi dei piani, dell'arrotondarsi dei corpi, del muoversi degli oggetti, del concorrere di oggetti e persone in un'azione comune, dell'individuarsi di questo concorso in un momento ti pico della pa.ssione o del sentimento, - oltrechè di tutto questo, dicevamo, è ben degno che il pittore gioisca anche delle prodigio&e armonie del colore onde è reca.ta vita alle cose. La natura• dà al pittore gli accordi più delicati e più forti; -· la sonorità grandiosa di un tramonto e, nel momento stesso, ad oriente, le sfumature più tenui della malinconia. Le infinite combinazioni di colore osservate in natura si riordineranno intrecciandosi, sovrapponendosi, fino a formar la musica dei colori; e da queste, non più circoscritte da un contorno oppure staccantisi per _ violenza di tono, prenderanno consistenza e vita le forme vedute nella realtà o nel sogno dall'anima dell' artista. Il qual fatto entra nel dominio dello spirito, dove trova un terreno già preparato dalla eredità, dove il rapporto fra una sensazione di colore (a determinare od a favorire piuttosto questa che quella tonalità psichica generale) e l'oggetto rappresentato, riesce, attraverso una gioia singolare dai sensi , a trarre da questo oggetto il maggior valore, per la più intensa e profonda comprensione della vita ; -- o dove anche un contrasto vivace fra l'uno elemento e l'altro può talora per l'efficacia dell'antitesi, ottenere lo stesso risultato, se pur qui vi sia il riflesso della guerra,della difficoltà a vincere , del pericolo minacciante nelle emergenze della lotta per la vita, mentre nella prima ipotesi è più frequente il saluto o l'augurio sereno al regno della pace e de11'amore. Poichè la lotta e l'accordo, la. guerra e la pace, sono ugualmente parti della complessa vita umaua, si traggono godimenti intensi cosi dal contrasto dei colori complementari che esalta la potenza visiva, come da quella specie di soave incertezza che risulta dalla giustapposizione di toni affinì o quasi identici. Ma , in ogni modo, l'intensità del godimento è sempre in rapporto con l'equilibrio fra il modo con cui è sentita da chi dipinge l'armonia dei colori e l'espressione speciale a cui l' opera si dirige. ♦ Rifacciamoci ora brevemente da un dato psicologico notissimo, così come in un suo linguaggio rude e materiale ci è chiarito proprio da Max Nordau , il più gretto estimatore delle opere d'arte attraverso i pregiudizi della boriosità scientifica tuttora dominante. e La corteccia del cervello riceve le sen~azioni non solo dai nervi esteriori, ma benanche dalle profondità dell'organismo, dai nervi dei singoli organi, e dai centri nervosi del midollo spinale e del simpatico. Ogni stato di eccitazione in tali centri influisse sullé cellule nervose del cervello e desta in esse idee più o meno chiare le quali si riferiscono necessariamente all' attività dei centri da cui parte l' eccitazione •. Ed ancora : Una serie di cellule nervose e viene più facilmente att1·aversata da un'eccitazione già altre vol~e provata, che non da un'eccitazione nuova. Ogni eccitazione che colpisce una cellula si espanderà nella direzione che le o:ffre la minor resistenza , e questa è fissata dalle vie nervose eh' essa ebbe già altre volte ad attraversare. Il percorco di una ondulazione derivante da qualche sensazione, forma una via 4-eterminata, una certa abitudine di marcia; sono sempre le stesse cellule che si scambiano vicendevolmente le loro sensazioni ; una idea desta sempre le stesse idee secondarie e si presenta alla mente siccome accompagnata sempre da queste ultime•. I processi dell'associazione più radicati nella perso• nalità nmana ·sono quelli che rispondono alle più larghe e fondamentali ragioni di esistenza ; perchè v' è pure una selezione interna nello sviluppo della psiche, e le serie di atteggiamenti psichici più persistenti sono quelle che, nel reciprpco concorso, si manifestano le migliori. Ecco pertanto che l'associazione vaga di un dato stato emozionale con una certa sensazione presente si risolve in un rafforzamento dello stato psichico, in un ·accrescimento del suo valore, operato da tutti quegli elementi ereditari ed acquisiti che rappresentano l' esperienza della stirpe, così spesso r-ivalentesi nella sna istintiva affermazione immensamente superiore alla piccola esperienza - detta scientifica - facente capo ai soli dati della coscienza e della elaborazione razionale. · , ·. Così vediamo accennarsi l' importanza del colore, come t"'onalità generale del dipinto , - del colore per cui si hanno inesplicabili simpatie od antipatie, in cui troviamo concordanze o discordanze misteriose con parti - colari disposizioni sentime11tati, - a chiarire nell'opera dell'artefice qualche cosa che si spicca, c:omeespressione dalla parte puramente sensoria di essa, con efficacia più o meno avvertita, raccogliendosi intorno ad -.incerto stato dell'anima del riguardante. Una tonalità sensoria, che ha corrisponda con una tonalità. emotiva o con nna tonalità intellettuale. Noi siamo fatti persuasi ormai come l'opera d'arte si a-vvantaggi d' una insolita energia di significato, quando il soggetto si, accordi perfettamente con questa condizione di cose. E il richiamo vivo del genio della stirpe, su dalle profondità dell'incosciente a fortificare ed iutegrare la percezione di un dato concreto attuale, Aggiungasi che l'obbietto, la rappre~entazione arti~ticai ha necessariamente carattere sintetico; e, nella smtes1 confusa, noi intravvediamo pure l'apparizione anticipata delle possibili concrete daterminazioni future della realtà. L' e anello del Doge > , il celebre dipinto di Paris Bordone che trovasi nell' Accademia di Venezia , si stacca dagli altri capolavori che lo attorniano, per la diffusa tonalità generale del colore : un rosso porpora cosi incupito che vi porta sui confini della massima potenzialità di questa più forte vibrazione del prisma, a presagio quasi di uu ultra-rosso o, meglio, di un prerosso, banelante allo sforzo della immaginazione sensoria. Or chi saprebbe dire quanto, a crear la sensazione vi va della magnificenza della dignità della forza di un popolo libero, giunto alla dominazione ed alla ricchezza attraverso l'esercizio delle civili virtù l'osservanza fiera dell'ordine la pratica dell'ardimento e dell' accortezza, giovi in questo dipinto l'accennata tonalita caratteristica del colore, nel suo perfetto accomodarsi con la solennità onde si dispongono le figure, fra la gloria delle architetture cittadine, alla celebrazione del rito tradizionale, le nozze del Doge con la Laguna ? O non forse si riscuotono per l'eco lontana le fibre che presso gli antenati nostri delle epoche preistoriche commuovevano al culto di un dio terribile e potentissimo, distruttore e benefico, i rossi bagliori dell'incendio avvampante per le foreste o gli accesi profondi riflessi della fiamma nelle caverne, di notte, a difesa degli uomini veglianti contro le belve minacciose all'interno? Cosi fu notato dagli ammiratori dal Delacroix (io non lo conosco se non attraverso qualche stampa) che da lungi, prima che si sia avvertito il soggetto del dipinto la tonalità generale del suo colore annunzia, condensandola, l'impressione che dal soggetto medesimo sarà per derivare. Ed a proposito del e Naufragio di DonJ uan • scriveva Théophile Sy lvestre: egli persegue fra l' azzurro e il verde l'immensità del cielo e del mare , fa risaltare il rosso come suono di trombe guerriere, e trae dal violetto dei pianti sconsolati; per queste vie il dipintore ritrova nel colorito i canti di Mozart, di Beethoven e di Weber.

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