RIVISTA POPOLARE 157 1. ° Circondario 2.0 l► 3.o > 4.o » 5,0 6.o 7.o 8.o 9,0 10.0 11.0 12.0 13.0 14.0 15.0 16.0 17.0 18.0 19.0 20.0 1) 1) > )) l) > )) ,, > )) l) ln<lig·ent,i 822 ,..,.784 1450 1854 '.2994 1639 1231 634 1313 2147 6693 2823 4635 3170 3630 1268 2179 6274 5398 6336 Per 100 1,28 1,21 ,, 1;60 1,84 2,51 1,59 1,20 0.59 1,05 1,38 2 79 ' 2,17 3,62 2,22 2,37 1,04 1,20 2,47 3,72 3,81 Ecco poi la classificazione degl' indigenti nel 1905, secondo il luogo di nascita : Numero degl' indigenti Nati a Parigi Nati nel dipartimento della Senna Nati in provincia Nati all'estero 58,003 13,234 1,865 41,757 1, l47 Per 100 22,82 3,21 71,99 1,98 È importante notare che mentre complessivamente la media degli indigenti nati a Parigi è 22,82 °/o essa si eleva a 35 °/0 nel 20° circonda.rio e scende invece a 11,35 °/ 0 appena nell' 8° circondario. Quivi su 634 indigenti solo 72 sono nati a Parigi , 7 nel dipartimento della Senna , 19 all' estero e 536 in provincia. Questa differenza si spiega coi"fatto che l' 8° circondario è abitato da ricchi e quindi i soli miseri che vi si trovano sono quelli venuti quasi tutti dalla provincia ; al contrario il 20° è un circondario di piccoli artigiani, di piccoli bottegai nel quale la gente di provincia non viene volentieri, non avendo alcuna speranza di stabilirvisi con successo. Gl' indigenti infine sono cosi classificati, secondo lo stato civile : Per 100 Uomi:qi 17,422 30 Donne 40,581 70 58,003 Maritati 17,729 30,56 Vedovi o vedove 28,388 48,94 Celibi e nubili 9,,15.3 16,30 Donne sole con famiglia 2433 4,20 58,003 L' egregio Autore nota che la statistica non tien conto di tutti gl' indigenti, ma solamente degl' indigenti soccorsi , e potrebbe chiamarsi la statistica dei più indigenti, perchè , a parte i possibili errori, sono i più infelici appunto che ricevono la pubblica assistenza. Ma, secondo lui, una certa relazione per quanto 1arga, vi è sempre tra la cifra degl'indigenti soccorsi e il numero reale degl' indigenti. Infatti si osserva nell' ultimo decenni9 un aumento degl' indigenti soccorsi da 49,045 a 58,003 e specialmente delle donne sole con famiglia, giudicate degne di soccorso , il cui numero s'è elevato da 669 a 2433. Ebbene vi è davvero un aumento reale di poveri , tanto che il direttore dell' assistenza pubblica ha proposto un credito supplementare speciale per l' attl'ibuzione di soccorso alle donne sole con famiglia, ed è stato votato dal Consiglio municipale. Già fioccano in seguito a ciò le domande di soccorso, e per quanto si voglia ritenere · che i pove'ri sono in proporzione con le liberalità concesse, è certo però che il direttore dell' assistenza pubblica non avrebbe proposto l'aumento di credito, se non si fosse trovato in presenza di casi più numerosi, meritevoli di assistenza. Si potrebbero avere indicazioni più complete, tenendo conto non solo dei miseri soccorsi , ma anche di tutti coloro, che l'Amministrazione non crede di dover soccorrere. Ad ogni modo le notizie date sono utilissime,/ se non aitro, per conoscere la composizione e il movimento della popolazione indigente assistita. IL COLORE (Note d'Arte) Critici e filosofi dell'arte hanno sempre approfondito poco un argomento di notevola importanza: il concorso del colore all'espressione sintetica ed armonica di un momento della vita attraverso l'opera dell'artista. È un tema che va assai oltre le considerazioni della tecnica e può i..... teressare anche i profani, cioè i semplici amatori che delle opere d' arte vogliano ricavare ii maggior piacere possibile ed i euriosi di psicologia,· per cui certe piccole rivelazioni apparentemente estranee alla scienza dànno il senso gradito della scoperta diretta ed assolutamente .Persuasiva. La luce è gioia. Ed è gioia singolare quando si manifesta nell'arte della pittura per via del colore. Ivi il col01·e è posto dall'uomo e, in un procedimento riflesso che percorre a ritroso con l'opera dell'uome l'originaria azione creatrice , appare , secondo la mirabile imagine di Gabriele D'Annunzio, come lo sforzo della materia per divenir luce. Ed ognuno ha più o meno vaga la nozione di ciò che significa la parola « colorista >, attribuita ad un pittore. Uno dei migliori competenti, il Fromentin, definisce così: « Un colorista propriamente detto è un pittore che sa conservare ai colori della sua gamma, qualunque essa sia, ricca o non, rotta o non, complicata o semplice, il loro principio, la loro proprietà, la loro rinomanza, la loro giustezza, - e ciò dappertutto e sempre, nell'ombra, nella mezza tinta e finanè'O-nella più viva luce >. Queste parole sono di una precisione mirabile. E possiamo farne un'applicazione nitida, perchè acquistino evidenza di cosa concreta, ricordando per esempio il nome di Paolo Veronese, la tonalità argentea delle cui grandi tele con tanta potenza concorre alla loro unità, vivificandone il soggetto Ma sino a questi limiti il colore non ci appare che come un contributo alle logica della rappresentazione artistica, o, se vogliamo, ·una condizione di essa. Ebbene, ciò non è tutto. V' é una armonia dei colori valutabile indipendentemente, come concorso autonomo alla maggior efficacia , alla maggior esp1·essione dell'opera d' arte : - il colore come elemento di espressione.
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