RIVI.STA POPOLARE 155 leale - lo rimandiamo all'ultima Relazione del Oomm. Bus. a sull'Amministrazione delle gabelle ( Esercizio 1904-905 da pag. 19 a pag. 28). L'osservazione dello Scialabba varrebbe di risposta sufficiente a Francesco Oiccotti; ma quella è relativamente antica e lo scrittore del!' Avanti! è preoccupato percbè in febbraio ultimo la bm·1'ie1·aprotezionista alta e 1nassiccia impedi la venuta del grhno americano e che, perciò, la fame poteva battere alle nostre porte. Si calmi, ~i rassicuri; e se è sincero e leale, come lo supponiamo , calmi e rassicuri j lettori del giornale socialista, che hanno avuto il torto di prestar fede alle sue statistiche frettolose. Apra il Bollettino del Ministero di ogl'icoltti'l'a ecc. delli 8 marzo e legga a pag. 119. Vi troverà questi dati : Quantità di g1·ano sdaziato febbraio 1905 tonnellate 57,148; febbraio 1906 tonnellate 95,696. Maggi01·e -importazione uel febbraio di questo anno, tonne! late: 38,548 ; un aumento del 67 ,45 °/ 0 ! 1VI'Bcome va. dunque, che meutre aumenta ia pro· d uzione aumenta del pari la importazione del grano? Ness1rna, nessunissima contraddizione tra i due fenomeni. che vengono armonizzati e spiegati da quest'altro fenomeno: è aumentato il consumo più della produzione lol'ale; ed il consumo è aumentato, perché in conse guenza dell'odiato e calunniato protezionismo, è aumentato il benessere e la fi.rza di acq11isto della massa del popolo Ital_iano. senza neppure prendere il permesso alle ossa di Bastiat, che devono fremere d'ira e di sdegno nella tomba di Parigi o di quell'altro sito dove fu sepolto, di fronte a questi insolenti italiani . che osano progredire e migliorare ..... contro il suo avviso! Mà è forse falso il fatto constatato con tanto spavento da. Ciccotti s11 quella mise1·ia di grano che l' America manda in Italia a causa della ba1·1·ierap1·otezionista alta e rnassiccia? Niente affatto. La notizia può t>Ssere vera 1 esattissima e non avere la benchè menoma importanza, nessunissima importanza. Se p1 ima di affidarsi ad im dato statistico lo scrittore dell' Avanti!, supponendolo sempre onesto e leale quale lo abbiamo conosciuto, egli avesse consultato tutti i dati statistici del genere avrebb'e appreso 0he l'America, per motivi diversi e sopratntto per quello delle distanze, non fu mai la fornitrice del gran:> dell'Italia. Apra l'ultimo volume della Statistica delle impol'tazioni ed esp01·tazioni italiane del 1905 ed a pag. 155 vedrà che uel quinquennio 1901 905 sopra una media annua di tonnellate un milione e 1898, 1' America Settentrionale , la Centrale e la Meridionale non vi contribuivano che per poco più di 69 mila tonnellate (69005). L'importazione da tutte le Americhe, è in continua diminuzione ; tanto che nella importazione totale di un milione e poco più di 52 mila tonnellate (1,052,904) nel 1905 l'America settentrionale era rappresentata per 178.9 tonnellate , e la Centrale e Meridionale per 11279 tonn. poco più di 13 mila tonnellate . in tutto: una quantità assolutamente incalcolabile, Noi speriamo che queste notizie, senza ricorrere ttlla teriaca. o all'alkermes, abbiano eliminate le apprensioni e il terrore di Oiccotti, che avranno potuto essere divise dai lettori dell' Avanti I E nel porre termine a queste osservazioni, che devono esercì tare l' azione di un benefico cordiale , senza domandare allo scrittore socialista chi abbia tante volte p1·omesso la 1·iduzione del dazio siil grumo - se l'avesse pror1essa Sacchi avrebbe fatto male nello interesse dei suoi elettori di Cremona; e l'opinione del Ministro di Grazia e giustizia in questo argomento non può avere che un peso scarsissimo su quella dell' intero Ministero - ci permettiamo di richiamarlo ad una cautela maggiore prima di affermare che i nostri produttori di grano g1·andi e medii siano proprio diecimila: non uno di più, non uno di meno. Adoperando la statistica in questo modo se ne fa • la caricatura; e in proposito lo rimandiamo al Jè1·ome Patu1'0t à la recherche d'une position sociale. Pflr metterla in ridicolo Louis Reyband narra di un meu1bro della Società di Statisti.:a. che .per attirare Jèrorne Patllrot al culto di q Ùella disciplina gli dà il consiglio di dare cifre precise, .che servono per fare rimminchionire coloro che ascoltano. Ecco le sue parole: « Per esempio, voi dite: si racco!: « grno in Ispagna 3 miliardi 500 milioni 300 mila covoni « e mezzo di frumento. Fate attenzione a questo mezzo « covone: è la riprova di un calcolo meticoloso. Questo « mezzo covone conquista il pubblico di un colpo. Vedete! « esso dice, quale esattezza ! Quelle persone contano , fi,nanco le ('razioni ! E la vostra cifra è d' allora in « poi la parola dell'Evangelo. Col vostro mezzo covone « avete conquistato più convinzioni che coi tre milia1·di. « Questa è dell'alta statistica. l> i Questa è della ciurmeria - quella che voleva mettere in caricatura il Rey band. E noi siamo sicuri che Francesco Oiccotti per ~on fare la figura del ruembro delle Società di Statistica che dava le sne istruzioni a Jèrome Paturot vorrà fare conoscere ai lettori del· l' Avanti! le. nostre modeste rettifiche e tranq uillizzarli sul JJericolo della carestia ( 1). LO ZOTICO (1) Ai nostri lettori su questa quistione della politica doganale raccomandiamo i dubbi che un liberista, il d putato repubblicano Pio Viazzi ti::,pone ad un altro liberista, il Prof. Giova11n1ni. Li troveranno nella Rivista delle JU-viste. IlMazzinianismo df J essieWhitMe ario Firenze, 23 marzo 1906. Carissimo Colajanni, Ho consegnato all'amico Ilertelli le due copie della Rivista. Mi confel'mò di avere ricevuto tutto e che andava bene il già fatto. Il giudizio che l' amico nostro ba espresso sulla Mario è vero, in quanto Ella rappresenta, nella storia del nostro risorgimento nazionale, un tipo singolare di uomo di azione; non è però vero, o, per lo meno, non è esatto, il giudizio che egli si fa, immaginando che, per esuberanu di energia e di azione, la Mario, cosi profondamente mazziniana, come egli dice, abbia compiuto tale sforzo antitetico fino ad approvare i repubbljcani nel governo monarchico, come nel ca.so Pantano. Permettete quindi , r.aro ·amico, a me, che ho conosciu tò benissimo la Mario, di far noto quello che di Lei so, e quello che penso in proposito delle sue opinioni politiche. La lettera che Ella vi scrisse il 19 febbraio sul caso Pantano, corrispondeva esattamente alle sue vedute; il caso aveva formato il ::,oggetto di un dibattito amichevole presso di lei, al quale io pure partecipai , visitandola in quei giorni , im1ie~e con altre persone amiche. Ricordo la energica Donna , asmante per la gravità. del male , adagiata sulla poltrona , tenendo fra le mani riviste e giornali, sostenere ed enumerare i benefizi che sarebberò derivati al paese, ed in special modo alle classi agricole , dal governo di Sonnino, Sacchi e Pantano. E ricordo che io, per non prolungare il dibattito, anche per riguardo allo stato di lei, ponessi una specie di pregiudiziale, dichiarando come fra monarchia e repubblica non facessi questione r .
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==